Gara a lungo bloccata tra Siena-Genoa, due squadre reduci da un periodo non molto brillante. Ci vuole un gol dell’onnipresente Marco Rossi, capitano del Genoa, per aprire, al 12’ del secondo tempo, la strada del successo dei rossoblù, sigillato poi dal raddoppio di Palacio in pieno recupero, e consentire al traballante Malesani di vincere a Siena, consolidare la panchina e riportarsi in una buona posizione di classifica (al momento è settimo). I biancorossi invece scivolano verso il basso: è il primo momento difficile della banda Sannino. Partita bruttina, soprattutto nel primo tempo, molto tattica e contratta fra due squadre entrambe reduci da due k.o. di fila, e obbligate a muovere la classifica per non farsi trascinare troppo nelle zone più calde. Ripresa più vivace, i gol hanno sbloccato la sfida.
L’avvio è contratto, con tanto agonismo e poco ritmo: il Genoa manovra maggiormente, mostrando una leggera supremazia, ma legata più alla qualità di Merkel e Palacio che non alla fluidità dell’azione. Il Siena è compatto e accorto, ma agisce più di rimessa e non ha grossi spunti dal suo centrocampo, poco creativo. I pericoli per gli ospiti giungono da un Calaiò davvero insidioso sul gioco aereo. Nella prima mezzora nemmeno un tiro in porta. Il primo giocatore che impegna un portiere è Merkel, il cui rasoterra da fuori è deviato in corner da Brkic al 32’. Per il resto, da segnalare per il Genoa un paio di entrate in area del maldestro Constant e un colpo di testa di Granqvist che sfiora l’incrocio; per il Siena un’insidiosa punizione tagliata di D’Agostino e tre conclusioni (di cui due di testa) di Calaiò, il migliore dei suoi.
Nella ripresa gli spazi si aprono, soprattutto dopo il gol di Rossi, che fa alzare il livello del match e scuotere il Siena. Al 12’ Constant lavora una palla sulla fascia sinistra, crossa al centro, Brkic respinge troppo corto, Rossi si avventa sulla palla e segna a porta vuota. Il Siena risponde e sfiora il pari: al 23’ Destro, ben servito da Calaiò, solo davanti a Frey centra la parte bassa della traversa. Pratto e Palacio, di testa, sfiorano il raddoppio per il Genoa, che arriva in pieno recupero. È proprio Palacio, 6 i suoi gol in campionato, che in contropiede sigilla un risultato che fa respirare Malesani, a lungo abbracciato dai suoi giocatori dopo la gara.
Il Genoa, fin qui positivo con le squadra di blasone (vittorie con Lazio e Roma, pari a casa Juve) ma in affanno con le piccole (sconfitte in trasferta con Chievo, Parma e Cesena, più un pari interno con il Lecce), coglie finalmente un prezioso successo esterno contro una quasi diretta concorrente, visto che il Siena in casa è agguerrito e abituato a lottare con i denti per la salvezza. Con questi tre punti può tornare la serenità in casa Genoa, e si può allontanare la parola “lotta per la salvezza”. I problemi però rimangono: la squadra ha muscoli e cuore, ma deve risolvere il problema del centravanti: Zè Eduardo impalpabile, Caracciolo in panchina. Malesani, a fine gara, ha invocato il mercato di gennaio “per sistemare la situazione”. Il Siena, che da cinque gare non riesce a vincere, ha diligenza e pressing, ma poche illuminazioni a centrocampo. Calaiò e Destro costituiscono una coppia affiatata, ma per salvarsi senza affanno serve qualcosa in più. La traversa di Destro, pur clamorosa, è stata l’unica conclusione nello specchio della porta della squadra di Sannino: troppo poco in casa contro il Genoa.
Siena-Genoa 0-2
SIENA (4-4-2):Brkic; Vitiello, Contini, Terzi, Del Grosso (14′ st A. Rossi); Grossi (20′ st Mannini), D’Agostino (32′ st Larrondo), Gazzi, Brienza; Calaiò, Destro. (Pegolo, Rossettini, Bolzoni, Reginaldo). All. Sannino.
GENOA (4-3-1-2): Frey; Mesto, Dainelli, Granqvist, Moretti (27′ st Jankovic); M. Rossi, Veloso (13′ st Seymour), Constant; Merkel; Palacio, Ze Eduardo (10′ st Pratto). (Lupatelli, Jorquera, Marchiori, Caracciolo). All. Malesani.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
Reti: 12’ st M. Rossi, 47’ st Palacio.
Angoli: 7-6 per il Siena.
Ammoniti: Ze Eduardo e Contini per proteste, A. Rossi e Gazzi per gioco scorretto, Constant e Brienza per reciproche scorrettezze.
Spettatori: 9.190 per un incasso di 95.073 euro (abbonati 7.623, quota 68.781).
Brkic 5.5; Vitiello 6, Contini 5.5, Terzi 6, Del Grosso 5 (A. Rossi 5); Grossi 5 (Mannini 5.5), D’Agostino 5.5 (Larrondo 5), Gazzi 5, Brienza 4.5; Calaiò 5, Destro 4.5. All. Sannino 5.5.
Frey 6; Mesto 6, Dainelli 6.5, Granqvist 6.5, Moretti 6 (Jankovic 6); M. Rossi 7, Veloso 6 (Seymour 5.5), Constant 6, Merkel 6.5, Palacio 6.5, Ze Eduardo 5 (Pratto 5,5). All. Malesani 6.5.
Arbitro: Guida 6.
(Mauro Mantegazza)