La famiglia Martini torna a tenerci compagnia anche in questa domenica televisiva targata Rai con la nona attesa puntata di Un medico in famiglia 8. Due nuovi episodi da non perdere in cui non mancheranno grandi novità e colpi di scena, a cominciare dalla scelta di Marco (Giorgio Marchesi) di lasciare definitivamente casa Martini dopo aver visto Maria (Margot Sikabonyi) baciare Roberto (Alessandro Tersigni). Intanto Dante (Gabriele Cirilli), pur facendo il possibile per tentare di nascondere il licenziamento alla moglie e accettando ogni lavoro saltuario possibile (tra cui quello di dog-sitter in cui coinvolgerà persino nonno Libero), alla fine si farà scoprire da Melina (Beatrice Fazi), provocandole le doglie. Come sempre, invece, Lele dovrà continuare a vedersela con tutti i problemi della clinica, rilevata da Guenda Pacifico e Tiziano Corradi, due soci con un’idea della professione sanitaria ben lontana da quella del dottor Martini e di Oscar Nobili. Con loro, però, ci sarà anche Federica Manco, la nuova ginecologa interpretata dall’attrice Federica Cifola, contattata da Ilsussidiario.net.
Come si è trovata sul set di Un medico in famiglia 8?
Può sembrare scontato, ma si respirava costantemente un’atmosfera estremamente piacevole, tanto che con molti attori della serie ci frequentiamo spesso anche fuori dal set. Ho lavorato a stretto contatto soprattutto con Giulio Scarpati, Rosanna Banfi, Monica Vallerini e Alessandro D’Ambrosi, bravissimi attori con cui ho un ottimo rapporto e con cui, quando possibile, ci siamo lasciati andare a momenti di improvvisazione molto divertenti.
Cosa può dirci invece del suo personaggio?
Federica è la nuova ginecologa della clinica e devo ammettere che fin dall’inizio mi sono trovata piuttosto a mio agio con questo ruolo grazie alla mia maternità. Ho una figlia di quasi tre anni e adesso sono nuovamente incinta, quindi ormai posso dire di conoscere questo mondo abbastanza bene! Inoltre, è stato bello poter dare qualcosa di mio, che riguarda la mia vita, al personaggio che interpreto nella serie.
Può darci qualche anticipazione delle prossime puntate?
Ovviamente non posso dire molto, ma certamente non mancheranno intrighi e particolari situazioni. Le storie si intrecceranno, tra problemi di diversa natura e la ricerca continua di una soluzione, anche se poi, fortunatamente, tutto si concluderà nel migliore dei modi. All’interno della clinica troviamo medici costantemente impegnati ad aiutare i pazienti, obiettivo che va anche al di là dei soldi o della carriera, e questo credo sia anche un bel messaggio soprattutto in un periodo difficile come questo.
Crede che questa serie, più delle altre, sia maggiormente legata al difficile periodo che l’Italia sta attraversando?
Fiction come Un medico in famiglia sono seguite e apprezzate da ogni fascia d’età. I personaggi che ne fanno parte sono ormai nel cuore di tutte le persone che da anni seguono le loro vicissitudini, quindi credo sia giusto e doveroso che, in un momento così difficile per il Paese, questi stessi protagonisti lancino messaggi positivi e di speranza.
Quali sono i punti di forza della serie che l’hanno maggiormente colpita?
Probabilmente il modo in cui Un medico in famiglia riesce a coinvolgere ogni tipo di pubblico. E’ una fiction ad ampio raggio che va da nonno Libero fino a Lele Martini e i ragazzi più giovani. In questo modo, quindi, soprattutto dopo così tanti anni di presenza televisiva, è una serie capace ormai di raggiungere e far appassionare chiunque, dalle persone anziane fino ai giovanissimi. Insomma, una fiction che coinvolge tutta la famiglia, nessuno escluso.
Nel corso della sua carriera la ricordiamo anche in molti ruoli comici, per esempio insiemealla Gialappa’s Band in Mai dire martedì. Com’è stato passare a Un medico in famiglia?
Generalmente un attore, nel corso della sua carriera, deve essere pronto a ricoprire qualsiasi ruolo, altrimenti lavorare, specialmente in un periodo come questo, non è così facile. Innanzitutto sono diventata autrice, scrivendo tutti i miei pezzi comici e inventando ogni personaggio che porto in scena, ma ho fatto anche molto teatro in opere di Pirandello e Brecht. Sono poi arrivata in radio, su Radio 2 insieme a Lillo e Greg (“610”) o con Enrico Vaime (“Black Out”). In realtà, quindi, non è avvenuto un vero e proprio “passaggio”, proprio perché un attore deve necessariamente essere tutto questo.
La vedremo impegnata anche in altri progetti?
Per adesso sto ovviamente pensando alla gravidanza, quindi nei prossimi mesi continuerò tranquillamente a fare radio ogni pomeriggio e ogni domenica mattina su Radio 2. Da settembre, invece, certamente riprenderò il ritmo “normale” e arriverà qualche impegno in più. Ma ne riparleremo più avanti.
(Claudio Perlini)