Pronostico pro Hellas secondo il grande ex Piero Fanna. Spareggio per l’Europa stasera alle 20,45 allo stadio Bentegodi tra Verona e Torino. La squadra di Mandorlini ha 36 punti e sarebbe se finisse adesso il campionato qualificata per l’Europa League, quella allenata da Ventura invece ha 33 punti. L’Hellas viene dal pareggio con la Juventus, la formazione granata dalla sconfitta in casa col Bologna. Si prospetta un match combattuto, da cui aspettarsi qualsiasi cosa. Potrebbero risolvere calciatori come Toni e Iturbe, o Cerci e Immobile, o magari qualche invenzione tattica dei due allenatori, Andrea Mandorlini e Giampiero Ventura. Sembra quasi di essere tornati alla stagione 1984–1985 quando il Verona vinse lo scudetto e il Torino arrivò secondo in quel campionato. Per presentare questa partita abbiamo sentito Pietro Fanna. Eccolo in questa intervista in esclusiva per ilsussidiario.net.
Verona–Torino: che partita si attende? Mi aspetto una bella partita tra due buone squadre, un incontro che offrirà sicuramente tante emozioni, molto aperto. E’ bello poi rivedere un Verona ad così alti livelli dopo che mancava dalla serie A da dodici anni. D’altro canto il Torino nonostante la sconfitta col Bologna sembra aver trovato una sua identità in questo campionato.
Si può davvero considerare uno spareggio per l’Europa League? Direi di sì, perchè le due squadre si trovano in una posizione di classifica molto buona e quindi vorrebbero raggiungere questo obiettivo così importante. In ogni caso sarà fondamentale che tutte e due le formazioni abbiano continuità da qui alla fine del campionato, affrontino nel modo giusto ogni incontro che disputeranno, soprattutto quelli con le squadre che lotteranno per non retrocedere.
Si attendeva un campionato così positivo delle due squadre? No sinceramente non mi aspettavo che arrivassero così in alto. Il Verona ha sorpreso tutti. Il Torino dopo anni in cui ha fatto veramente fatica, sta riuscendo finalmente a trovare una stagione importante.
Qual è il punto di forza del Verona? Sono i giocatori, tutta la squadra direi, con calciatori come Toni, Romulo e Iturbe che fanno spesso la differenza in campo.
E quello del Torino? Anche qui direi che sono i giocatori e parlerei in particolare della bravura di Cerci, di Immobile e Meggiorini che tra l’altro è nato proprio a Verona.
Un giudizio sui due allenatori, Mandorlini e Ventura? Mandorlini ha trovato la sua consacrazione definitiva di allenatore a Verona. Ventura è un tecnico di grande esperienza e di grande valore, che proprio qui all’Hellas dimostrò tutte le sue qualità nella stagione 2006–2007 in serie B. La squadra fece un buon girone di ritorno sotto la sua guida, ma purtroppo retrocesse in serie C1.
Verona–Torino è anche una partita speciale per lei…
Si proprio col Verona nella stagione 1984–85 vinsi lo scudetto. L’Inter fu la nostra principale rivale, poi a due mesi dalla fine del campionato mollò; a quel punto venne fuori proprio il Torino che alla fine arrivò secondo. Ricordo ancora le due partite fra l’Hellas e i granata: furono incontri spettacolari, pieni di emozioni.
E’ bello ritrovarle ad alti livelli dopo tanto tempo… Bisogna dire che il Torino è sempre stata una società importante che ha raggiunto spesso grandi obiettivi in questi anni. Il Verona sta tornando ad essere molto competitivo. C’è molto entusiasmo in città tra i tifosi e questo è positivo per i giocatori.
Due club in serie A per una città come Verona cosa rappresentano? Un motivo d’orgoglio, la conferma che Hellas e Chievo stanno lavorando nel migliore dei modi.
Il suo pronostico su quest’incontro? Metterei il successo del Verona o il pareggio: la squadra mi sembra veramente in forma, molto caricata dopo il pareggio con la Juventus.
(Franco Vittadini)