Tutto come previsto nella finale olimpica di ginnastica artistica individuale, l’unica rimasta appannaggio delle femmine assieme al nuoto sincronizzato. A guardar le campionesse, forse si capisce perché: nel marasma agonistico del ventesimo secolo solo il gentil sesso può raggiungere forme d’espressione artistica tramite danza con attrezzi, recuperando l’armonia e la bellezza estetica che la donna, da che mondo è mondo, sa esprimere meglio dell’uomo. Il podio: secondo previsioni, si diceva, perlomeno nel risultato numerico, che ha l’ingrato ma doveroso compito di rinchiudere in cifre l’infinito valore del gesto sportivo. Insalata russa ai primi due posti, con l’oro di Evgenia Kanaeva (punteggio conclusivo di 116.900) e l’argento di Daria Dmitrieva (114.500). Per la Kanaeva è il secondo oro olimpico: bissato il successo di Pechino, nessuna come lei nella storia di questa disciplina. La campionessa ha rispettato i pronostici: nessuna speranza per la connazionale Dmitrieva, comunque bravissima specie nell’ultimo esercizio con il nastro. In cui ha ottenuto il punteggio più alto, battendo anche la Kanaeva che nello specifico ha abbattuto il muro dei 29.000 punti, sopra cui si era rigorosamente tenuta nelle esecuzioni precedenti. Una media di 29.225 ha permesso alla ventenne di Omsk di mantenersi sul gradino più alto, lasciando alla Dmitrieva gli applausi e a Liubou Charkashyna le lacrime di gioia per il terzo posto. Che probabilmente chiude la carriera olimpica della bielorussa, che a Rio avrà ventinove anni, troppi per una ritmica che fisiologicamente non è disciplina per vecchi. Lacrime di altro genere per l’azera Aliya Garaeva, beffata rimasta ai piedi del podio per un unghia di punteggio (111.575 per lei contro i 111.700 della Charkashyna). L’appassionante sfida per il gradino più basso ha coinvolto anche la sudcoreana Son, idolatrata dal pubblico e meritevole di un conclusivo 111.475. A seguire tutte le altre sino ai 107.400 punti dell’ucraina Ganna Rizatdinova. La gara ha ricalcato le gerarchie tratteggiate dalle qualificazioni, eccezion fatta per la bulgara Miteva che ha scavalcato la polacca Mitrosz all’ottavo posto. Attenzione perché la ritmica non ha esaurito i suoi verdetti: domani nella finale a squadre aspettiamo le azzurre. Elisa-Romina-Marta-Elisa-Anzhelika-Andrea, o se preferite Blanchi-Laurito-Pagnini-Santoni-Savrayuk-Stefanescu: sono gli ingredienti del sogno, vedremo cosa bollirà in pentola (domani, 14.30 italiane). Nella pagina seguente la classifica finale e i punteggi della finale di ginnastica ritmica individuale alle olimpiadi di Londra 2012.
1.Evegnia Kanaeva (RUS) 116.900
2.Dria Dmitrieva (RUS) 114.500
3.Liubou Charkashyna (BLR) 111.700
4.Aliya Garayeva (AZE) 111.575
5.Yeon Jae Son (COR) 111.475
6.Alina Maksymenko (UCR) 109.625
7.Neta Rivkin (ISR) 109.000
8.Silviya Miteva (BUL) 108.950
9.Joanna Mitrosz (POL) 108.900
10.Ganna Rizatdinova (UCR) 107.400