Udinese-Lazio si chiude con il risultato di 2-0. Decidono le reti di capitan Di Natale e Pereyra entrambe arrivate nella ripresa. Vittoria ampiamente meritata per gli uomini di Guidolin che escono dallo scontro diretto del Friuli con tre punti importantissimi e l’aggancio al terzo posto Champions League. Lazio troppo rinunciataria e bloccata da assenze e poca lucidità. Per i bianconeri c’è allora solo da pazientare ed aspettare il momento giusto per colpire. Momento giusto che arriverà solo nella ripresa. Il raddoppio contestato e confezionato nel burrascoso finale non cambia la sostanza dell’incontro, chiaramente appannaggio dell’Udinese. Possesso palla a favore dei friulani (59% contro il 41% biancoceleste), maggiore pericolosità ed una supremazia territoriale per lunghi tratti schiacciante. I biancocelesti non pungono praticamente mai ed abbandonano Rocchi e Mauri al loro destino lì in avanti. Dall’altro lato ottime prove di Danilo, autentico leader difensivo; Pinzi sempre puntuale in entrambe le fasi ed il solito, immenso, Totò Di Natale (giunto a quota 21 reti).
La prima rete arriva al 24esimo minuto della ripresa. Domizzi si avventura nella trequarti campo biancoceleste, alza la testa e pesca Di Natale sul secondo palo. La deviazione del capitano friulano è da grandissimo centravanti, mezza rovesciata spettacolare e palla che si infila alle spalle dell’incolpevole Marchetti. Il risultato di 1-0 resiste sino all’ultimo minuto, quando i bianconeri raddoppiano con una rete che ha del paradossale. Basta pulisce con un lancio alla “viva il parroco” che innesca la gamba di Pereyra. L’esterno friulano si invola verso la metà campo avversaria, dagli spalti arriva un triplice fischio finale che inganna un po’ tutti: i giocatori friulani che alzano le braccia in segno di esultanza, i giocatori biancocelesti che si fermano, non inganna però lo stesso Pereyra che continua la sua corsa e quasi incredulo infila d’esterno, nella porta sguarnita, la rete del definitivo 2-0.
Nonostante una vittoria ampiamente meritata, l’argomento che infiamma il post match è sicuramente la controversa rete di Pereyra. Guidolin prova a fare da paciere ai microfoni di Sky Sport: “I ragazzi hanno sentito un fischio durante l’azione che ha portato al raddoppio e tutti si sono fermati. Io, in tutta onestà non l’ho percepito. Poi è successo quel parapiglia incredibile che mi è dispiaciuto vedere. Tutto qui, nient’altro”. Passando poi all’analisi della gara: “L’unica cosa che sappiamo di avere è una buona condizione fisica, perché la squadra è giovane e senza le coppe può recuperare meglio. Abbiamo meritato la vittoria per tutto l’arco della gara. Siamo partiti forte e abbiamo finiti forti. Siamo alla pari di Inter, Napoli e Lazio e per noi questo è un motivo d’orgoglio. Penso che il Napoli sia favorito, almeno rispetto a noi, perché è una grande società con un altro budget e ha un grande allenatore. Se riusciremo a giocare così le ultime tre potremmo comunque dire la nostra. C’è grande entusiasmo, ma dobbiamo proiettarci subito verso il prossimo impegno. Vivo queste ultime giornate con grande serenità dopo le critiche ricevute negli ultimi tempi”. Sulla sponda laziale, invece, cala il silenzio stampa al termine di una partita che ha lasciato strascichi ben più pesanti dei tre punti persi. Nessun commenta a caldo e la sensazione che in questi novanta minuti il terzo posto si sia allontanato in maniera importante e quasi definitiva che inizia a serpeggiare da più parti.