Termina con la vittoria del Real Madrid per 3-2 sul Manchester City una partita bellissima, che difficilmente sarà dimenticata dagli spettatori del Bernabeu. Dopo un primo tempo finito a reti inviolate, il gol di Dzeko ha cambiato la partita, accendendo il Real Madrid uscito alla fine vincitore grazie al gol decisivo messo a segno dal solito Cristiano Ronaldo. Successo comunque meritato quello degli uomini di Mourinho che hanno governato palla fin dall’avvio riuscendo a indirizzare e controllare un match che li ha visti fronteggiare i Campioni d’Inghilterra in carica. Il City d’altra parte non esce ridimensionato dal match odierno. La squadra ha infatti dimostrato carattere e organizzazione che le ha permesso di rimanere in gara fino alla fine. Inoltre, la copertura difensiva è riuscita nell’impresa di limitare in diversi tiri dalla distanza la spinta offensiva dei Galacticos. A fine gara, il possesso palla è ovviamente di marca blancos, 56%. Mentre la somma dei tiri totali imbarazza la squadra di Mancini: 17-5 per il Real. Di questi ben 13 hanno trovato l’opposizione di Hart, mentre solo 3 dei 5 tentativi del City hanno visto Casillas impegnarsi in parate. Una partita tutto sommato corretta quella che è andata in scena a Madrid. Gli ospiti hanno commesso 10 falli, mentre le Merengues 9. Di Maria e Yaya Tourè sono stati invece gli assist-man di questa gara permettendo a Benzema e a Dzeko di porre la firma sui gol del match.
Il gol del vantaggio viene firmato da Dzeko. Il bosniaco da pochi minuti subentrato a Silva gela il pubblico del Bernabeu al 68esimo. Yaya Tourè recupera un pallone importante, resiste alla carica di 4 avversari e si invola verso la porta avversaria. Dzeko segue l’azione e viene servito in area, là dove non può far altro che spiazzare Casillas in uscita (0-1). La risposta del Real non si fa attendere. Dopo quattro minuti in uno dei continui giri palla esercitati nel tentativo di sorprendere la retroguardia del City, Marcelo trova lo spazio giusto per battere di piatto Hart dal limite dell’area con un tiro che si stampa poco al di sotto della traversa (1-1). All’85esimo Kolarov da un calcio di punizione dai 30 metri sembra dar l’impressione di volerci provare. Il tiro del terzino è violento e indirizzato sul secondo palo. Casillas parte in ritardo e non arriva sul pallone che gonfia la rete (1-2). Dopo pochi attimi il Real risponde pareggiando con Benzema. Di Maria trova il francese sul limite d’area spalle alla porta. Il centravanti si gira rapidamente eludendo l’opposizione di Nastasic e tirando nell’angolino basso dove Hart non può intervenire (2-2). Il gol del definitivo 3-2 viene siglato da Ronaldo. Il portoghese, nel primo minuto di recupero, chiede palla ai compagni sulla destra. Una volta ricevuta la sfera supera agilmente Zabaleta in dribbling e tira violentemente verso la porta. Hart non riesce ad arrivare sul pallone e il Real Madrid sigla il 3-2 con cui si chiuderà la partita.
Mourinho è soddisfatto ed esaltato per la vittoria strappata dalla sua squadra: “Non potevamo non vincere questa partita. Siamo stati gli unici in campo che hanno fatto di tutto per vincere – ha dichiarato il tecnico portoghese a Sky Sport -. Dovremmo giocare tutte le partite così, non solo contro le grandi squadre come City e Barcellona. Però contro avversari del genere ci sta perdere, l’importante è uscire dal campo a testa alta. Ci sono sconfitte e sconfitte: soffro di più quando non vedo giocare la mia squadra come voglio”. Di tutt’altro avviso il tecnico dei Citizens Mancini: “Abbiamo giocato meglio di loro nel primo tempo, puo’ capitare – afferma ai microfoni di Sky – L’errore che abbiamo fatto e’ stato andare un po’ indietro. Noi i giocatori esperti li abbiamo, sono tutti nazionali e sappiamo che le partite di Champions sono difficili, quando sei in vantaggio – ammonisce – se concedi l’1 contro 1 a Ronaldo puo’ essere pericoloso. Una lezione? Spero, no che non ci possa stare perdere qui ma per come si era messa non dovevamo perdere”.