Un fuoriclasse. Non ci sono più parole per definire Leo Messi, il campione argentino del Barcellona. Con la doppietta realizzata ieri al Betis Siviglia (vittoria blaugrana per 2-1, 14esima in quindici partite nella Liga 2012/2013), Messi ha tagliato un altro record in carriera. Ha superato con le 86 reti messe a segno nell’anno solare il tedesco Gerd Muller, che aveva fino ad ora questo record con 85 gol (tra Bayern Monaco e nazionale tedesca). L’ha fatto tenendo una media di 8.6 gol al mese, con il picco di 13 realizzazioni a marzo (dove spicca il pokerissimo rifilato al Bayer Leverkusen in Champions League) Il 43,8% dei gol segnati dal Barcellona nel 2012 appartegono alla Pulce: mica male, e tra l’altro da qui alla fine dell’anno mancano ancora 4 partite ai blaugrana, di cui ragionevolmente Messi ne giocherà almeno due: difficile che scenda in campo nel doppio impegno di Copa del Rey contro il Cordoba (a meno che non si voglia puntare ai 100 gol, ma qui forse stiamo azzardando), mentre ci sarà nello scontro diretto di campionato contro l’Atletico Madrid (secondo con sei punti di distacco) e nell’impegno che chiuderà l’anno, contro il Valladolid. Il suo bottino parla chiaro: 56 gol in campionato, 13 in Champions League, 3 in Copa del Rey, 2 in Supercoppa di Spagna, 12 con la maglia dell’Argentina. Dalla doppietta contro l’Osasuna nella coppa nazionale a quella contro il Betis nella Liga, è stato un lunghissimo Messi show: alla Pulce ora mancano un paio di record: quello di gol in Champions League (Raul lo precede) e quello di reti nella Liga, che appartiene a Telmo Zarra che li realizzò in 15 stagioni con l’Athletic Bilbao (1940-1955). C’è un particolare a dirci che Messi ha tutte le possibilità di farcela: Messi ha 25 anni, e a inizio 2013 potrebbe vincere il quarto Pallone d’Oro consecutivo, record assoluto e possibilità di superare Platini che in fila ne ha messi tre. Per parlare di questo fantastico record del gol abbiamo sentito un altro re delle aree di rigore, Roberto Pruzzo. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Come commentare questo record di Messi? Non ho parole. Un record così è eccezionale, qualcosa di veramente fantastico.
E’ corretto dire: un tempo si giocava di meno, ma si segnava di più in generale? Non sono d’accordo su questo, un tempo le marcature erano più rigide, si faceva molta più fatica a segnare. Ciò non toglie che il record di Messi è veramente eccezionale, da storia del calcio.
La Pulce è degna di stare sullo stesso piano di giocatori come Maradona, Pelè e Cruyff? Penso che ogni giocatore faccia parte della sua epoca, deve essere accostato alla sua epoca: così Maradona come Pelè, Cruyff e anche Messi.
Cos’ha di speciale questo giocatore? Quali sono le sue principali qualità tecniche?
E’ un giocatore universale, capace di fare qualsiasi cosa, capace di qualsiasi gesto tecnico, di qualsiasi invenzione.ì
Con l’Argentina però sembra fare più fatica… Questo succede perchè l’Argentina non è una grande nazionale. Se Messi avesse attorno a sé una squadra vera, le cose cambierebbero e arriverebbero le vittorie anche con l’Argentina. E le grandi prestazioni.
Nel campionato italiano non lo vedremo mai? Se una squadra sarà disposta a spendere per lui cifre incredibili, 100 milioni di euro, qualcosa del genere…
Lo ritiene più un centrocampista offensivo o un attaccante? Guardiola ha avuto il merito di trasformargli la sua posizione in campo e rendere al massimo tutte le sue qualità tecniche, è d’accordo? Bisogna dire che un giocatore così è straordinario, non avrebbe bisogno di nessun allenatore per eccellere, per mettere in risalto le sue qualità calcistiche. Cionondimeno, questo bisogna riconoscerlo, Guardiola ha creduto in lui, gli ha dato fiducia, anteponendolo anche a un grande campione come Ibrahimovic. E gli ha cambiato anche la posizione in campo, trasformandolo da centrocampista offensivo a attaccante, un attaccante atipico, di grandi doti realizzative. Un vero goleador appunto, come testimoniano tutte le sue reti.
(Franco Vittadini)