Ieri sera a Quarto Grado, condotto come sempre dalla coppia Nuzzi-Viero, ci si è occupati in particolar modo della scomparsa di tre donne e madri, Roberta Ragusa, Elena Ceste e Christiane Seganfreddo. Si è partiti proprio dal caso di Elena Ceste. La donna è scomparsa di casa lasciando tutti i suoi indumenti vicino al cancello. Ma cosa significa questo gesto? Lesperto Picozzi ha spiegato che occorrerà effettuare un’autopsia psicologica sulla donna e andare ad analizzare anche le sue ultime parole prima di scomparire. Il problema è che tutto ciò che sappiamo ci deriva dalla testimonianza del solo marito, che ci indica una moglie che sembrerebbe essere quasi a un passo della follia. Ilaria Mura è andata anche alla ricerca delle ultime tracce lasciate da Elena, seguendo i percorsi effettuati dai vigili del fuoco e dai carabinieri, che stanno controllando casolari e cantine, e andando a parlare con le persone che abitano e lavorano nelle vicinanze. Il giornalista Carmelo Abbate ritiene che Elena sia morta e pensa che si sia trattato di un suicidio, ipotizzando che la donna possa essersi gettata nel fiume. Gli inquirenti intanto hanno incaricato dei tecnici di analizzare il computer di Elena e da prime indiscrezioni sembra che la stessa non avesse contatti particolari e che si limitasse a chattare, non avendo neanche una webcam. L’amico di Elena ha deciso di sfogarsi con una lettera a Quarto Grado e questo è stato il vero scoop della serata. L’uomo ha raccontato di non sapere nulla della scomparsa della donna e di essere stato a lavoro quella mattina. Egli è molto arrabbiato per le accuse fatte da Michele nei suoi confronti e ha dei testimoni che lo hanno visto nel cantiere dove lavora. Se Elena resta una donna scomparsa, Christiane Seganfreddo invece è stata ritrovata senza vita con il suo telefonino a pochi passi da lei. A quanto pare la donna sarebbe morta a causa del freddo (ipotermia) e la domanda che ora ci si pone e se poteva essere salvata e se le indagini sono state condotte nel modo migliore. Da poco le era stata diagnosticata una grave malattia agli occhi e per questo faceva fatica a dormire, così era uscita presto. Il marito aveva subito denunciato la sua scomparsa. Si era pensato di averla individuata in un video della stazione di Genova, ma non era lei. La donna avrebbe percorso un sentiero panoramico che conosceva molto bene ma sarebbe scivolata. Come è possibile però che nessuno l’abbia vista? Poteva essere soccorsa in tempo? Secondo Abbate non è bene avercela con le persone che hanno effettuato le ricerche perché ci sono dei limiti che gli esseri umani non possono superare, mentre la tecnologia potrebbe supportare in questi casi e per questo andrebbe inserita a supporto. Forse anche la neve potrebbe aver creato dei problemi. Come ha spiegato Roberto Fanchini, addestratore di cani molecolari, un problema c’è stato con il passaggio degli spazzaneve che hanno infastidito il lavoro dei cani. L’autopsia ha stabilito che Christiane è morta di ipotermia. Forse quella mattina la donna voleva mettersi alla prova, era vestita anche in maniera leggera e non era affatto attrezzata per le basse temperature che c’erano quella mattina ad Aosta. Claudio Bernabei, medico legale, ha spiegato che l’ipotermia è una condizione che si raggiunge quando l’individuo entra in uno stato di torpore che riduce tutti i movimenti volontari fino a portare al decesso della persona. L’agonia di Christiane, in particolare, potrebbe essere durata tra le quattro e le cinque ore. Si attendono comunque gli esiti degli esami tossicologici per capire se la donna possa aver assunto dei farmaci che potrebbero averle fatto perdere i sensi. Si è passati poi a parlare di Salvatore Parolisi perché Ludovica, la sua amante, ha svelato agli inquirenti alcuni segreti della caserma e ha raccontato come nacque la sua storia con Parolisi, poco prima della fine del suo corso. Si parla di rapporti intimi tra istruttori e allieve e tra queste e i militari. Tra i militari coinvolti, per l’appunto, ci sarebbe anche lo stesso Parolisi. Ora egli dovrà rispondere del reato di mancata consegna aggravata perché avrebbe fatto entrare negli uffici delle ragazze alle quali sarebbe stato somministrato alcol, contro le regole severe che si devono rispettare nelle caserme. Dopo due servizi dedicati rispettivamente ai casi di Lucia Annibaldi, fatta sfregiare con l’acido dal suo ex, e Federica Mangiapelo, la ragazza trovata morta sulle rive del lago di Bracciano, Gianluigi Nuzzi è passato ad occuparsi della scomparsa di Roberta Ragusa. Anche se gli inquirenti indagano ormai per omicidio, Roberta ufficialmente risulta essere ancora una donna scomparsa. Il marito Antonio Logli continua a mostrarsi molto sicuro di sè, come se nulla lo potesse intaccare. Da cosa deriva questa sicurezza? Dalla sua innocenza o dalla certezza che Roberta non verrà mai più ritrovata?
Christiane Seganfreddo, Elena Ceste e Roberta Ragusa: tre donne scomparse, tre madri che non avrebbero mai abbandonato la propria famiglia e i propri figli. La puntata di questa sera di Quarto Grado – in onda su Rete 4 a partire dalle 21.15 – affronterà, approfondendoli nei più piccoli particolati e dettagli, queste tre vicende, che presentano (pur nella loro diversità) alcuni punti in comune. Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero si chiedono: è stato fatto davvero tutto il possibile per ritrovarle? Christiane Seganfreddo era uninsegnante di Aosta 43enne: scomparsa misteriosamente di casa il 30 dicembre 2013, è stata ritrovata senza vita il 15 febbraio, nei pressi di un ruscello a circa 2 chilometri da casa. Le ricerche sono durate 48 giorni e lautopsia ha accertato il decesso per ipotermia: la donna poteva essere salvata?
Per quanto riguarda invece il caso di Elena Ceste, moglie e madre di quattro figli scomparsa nellAstigiano (Costiglione dAsti, per lesattezza) il 24 gennaio, le accuse del marito nei confronti di misteriose persone che avrebbero perseguitato sua moglie non stanno portando da nessuna parte. Infine, il mistero della scomparsa di Roberta Ragusa, che manca da casa ormai da più di due anni; sensitivi, testimoni e falsi testimoni: la vicenda è sempre più complessa e intricata e, purtroppo, anche lontana dallessere risolta. Come si è svolta linchiesta? Sono stati forse commessi degli errori nelle indagine? Questa sera la coppia Nuzzi e Viero cercherà di dare una risposta a tutti questi interrogativi.