Un derby per dare il via alle danze. La sfida del Pianella di questa sera, tra Bennet Cantù e Armani Jeans Milano, mette di fronte la seconda e la terza classificata della regoular season, nella prima sfida valida per le semifinali dei playoff di serie A. La compagine canturina arriva alla gara di questa sera forte del netto successo (3-0) contro un’altra storica rivale, Varese, mentre Milano ha faticato più del previsto contro un Sassari compatto e grintoso, che ha creato diversi grattacapi a coach Peterson.
Simone Pianigiani, allenatore di Siena e commissario tecnico azzurro, ha parlato così della sfida di stasera: “Rispetto alla nostra semifinale c’è il fattore del derby che agita l’emotività e costa il dispendio di energie nervose importanti. Fare un pronostico serve solo ad essere smentiti e qui è davvero complesso. Si può dire Cantù, per la qualità del gioco d’insieme ed il fattore campo che al Pianella esiste. Al tempo stesso è una serie che rappresenta un banco di prova per Milano che ha i giocatori e tutti i mezzi per ribaltare il vantaggio dei rivali”. Insomma, non c’è niente di già scritto nella sfida di questa sera.
Quella che inizia tra poco sarà la quinta serie di semifinali tra Milano e Cantù, che si sono finora divise la posta: nel 1979/80 vinse Cantù (che poi perse la finale), nel 1980/81 Cantù si impose nuovamente (e vinse il titolo), mentre nel 1983/84 e nel 1987/88 Milano riuscì ad avere la meglio, perdendo però poi entrambe le finali. L’ultima volta che il derby lombardo si è giocato (non in regoular season) è stato ai quarti di finale della stagione 2004/05: Milano vinse 3 a 0, arrivò fino in fondo, ma poi perse la finale scudetto. Insomma, scaramanzia a parte, l’incontro con Cantù ai playoff non ha mai portato benissimo alla squadra meneghina. Ma la storia non spaventa coach Peterson: “Storia a parte, Cantù è una squadra molto ben organizzata e che ha fatto della continuità il marchio di fabbrica durante questo campionato. Non è un caso che abbiano terminato la stagione regolare al secondo posto. Giocano con grande pazienza in attacco, senza sprecare nulla e cercando la soluzione anche al ventitreesimo secondo. Non sarà facile limitarli, ma ci proveremo, soprattutto con la difesa”.
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