Bruno Vespa torna sulla polemica relativa al suo contratto e dichiara al Corriere della Sera: “Il consiglio Rai ha chiesto giustamente un approfondimento. Se si rifanno conti e confronti, qualche piccola limatura tecnica è possibile. Ma vorrei andare oltre. In tempi difficili bisogna essere solidali. Alle opere umanitarie, come è noto, giro ormai quasi per intero i proventi di convegni e dibattiti. Adesso vorrei rinunciare a 150 mila euro allanno del mio nuovo contratto (600 mila euro in quattro anni) se la Rai utilizzasse questa somma per dieci borse di studio annuali da 15 mila euro luna per dieci giovani da ammettere, dopo una accurata selezione, a un corso-concorso serissimo come quello che quarantanni fa portò me e altri trenta colleghi in Rai. Mi piacerebbe che una somma analoga (collettiva, non voglio impoverire nessuno…) la sottoscrivessero insieme Santoro, Fazio, Dandini, Bignardi, Annunziata, Floris in modo da raggiungere le venti borse di studio”.