Per l’ennesima volta, Maurizio Zamparini presenta un nuovo allenatore a stagione in corso. Questa volta siamo solo a metà settembre, ma il Palermo cambia già la guida tecnica: esonerato Giuseppe Sannino, l’imprenditore friulano si affida a Gian Piero Gasperini, che torna ad allenare esattamente a un anno di distanza dal suo precoce esonero dalla panchina dell’Inter: allora era lui a dover salutare già a metà settembre dopo tre giornate, ora la situazione è ribaltata.
Se la presentazione di un nuovo allenatore dovrebbe avere come protagonista – appunto – l’allenatore, stavolta non è stato così. Zamparini spiega perché ancora una volta ha esonerato un allenatore: gesto ancora più clamoroso se si considera che Sannino arrivava da tante ottime stagioni (in particolare con Varese e Siena) e che lo stesso presidente rosanero ne parlava fino a pochissimo tempo fa come dell’allenatore ideale per aprire finalmente un ciclo e per smentire la fama di ‘mangia-allenatore’. Niente di tutto questo: Sannino è già tornato a casa, dopo sole tre giornate di campionato, pur se molto negative (un pareggio in casa contro il Cagliari dopo due pesanti sconfitte per 3-0 contro Napoli e Lazio). Zamparini spiega perché il rapporto è già finito, e sono parole dure per il suo ex allenatore: “Mi aspettavo di più da lui, lo ritenevo un allenatore tosto, è stata una grandissima delusione”. Il presidente spiega che non funzionava il rapporto tra il tecnico e la squadra: “Non c’era nessun contrasto con Sannino, ma un’analisi di 7-8 osservatori esterni che vedevano male la connessione tra la squadra e i giocatori. Non c’era fiducia nelle due componenti e alla fine l’avevo persa anch’io. E’ stata una decisione ponderata, sofferta ma inevitabile. Mi auguro di sbagliarmi come è successo con Pioli (esonerato l’anno scorsi ancora prima dell’inizio della stagione e poi artefice di un ottimo Bologna, ndR)”. Poi finalmente il patron passa a parlare del nuovo allenatore: “C’era libero Gasperini e non volevo lasciarmelo scappare. Lo avevo cercato già l’anno scorso e rimasi male per il suo no. Questo Palermo ha una buona rosa ma ha anche bisogno di una scossa. Rinforzi in difesa? Vedremo, se ci sono problemi rimedieremo a gennaio”.
Gasperini si dichiara fiducioso di poter aprire un ciclo a Palermo, ricordando che già con un altro ‘mangia-allenatori’ come Preziosi era rimasto sulla panchina del Genoa per ben quattro stagioni e mezza.
Ecco dunque come si è presentato il nuovo allenatore dei rosanero: “Ritengo che ci siano i presupposti per sfatare i presupposti negativi. Il Palermo è una piazza importante e la mia scommessa è riportare entusiasmo. Darò un’idea ben precisa di gioco ma il mio obiettivo è aprire un ciclo in rosanero. Trovo un gruppo di giocatori validi che dovrò valutare per caratteristiche. Dovrò fare bene con quello che ho ma l’importante è dare un volto preciso alla squadra per non creare confusione. L’inizio ad handicap ha portato grande scetticismo intorno alla squadra, ma non voglio alibi. Giocheremo tre partite in otto giorni e faremo qualcosa di buono”. Per la prima volta in carriera l’ex tecnico di Inter e Genoa si trova a prendere una squadra in corsa: “Anche questo è un aspetto stimolante”. Poi ecco il riferimento al Genoa e la sfida per il futuro a Palermo: “Anche Preziosi era un presidente che cambiava spesso, ma con me ha cambiato idea. Voglio aprire un ciclo qui. Sono molto carico, non vedevo l’ora di tornare ad allenare. Ho la stima del ds e del presidente”. Se ci riuscirà, la brutta parentesi all’Inter (“Non ne voglio parlare”) rimarrà solo un ricordo.