A Milano si stanno realizzando quattro palazzine di nove piani completamente in legno, il più grande progetto di questo tipo in tutta Europa. E-Comotti è un’azienda specializzata nelle costruzioni in legno e utilizza in particolare l’X-Lam, cioè i pannelli multistrato con funzione portante in grado di reggere anche i terremoti. Come rivela l’architetto Enrico Comotti, ad dell’impresa, “non è un caso che dopo il disastro del 2008 all’Aquila buona parte degli edifici siano stati ricostruiti in legno. Questo materiale è infatti considerato anti-sismico in quanto è più flessibile e riesce a sopportare meglio lo stress delle scosse”.
Architetto Comotti, com’è nata la sua azienda e come si è sviluppata nel tempo?
E-Comotti è nata nel 1931 e la sua attività iniziale era solo nel commercio di legname. Da quando sono entrato in azienda anch’io, che sono la terza generazione familiare, ci siamo dedicati con grande impegno anche al campo delle costruzioni in legno. Continuiamo quindi a portare avanti il lato commerciale, e annesso c’è l’intero reparto delle strutture che si sta sviluppando molto e che rappresenta il perno dell’evento Made Expo che si è tenuto nella Fiera di Rho-Pero dal 17 al 20 ottobre scorso.
Il legno fa pensare a costruzioni tradizionali. E’ veramente così?
In realtà quello delle costruzioni in legno è un settore che si è evoluto molto, introducendo materiali nuovi come il Cross Lam, detto anche X Lam, che permette di realizzare sopralzi e vere e proprie parti strutturali. In via Cenni a Milano per esempio la Service Legno sta costruendo il progetto più grande in Europa, che consiste in quattro palazzine di nove piani completamente in X Lam. E’ un progetto interessante per l’intera filiera del legno e per tutto il nostro settore. Per la stessa società committente quest’anno abbiamo realizzato un intervento in via Padova in X Lam, che è risultato essere il progetto pilota su cui il cliente voleva testare la realizzazione di una porzione d’edificio completamente in legno.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi legati al fatto di costruire una palazzina di nove piani completamente in legno?
Una palazzina in legno deve essere assolutamente resistente quanto una in cemento armato: dal punto di vista dell’ingegneria strutturale quindi non cambia nulla. Il decreto ministeriale 14/01/2008 relativo alle nuove tecniche di costruzione approvato subito dopo il terremoto all’Aquila, ha riconosciuto il legno come materiale da costruzione strutturale. Oggi per un progettista non c’è nessuna differenza tra realizzare una palazzina utilizzando il ferro, il cemento armato o il legno. E’ solo una questione di numeri e di attenzione da avere, ma la sicurezza è garantita (e da garantirsi) in ogni caso. Ciascun materiale in quanto diverso ha le sue caratteristiche, il legno per esempio è più sicuro soprattutto dal punto di vista sismico.
Davvero?
Certo, il legno per le sue caratteristiche naturali è più elastico e quindi è particolarmente adatto ai fenomeni sismici, in quanto regge meglio alle forze che sottopongono gli stessi edifici a degli stress. L’ingegner Ario Ceccotti del Cnr nel 2007 ha realizzato il progetto Sofie sulle prestazioni sismiche degli edifici in legno. Nel corso della ricerca si è recato in Giappone per testare un edificio di sette piani sull’unica piattaforma al mondo in grado di simulare i sismi in tre direzioni. I risultati sono stati positivi, in quanto i test hanno dimostrato che l’X-Lam è molto sicuro. Non è un caso che dopo il sisma all’Aquila, gran parte degli edifici sono stati ricostruiti in legno in tempi di record. L’X-Lam è quindi sinonimo di velocità, sicurezza e, soprattutto, affidabilità (e non solo) nelle zone sismiche.
Dopo il sisma del 2008 anche E-Comotti ha lavorato in Abruzzo?
Abbiamo diversi clienti in Abruzzo, anche se non all’Aquila, e siamo intervenuti anche dopo il terremoto. Da diversi anni del resto siamo provvisti di un ufficio tecnico interno, nel quale lavorano dei nostri ingegneri testando tutto di persona per offrire al cliente un servizio a 360 gradi anche in caso di qualsiasi problematica in fase realizzativa. Lo stesso vale anche per i sopralzi, che sono edifici o parte di edifici e quindi richiedono una particolare attenzione strutturale, con calcoli accurati e rispetto della normativa.
(Pietro Vernizzi)