Nella puntata del 3 febbraio della trasmissione diMartedì condotta da Giovanni Floris, prevede come ospiti di serata il Ministro per le Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi, il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, Carlo Cottarelli, Luigi Zanda e Anna Asacani del Partito Democratico, Giuliano Ferrara de Il Foglio, Maurizio Belpietro di Libero e Vittorio Feltri. Come sempre si parte con la copertina di Maurizio Crozza che è ovviamente concentrata sullelezione del nuovo Presidente della Repubblica e in particolare vestendo i panni di Matteo Renzi mentre è al telefono con Verdini per laccordo sul nome. Inoltre, Crozza già propone limitazione del nuovo Presidente Sergio Mattarella mentre fa il proprio discorso di insediamento al Quirinale. Si parte con una intervista alla Boschi, la quale sottolinea come in queste elezioni rispetto a quelle del 2013 ci sia stata una grande differenza ossia lunità mostrata dal Partito Democratico per poi sottolineare come Mattarella sia anche il simbolo della lotta alla mafia e che tutte le vittime della criminalità possono aver provato soddisfazione. La Boschi poi smentisce un tradimento di Renzi visto che con Forza Italia gli accordi erano al riguardo della legge elettorale e delle riforme costituzionali per poi sottolineare come il Governo abbia comunque i numeri per andare avanti nella stagione delle riforme anche senza allappoggio di Forza Italia. Viene mandato in onda un cartello che riassume quanto presente nel cosiddetto decreto fiscale che così tante critiche ha fatto nascere. La Boschi sottolinea come lintenzione del Governo sia quella di far pagare quanti sbagliano e froda lo Stato aggiungendo come questa norma non possa essere applicata a Berlusconi. Comunque la Boschi fa presente come il decreto debba essere rivisto affinché possa essere vantaggioso per i cittadini. La Boschi chiude il proprio intervento sottolineando un proprio augurio per unItalia tra dieci anni nella quale le cose siano molto più semplici e per i cittadini il livello di tassazione sia molto inferiore rispetto a quello attuale.
Viene lanciata una intervista a Napolitano il quale dopo aver sottolineato come lui abbia una grande stanchezza, si dice molto soddisfatto che il suo successore sia stato Mattarella verso il quale ha grande stima. In studio Landini riconosce la vittoria politica di Renzi in questo frangente rimarcando come sia stata scelta una persona molto valida dalla quale ci si aspetta tanto. Poi sul Governo muove delle critiche per la scarsa lotta alla criminalità, per i provvedimenti sul lavoro e sul cosiddetto decreto Salva Silvio. Ferrara nelle propria disamina parla di Mattarella come arbitro e che il patto del Nazareno non prevedesse la corsa al Quirinale. Belpietro è invece certo che nel Patto del Nazareno vi fosse laccordo per il Quirinale e che il nome fosse quello di Amato ed inoltre che lo smacco subito da Berlusconi tutto sommato ci possa stare. Zanda sottolinea come la scelta verso Mattarella sia stata una cosa molto azzeccata che è piaciuta anche al popolo italiano mentre Feltri ritorna sul decreto fiscale sottolineando come sia fuori da ogni logica una legge che permetta di evadere fino ad un certo limite. La discussione si accende sulla questione e quindi il Ministro Lupi è protagonista di un botta e risposta con Belpietro per la storia della possibile rottura allinterno di NCD nellambito delle elezioni presidenziali. Lupi rimarca come loro avessero criticato il metodo e non certo Mattarella ed è per questo che alla fine hanno dato il loro appoggio alla candidatura.
Si cambia discorso con Landini che fa presente il vero problema dell’Europa ed ossia avere una moneta unica e tutti sistemi fiscali differenti tra loro. La Ascani invece prova a difendere la sostanza del decreto, rispondendo agli attacchi rispetto alla presunta depenalizzazione della frode fiscale che secondo la democratica non c’è. Viene mostrato un cartello nel quale vengono evidenziate le ormai tre famose maggioranze con relativi voto di supporto ossia quella di Governo, quella per le elezioni del Presidente della Repubblica e quella per la messa in atto delle Riforme Elettorali. Un servizio introduce il tema delle pensioni e degli esodati con Landini che attacca quanto è stato fatto nel corso degli ultimi anni ed in particolare con il repentino aumento dell’età pensionabile che ha di fatto creato gli esodati. Poi attacca il Jobs Act definendola una pessima riforma mentre Lupi e Feltri la pensano in maniera differente. La Ascani rivendica alcune vittorie da parte del Pd in tema di pensioni come ad esempio l’inserimento del tetto. È il momento dei sondaggi con il focus indirizzato su Mattarella che in questo momento ha un indice di gradimento del 68%, più alto rispetto al 66% di Napolitano e minore rispetto al 72% di Ciampi.
Nell’ultimo segmento della trasmissione ci sono in studio Sergio Cofferati e Ferrara con quest’ultimo che elogia il lavoro del primo nei sindacati mentre critica le mosse da politico. Cofferati parla della questione delle primarie in Liguria. Si chiude con Scalfari di Repubblica che loda il lavoro fatto da Renzi nell’ambito delle elezioni per il Presidente della Repubblica palesando una propria idea su come siano andate le cose. In studio c’è anche Cottarelli che parla del proprio lavoro fatto per intravedere dove poter effettuare della spending review e nello specifico parla di 72 slide dove ha indicato possibili spunti su cui lavorare da parte del Governo per recuperare risorse senza intaccare servizi e competitività.
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