Gaffe per Josè Mourinho, a margine della conferenza stampa alla vigilia di Galatasaray-Chelsea, andata degli ottavi di finale della Champions League. Pensando di parlare a microfoni spenti l’allenatore portoghese si è lasciato andare, dialogando con un responsabile di una marca d’orologi: “Il problema del Chelsea à che ci manca uno che faccia gol. Ne ho uno ma ha 32 anni, o magari 35, chi lo sa?“. La testata francese Canal Plus ha colto, registrato e pubblicato le parole del tecnico: apriti cielo ma non tanto per lo screditamento nei confronti delle punte del Chelsea (Torres, Schurrle, Eto’o, Demba Ba), quanto piuttosto per la parte relativa ad Eto’o. La battuta di Mourinho ha riaperto il dibattito sull’età dell’attaccante del Camerun, ufficialmente nato il 10 marzo 1981 (vicino quindi al compleanno numero 33). Eppure come nel caso di altri giocatori africani c’è chi pensa che l’età dichiarata non sia quella reale. In Italia abbiamo appena vissuto un caso analogo relativo ad un altro camerunese ovvero Joseph Minala, centrocampista della Primavera laziale accusato addirittura di avere oltre 40 anni, invece dei 17 registrati. Meno recente ma più eclatante era stato il capitolo Taribo West, difensore nigeriano protagonista nell’Inter dal 1997 al 1999. Anni dopo il quotidiano inglese Daily Mail pubblicò un’intervista con un suo ex presidente, Zarko Zecevic del Partizan Belgrado, il quale indicava il reale anno di nascita di West nel 1962, anziché il 1974 dichiarato. L’uscita di Mourinho su Eto’o suona come una battuta ma c’è chi ora si aspetta smentite del giocatore riguardo al presunto sbalzo anagrafico. Quanto allo Special One, è poi tornato sulle sue dichiarazioni “ambigue”, dopo aver saputo della pubblicazione di Canal Plus: “Stavo solo scherzando parlando in privato, non ero serio. Imbarazzato? Dovrebbe esserlo chi ha diffuso il contenuto di quella conversazione. I giornalisti dovrebbero vergognarsi. Eto’o non se l’è presa. L’ho voluto io al Chelsea“.