L’Udinese riparte oggi in Europa contro l’Anzhi Makhachkala. E’ la prima partita del gruppo A di Europa League, si gioca alle 19 allo stadio Friuli e in palio ci sono tre punti: la formula prevede un girone “all’italiana” con gare di andata e ritorno tra le quattro squadre, le prime due si qualificano e accedono alla fase ad eliminazione diretta, quella dei sedicesimi di finale dove entreranno in gioco anche le terze classificate dei gironi di Champions League. L’Europa League è la competizione che sostituisce la vecchia Coppa UEFA: modificata nella struttura, vede la partecipazione di molte più squadre e ha una formula che prevede più partite e aumenta l’incertezza circa la vittoria finale, anche se i primi turni con formazioni anche molto modeste fanno sì che l’Europa League venga snobbata dalle grandi squadre, deluse per essere state escluse dalla Champions. E’ la quarta edizione quest’anno, l’Udinese per la seconda volta consecutiva è stata “declassata” avendo perso i preliminari di Champions League ma in questa coppa può trovare la sua giusta dimensione: lo scorso anno è stata eliminata agli ottavi. L’Anzhi invece ha grandi ambizioni: l’arrivo del magnate Sulejman Kerimov nel 2001 ha portato grandi capitali nelle casse, subito investiti per portare a casa i migliori campioni. La logistica (il Dagestan è molto vicino alla Cecenia, tanto che l’Anzhi deve affrontare le partite casalinghe europee a Mosca) e il poco appeal a livello di tradizione della squadra, nonchè del campionato russo, per ora ha frenato la scalata del club verso i vertici del calcio continentale, ma già adesso la formazione russa è una tra le più temute nel gruppo delle outsider. Non ci sono precedenti tra le due compagini, nè l’Anzhi ha mai giocato contro una squadra italiana; l’Udinese invece ha due precedenti contro formazioni russe, risalgono alla stagione 2008/2009 (l’ultima Coppa UEFA) e il bilancio parla di due vittorie (una a Udine, una a Mosca) e una sconfitta (a San Pietroburgo), con i friulani capaci di eliminare lo Zenit campione in carica.
L’Udinese come detto è arrivato in Europa League avendo perso i preliminari di Champions. Un verdetto bruciante, soprattutto perchè arrivato ai calci di rigore e per il secondo anno consecutivo. La scorsa stagione la squadra di Guidolin ebbe la forza di arrivare fino agli ottavi di finale, poi i tanti infortuni e la caccia al terzo posto in serie A hanno tolto energie decisive ai friulani, eliminati dall’AZ Alkmaar in un turno che sulla carta si prospettava non troppo complicato. Quest’anno i Pozzo hanno attuato le stesse strategie di mercato: sono partiti Asamoah, Isla e Handanovic, sono arrivati altri giocatori stranieri sui quali scommettere. Finora il campionato parla di due sconfitte e un pareggio (due pareggi in Champions League): al Friuli il bilancio, tenendo conto anche della sfida contro lo Sporting Braga, parla di un pareggio e una sconfitta con un gol segnato e cinque subiti. Non è una novità: i nuovi arrivati si devono inserire, le fatiche di aver iniziato in piena estate si sono fatte sentire. Ma Guidolin sa come uscire da queste crisi: lui stesso ha avuto la tentazione di mollare dopo la sconfitta patita in Portogallo, ma se è ancora qui significa che ha tanta voglia di riportare in alto l’Udinese. Il girone comprende anche Liverpool e Young Boys: non è stato un sorteggio fortunato, ma le possibilità di passare il turno sono le stesse di prima che uscissero i nomi dall’urna. Anche perchè il tecnico dei friulani ha intenzione di schierare la formazione titolare – salvo qualche logico cambio – a differenza di altre formazioni che potrebbero “snobbare” l’impegno (clicca qui per le probabili formazioni di Udinese-Anzhi).
L’Anzhi di Makhakchkala si presenta ai gironi di Europa League con il ruolo di outsider: in panchina c’è Guus Hiddink, uno che sa come si vince avendo conquistato una Coppa dei Campioni con il PSV Eindhoven. Il bilancio del tecnico olandese contro le italiane non è favorevole: tre vittorie, un pareggio e sei sconfitte. L’Anzhi però non ha mai perso in trasferta in Europa; e non prende gol da tre partite lontano dalla Russia, in cui ha segnato 11 reti. In totale sono 6 le partite a reti inviolate per i russi, che hanno realizzato 15 gol in queste qualificazioni di Europa League; certo gli avversari non erano propriamente trascendentali, ma i numeri danno comunque un’idea della pericolosità di questa squadra, soprattutto nel reparto offensivo dove agiscono Samuel Eto’o e Lacina Traoré. Del camerunense sappiamo tutto: esploso nel Maiorca (finale di Coppa delle Coppe, persa contro la Lazio), Eto’o ha passato cinque anni al Barcellona con uno score di 130 gol e 8 trofei tra cui 2 Champions League. Poi è passato all’Inter, dove si è preso ancora la Champions League, realizzando un’impresa storica con la conquista di due triplette in due anni con due squadre diverse. Kerimov l’ha portato in Russia a suon di miliardi, la decisione ha fatto scalpore perchè si tratta di uno dei più grandi attaccanti degli ultimi anni, ancora al suo top quando ha scelto di confinarsi – per ora – ai margini del calcio europeo. Lacina Traoré invece l’hanno presente in pochi, ma nel suo passato con il Cluj ha all’attivo un gol contro la Roma in Champions League, e più in generale ha iniziato benissimo la stagione, non a caso l’Anzhi, forte anche del contributo di giocatori come Samba e Jucilei, è terzo nelal Russian Premier League, a lottare con le più forti.
Non sarà, dunque, una partita facile: lo ha detto anche un ex campione ed ex friulano come Franco Causio (clicca qui per l’intervista esclusiva). L’Udinese però gioca in casa, ha un gruppo rodato con giocatori che conoscono le atmosfere dell’Europa League e vogliono riscattarsi dopo la delusione di agosto. L’Anzhi verrà in Italia per giocarsela, impostando comunque la partita sulle ripartenze e cercando di imbrigliare la manovra friulana grazie alle alchimie tattiche di Hiddink. Per il passaggio del turno c’è grande incertezza: lo stesso Liverpool è molto ridimensionato, ha iniziato male la stagione e Rodgers pare maggiormente concentrato sulla rincorsa in Premier League. Senza dimenticarsi dello Young Boys, che non parte certo sconfitto con nessuna delle avversarie. Intanto, bisogna cominciare nel migliore dei modi, e centrare una vittoria questa sera. La parola al campo: Udinese-Anzhi sta per cominciare…
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