Il ranger Paulin Ngobobo non è riuscito a trattenere le lacrime. Mburanumwe, la femmina di gorilla incinta che tante volte aveva incrociato nella foresta, era lì per terra, uccisa, il suo pelo in parte bruciato, il piccolo morto in grembo. Pochi passi più in là altre due femmine senza vita (una è la madre di un cucciolo di due anni). E poi ancora Senkekwe, un maschio dominante. Tutti sterminati a colpi d’arma da fuoco. E Paulin non sapeva spiegarsi il perché. Quello che gli era molto chiaro, fra lacrime e rabbia, era la necessità assoluta di fare qualcosa, qualsiasi cosa, per non vedere mai più scene come quelle. E’ quanto appare sui siti web in merito alla vicenda dei gorilla del Congo. Un massacro insipegabile sul quale anche l’Onu ha aperto un’inchiesta. Domenica 28 settembre sul canale 402 di Sky alle 22 il massacro dei primati sarà affrontato grazie a un documentario del national Geographic Channel: La strage dei gorilla.
I fatti – Il documentario ripercorre la violenta uccisione del ceppo dei gorilla beringei beringei, più conosciuti come gorilla di montagna e in gran parte «inquilini» del Parco nazionale del Virunga, ottomila chilometri quadrati nella Repubblica democratica del Congo, al confine con l’Uganda e il Rwanda. È in quell’angolo d’Africa, parco più antico del continente e sito patrimonio dell’Umanità che sono avvenute le inspegabili uccisioni dei primati.
Il documentario – I massacri sono avvenuti nel 2007, nel luglio il fotoreporter sudafricano Brent Stirton ha catturato immagini che hanno sconvolto il mondo: i resti di alcuni rarussimi gorilla uccisi all’interno del parco nazionale. Da quegli scatti nasce il documentario inchiesta di National Geographic Channel. In un paese sconvolto dalla guerra civile non si trova alcuna spiegazione per fatti del genere. L’unica certezza è che la specie dei primati è fortemente a rischio di estinzione. Nel filmato si vedono le guardie forestali trovare questi grandi animali senza vita e prendersi cura della loro sepoltura. Da segnalare che anche dversi park rakngers, che ogni giorno rischiano la vita per salvare quella dei gorilla, sono stati uccisi negli scontri con la milizia.