Il posticipo della quattordicesima giornata di Serie A oppone Lazio e Novara. All’Olimpico va in scena una gara senza storia, i biancocelesti si impongono per 3 a 0 grazie agli squilli di Biava e Rocchi, autore di una doppietta. Una gara chiusa già a metà del primo tempo con la Lazio capace di colpire per ben due volte da calcio piazzato, stroncando le speranze della squadra di Tesser, presentatasi nella capitale con la chiara occasione di resistere e pungere in contropiede. Gli errati posizionamenti dei difensori piemontesi ha però ben presto indirizzato la partita nei binari più favorevoli ai padroni di casa. La differenza tra le due squadre non sta tanto nel possesso di palla o nella supremazia territoriale quanto nella pericolosità delle due manovre quasi doppia da parte della squadra di Reja (80.3 punti percentuali contro i 36.2 degli ospiti). Protagonista assoluto dell’incontro è sicuramente Hernanes, sguinzagliato nella trequarti dall’incessante lavoro di Klose, capace di attirare su di sé costantemente 3 uomini. Il profeta biancoceleste capace di oscillare tra centrocampo e attacco risulta a tratti irresistibile illuminando la manovra e arrivando alla conclusione per ben 5 volte. Tra le fila del Novara spicca la prestazione di Rigoni, unico uomo di Tesser pericoloso dalle parti di Marchetti. Le difficoltà offensive degli ospiti sono presto spiegate anche con il costante ricorso al tiro della distanza, che porterà l’impreciso Porcari a provarci per ben 4 volte. L’unica vera azione dell’incontro per i piemontesi arriva infatti a partita ampiamente conclusa, con il neo entrato Giorgi sfortunato a trovare la traversa sulla buona sponda di Jeda. La Lazio si è mostrata molto attenta nella copertura degli spazi centrali con Stankevicius e Biava abilmente supportati dallo schermo eretto da Ledesma, spesso abbassatosi al ruolo di play basso. Tra le fila degli ospiti, uno dei pochi a salvarsi nel tracollo generale, è il centrale Ludi che, spesso abbandonato da solo alle scorribande offensive del tridente laziali ha provato ad opporsi come poteva risultando al termine dell’incontro recordman per quanto riguarda il numero di palloni recuperati (ben 26 al triplice fischio di Gava). Il quadro generale parla comunque di una gara mai in dubbio e vinta meritatamente dai padroni di casa che, volando a 25 punti, rimangono attaccati al gruppetto di testa e confermano le, neanche tanto velate, ambizioni di primato.