Ospite del Tg1 Giuliano Ferrara al termine dell’edizione di ieri sera 10 febbraio delle ore 20. C’è chi grida allo scandalo: il direttore del Foglio è stato cronometrato: ha parlato per 5 minuti e 45 secondi senza praticamente interruzioni e domande da parte della conduttrice. Un comizio è stato definito.
Una occupazione del telegiornale della rete ammiraglia, si legge oggi sui giornali e su internet. Una difesa d’ufficio di Berlusconi, che poi diventa attacco ai “puritani”, come li chiama Ferrara. I quali puritani, secondo Ferrara, avrebbero addirittura un disegno eversivo, da guerra civile. Farebbero parte di un sistema giornalistico complice delle procure, per attuare questo disegno eversivo. Ferrara parla del Gruppo Espresso: “Ha una volontà dichiarata di abbattere Berlusconi con mezzi extraparlamentari ed extra-istituzionali” dice.
Repubblica, parte del Gruppo Espresso tirato in causa da Ferrara, commenta così l’intervento del giornalista: “La giornalista Susanna Petruni, vicedirettore del Tg1, non pone domande ma offre spunti che il direttore del Foglio usa per attaccare il “circuito-circo mediatico” e i giornali “che fanno tutto quello che i procuratori della Repubblica non fanno o non possono fare”. E risponde così affermativamente alla prima domanda della conduttrice: “Secondo lei è vero che i giornali guidano le inchieste?”. Ma nel mirino di Ferrara non ci sono “i giornalisti”, in maniera globale e indistinta. C’è il Gruppo Espresso, “che ha una volontà dichiarata di abbattere Berlusconi con mezzi extraparlamentari ed extra-istituzionali”.
Sul caso Ruby: Ruby. “Non è possibile trasformare i peccati e i vizi in reati. Se il presidente Berlusconi ha ecceduto – dice Ferrara – e non ha avuto una vita sobria non è possibile approfittarne pretestuosamente per metterlo sotto processo per prostituzione e concussione dopo avere spiato le sue case, intercettato e origliato le conversazioni sue e dei suoi ospiti e avere diffuso tutto questo di fronte all’opinione pubblica con quattrocento pagine costruite apposta per distruggere e travolgere una figura istituzionale così importante e decisiva per la vita di tutti i giorni. E’ surreale, assurdo”.
Insorgono le opposizioni: "Il Tg1 di Minzolini di questa sera è l’ennesima testimonianza di una informazione priva di credibilità e totalmente al servizio degli interessi personali del presidente del Consiglio. La sproporzione dei tempi a favore della destra e l’incredibile monologo del consigliere del principe che, per un tempo lunghissimo e senza contraddittorio, ha potuto attaccare impunemente giudici, stampa e partiti dell’opposizione è inaccettabile".
"Anche questa sera gli spettatori del Tg1 hanno assistito ad uno spettacolo indecente – dice il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando – la difesa d’ufficio di Berlusconi da parte di Ferrara è stata a dir poco vergognosa. Minzolini si conferma megafono di Palazzo Chigi e primo difensore del presidente del Consiglio. Ci appelliamo all’Agcom affinché intervenga per ristabilire un minimo di credibilità nel principale tg del servizio pubblico. I cittadini che pagano il canone non meritano questo".