Ieri sera su Rete 4 è andata in onda una nuova puntata di Alive – La forza della vita, con tanti servizi dedicati alle storie di sopravvissuti e di persone che hanno saputo lottare fino alla fine, superando ogni difficiltà. Veronica è una dei bimbi sopravvissuti al crollo della scuola nel terremoto di San Giuliano di Puglia. Il suo ricordo di quel giorno è ancora estremamente vivo. I soccorritori si resero conto subito che per salvare bambini, maestre e bidelle era necessario scavare a mani nude. L’uso delle ruspe era infatti assolutamente impensabile. Uno dei soccorritori, Giovanni, è stato intervistato da Giusy Versace. Egli ha raccontato della presenza di tantissime mamme quel giorno davanti alla scuola.
Giovanni, mentre scavava chiamava e cercava di farsi sentire da chi era sotto le macerie. Veronica era dall’altra parte e ricorda di non aver sentito all’inizio le voci dei soccorritori. Era al buio e sentiva nel naso la polvere. Intanto dalle macerie di quella scuola venivano estratti i primi corpi senza vita e Giovanni ricorda perfettamente le tristi sensazioni di quei momenti. Nel frattempo, iniziava a farsi sentire l’odore di gas, ma Giovanni e i suoi colleghi continuavano a scavare. E’ così che riuscirono a trovare Veronica. Lei ricorda di una luce che si aprì all’improvviso davanti ai suoi occhi. Giovanni per prima cosa le liberò le vie respiratorie e poi si accorse che accanto a lei c’era anche la sua amichetta Rachele. Le due iniziarono persino a litigare su chi dovesse uscire per prima dalle macerie. Francesco è un bimbo di soli 10 anni che già prima di nascere ha imparato a lottare per la sopravvivenza. La sua storia si intreccia anche con quella di Papa Francesco. Francesco era nato con una malformazione al cuore e proprio a dieci anni un’infezione polmonare stava per ucciderlo. I suoi genitori, disperati, decisero di andare a pregare il Pontefice e Papa Francesco fece il miracolo perchè il bambino recuperò da solo.
Gli stessi dottori non sapevano come spiegarselo. Lucia, la sorella di Francesco, ricorda ancora quegli attimi e da allora si è resa conto di quanto sia preziosa la vita. Per questo Lucia cerca di godersi il più possibile suo fratello e di fare più cose possibili insieme a lui dato che ricorda perfettamente le sensazioni di quando ha rischiato di perderlo per sempre. Un gruppo di amici è stato travolto da una bomba d’acqua durante una festa di paese. Ieri sera ad Alive abbiamo ascoltato il racconto dei sopravvissuti. Fabio e Fabrizio sono due amici per la pelle e sono presenti entrambi a quella festa che si svolge all’interno di un capannone. Quando quest’ultimo inizia a riempirsi di acqua, ecco che tutti salgono sulle panche, sottovalutando il pericolo. Solo dopo un po’ il gruppo di amici inizia a rendersi conto che l’acqua sta per sovrastarli e così decidono di scappare. All’improvviso tutti i tavoli vengono spazzati via da una vera e propria massa d’acqua che travolge il capannone arrivando con una violenza inaudita. In quel tendone c’erano anche Lorenzo e suo padre Franco.
Quest’ultimo avrebbe perso la vita, ucciso dall’acqua. Lorenzo ricorda benissimo tutto l’accaduto e dice di essersi reso conto subito che suo padre era in gravi condizioni, perché era rimasto incastrato tra le lamiere di ferro. Insomma, in pochi minuti la festa è diventata un inferno, ma in questa situazione così difficile c’è anche qualcuno che riesce a chiamare i soccorsi. Il video originale dell’attentato di Tunisi girato da una coppia di turisti italiani è qualcosa di davvero impressionante. Ad Alive abbiamo ascoltato la loro testimonianza diretta. La signora ricorda che erano saliti sul pullman che doveva condurli al Museo Bardo, uno dei più famosi al mondo per le antichità conservate al suo interno, e che ad un certo punto si sentirono i primi spari. Anche un’altra donna, che era invece già all’interno del Museo, racconta di come tutti i turisti fossero estremamente tranquilli quando da lontano si sentirono i primi spari. 26 persone persone hanno perso la vita in quell’attentato e tra loro c’erano anche quattro italiani. Era il dicembre del 2013 quando il Ciclone Cleopatra si abbattè sulla Sardegna.
Ad Alive abbiamo ascoltato le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona quella terribile vicenda. L’impatto fu talmente violento che si aprirono persino delle voragini nell’asfalto delle strade. I protagonisti ricordano di essere passati di là quel giorno e di aver sentito delle richieste di aiuto. Diverse macchine erano passate per quella via ed erano cadute giù. Le persone che si trovavano all’interno erano prigioniere dei rottami e tre ragazzi, Mario, Massimiliano e Sebastiano cercarono insieme di liberare Veronica, una ragazza che rischiava di essere uccisa dalll’acqua. Tentativi dopo tentativi, i tre ragazzi riuscirono nell’impossibile, liberando finalmente Veronica. Senza il loro aiuto, di certo questa ragazza non ce l’avrebbe fatta e sarebbe stata un’altra vittima del Ciclone. Intanto nei dintorni l’acqua correva come un fiume in piena e chi ne aveva la possibilità cercava di salvarsi salendo sui tetti degli edifici. Un soccorritore, Mirko, ha raccontato il suo punto di vista di questa tragedia.
Replica Alive – La forza della vita, puntata 23 giugno 2015: come vederla in video streaming E possibile vedere o rivedere la puntata di Alive – La forza della vita trasmessa ieri grazie al servizio di video streaming, cliccando qui.