Serse Cosmi non è più l’allenatore del Siena. La notizia era già nell’aria ieri, al termine del derby di Toscana contro la Fiorentina, che i bianconeri hanno perso nettamente per 4-1, pur mostrando qualche segno di vitalità dopo il 2-0 e ancora a inizio ripresa (ma già sotto di tre gol). La sconfitta della Robur lascia il club all’ultimo posto in classifica con 11 punti: sarebbero 17 e forse la situazione sarebbe diversa anche per quanto riguarda l’esonero di Cosmi. I punti in meno però sono una realtà, dunque il Siena deve correre il doppio degli altri e soprattutto nell’ultimo periodo non è riuscito a farlo: i toscani non vincono da quattro partite, dove hanno collezionato un pareggio e tre sconfitte (consecutive). A Cosmi dunque è fatale Firenze: lascia il Siena dopo aver collezionato 4 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte. Un bilancio nemmeno troppo negativo per una squadra che in estate è stata indebolita dalle squalifiche di Larrondo (rientrato solo ieri), Terzi e Vitiello, e che sul mercato non ha operato se non per far tornare in Italia Rosina e per acquistare Zé Eduardo (che al momento è infortunato) e il difensore portoghese Neto, una sorpresa in quanto a rendimento. Nella stagione del Siena, fin qui, ci sono anche degli episodi di tutto rispetto: alla quarta giornata i bianconeri hanno espugnato San Siro battendo 2-0 l’Inter, e tre giornate più avanti hanno fatto soffrire la Juventus, passata solo nel finale grazie a un’invenzione di Marchisio. Nel comunicato dell’Assocazione Calcio Siena si legge il consueto ringraziamento a Cosmi per “il lavoro svolto in questi mesi con dedizione e grande professionalità”. Ieri circolavano due nomi per la sostituzione: quello di Beppe Iachini e quello di Franco Colomba, specialista in salvezze (ne ha centrata una a Bologna e una straordinaria a Parma, due stagioni fa). Stamattina, in pole position c’è Iachini, la cui ultima panchina porta con sè un grande ricordo: subentrato a Gianluca Atzori alla guida di una Sampdoria che cercava la risalita immediata in serie A, l’ex centrocampista di Verona, Fiorentina e Venezia (tra le altre) ha preso in mano una squadra in crisi e a centroclassifica e l’ha portata prima ai playoff e poi alla serie A, non venendo inspiegabilmente confermato dai Garrone, che la scorsa estate gli hanno preferito Ciro Ferrara. Questa per lui potrebbe essere una nuova sfida: in serie A Iachini ha allenato il Venezia (in qualità di team manager non essendo in possesso del patentino di allenatore e avendo già guidato il Piacenza da vice: sarà anche squalificato), il Chievo e il Brescia, venendo esonerato nelle ultime due occasioni (a Brescia è stato richiamato ma non ha evitato la retrocessione). Dovesse accettare l’incarico, si troverebbe a dover guidare alla salvezza una squadra che comunque ha qualità (lo dimostrano i punti conquistati sul campo) e che si trova a quattro punti dalla quartultima (attualmente il Palermo), dunque un’impresa non impossibile anche perchè la classifica nelle zone basse rimane molto corta. Cosmi invece prosegue nel suo periodo nero:
L’ultima esperienza fortunata in panchina risale addirittura alla stagione 2004/2005, quando aveva guidato il Genoa di Milito alla promozione in serie A, prima che la giustizia sportiva ne decretasse la discesa in serie C (per l’illecito di Preziosi). Da allora solo esoneri (a Udine, Brescia, Livorno e Palermo) e la retrocessione con il Lecce della scorsa stagione, pur se è rimasto nel cuore dei tifosi ed è stato autore di una grande rimonta visto che i salentini erano dati per spacciati già in inverno. Il nome di Serse Cosmi è legato a filo doppio a quello delPerugia di Luciano Gaucci, una squadra che ha condotto per quattro stagioni in serie A portandola all’Intertoto (e poi in ), un periodo d’oro chiuso con la retrocessione del 2004. Chiusura con una nota statistica: quello di Cosmi è il sesto esonero stagionale in serie A. Avevano già cambiato Cagliari (Pulga-Lopez per Ficcadenti), Chievo (Corini per Di Carlo), Genoa (Delneri per De Canio), Palermo (Gasperini per Sannino) e Pescara (Bergodi per Stroppa).