Nella puntata di lunedì 12 gennaio 2015 della trasmissione di approfondimento di La7, Piazzapulita condotta come consuetudine da Corrado Formigli, sono presenti come ospiti di serata Corrado Minniti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, Daniela Santanchè di Forza Italia, Carlo Freccero esperto di telecomunicazione ed ex presidente di Rai 4, Khalid Chaouki del Partito Democratico, leditorialista de Il Corriere della Sera Pierluigi Battista, Lucia Annunziata dellHuffington Post e Nacera Benali corrispondente in Italia de El Watan. La puntata si apre con un lungo filmato che ripercorre tutto quello che è successo in questi giorni a Parigi, compreso la manifestazione che si è tenuta nella giornata di ieri. Al termine del filmato, lAnnunziata sottolinea che questa può essere considerata la terza Guerra Mondiale anche se il terrorismo la combatte con una serie di atti e non in modo continuativo. Quindi ci tiene a sottolineare come lIsis possa contare su un proprio esercito che è stato allestito grazie a finanziamenti e contributi economici elargiti da Stati veri e propri. Conclude il proprio pensiero facendo presente che il motivo principale di questa guerra che ormai va avanti a da oltre 50 anni, è quello di riuscire ad ottenere il controllo del mondo arabo. Freccero teme che il summit che si terra negli Usa possa trasformarsi in una vera e propria dichiarazione di guerra con tutte le conseguenze che questo possa comportare. Si parla di diritti con la Benali che rimarca come lOccidente in parecchie situazioni abbia fatto finta di non vedere come nel caso di quello che hanno dovuto subire le donne algerine. Viene quindi mandato in onda una piccola parte del reportage che ha realizzato Corrado Formigli su quello che sta succedendo a Kobane e che era andato in onda per intero nella puntata pre natalizia di Piazza Pulita.
Viene mandata in onda una intervista a Chourdary, ossia un imam presente nella città di Londra, che con grande forza fa presente come quanti infanghino il Corano meritino di morire e che tutti gli Occidentali siano visti dal mondo islamico come dei nemici. Lo stesso Chourdary lancia delle minacce ben precise nei riguardi dellItalia che a suo dire è colpevole di appoggiare lazione americana, parlando di conseguenze molto serie e che prima o poi Roma sarà sotto la loro legge (sharia). Tra il pubblico cè anche una consigliera comunale del Partito Democratico di origini orientali e di fede islamica, la quale rimarca come il terrorismo sia una minaccia non solo per lOccidente ma per tutti. La stessa consigliera però rimarca come la satira e la libertà di stampa devono avere dei limiti. Non è daccordo la Santanchè che rimarca il fatto di vivere in un Paese Democratico dove non si possa essere uccisi per aver detto qualcosa. Viene mostrata quella che è la copertina dellultima uscita di Charlie Hebdo in cui cè ovviamente un riferimento a quanto avvenuto. Dopo un servizio realizzato per in un centro islamico nel centro di Milano, Chaouki sottolinea come sia molto importante il riuscire ad estirpare il cancro del fondamentalismo. Per Chaouki cè un problema nellislam con la maggioranza dei fedeli che devono farsi sentire. Viene mandato in onda un servizio nel quale il focus viene spostato su come a Roma siano aumentati i controlli al fine di prevenire qualsiasi possibile attentato. Cè un agente di polizia che non si lascia riprendere che sottolinea come vi sia una carenza di personale e di risorse per poter mantenere alta lattenzione.
In studio il sottosegretario Minniti spiega come non vi sia un problema di risorse, che il punto cruciale sia quello di prevenire tali situazioni e che nonostante il Vaticano possa essere un obiettivo sensibile non vi sono al momento avvisaglie in tal senso. Non è d’accordo la Santanchè che ricorda quanto detto ad esempio dal vice questore di Firenze ma Minniti non si muove dalla propria posizione. La Annunziata volendo fare un parallelo con gli anni in cui in Italia c’era il terrorismo messo in atto dalle BR, è dell’idea che questo sia più profondo ipotizzando la necessità di una monitoraggio costante che dovrebbe essere messo in atto con una sorta di grande database che abbia in pancia i dati di tutti i cittadini e le persone che arrivano in un determinato Paese. Minniti tornando sul tema dei fondi sottolinea come in questo settore di certo un grande Paese come l’Italia non può pensare di risparmiare. La Santanhè dal proprio canto fa presente la propria intenzione di mettere in atto una interrogazione parlamentare prendendo spunto dal servizio sullo stato della sicurezza della città di Roma. La puntata si chiude con Chaouki che rimarca l’errore commesso dalla Le Pen nel non partecipare alla marcia mentre l’Annunziata ricorda come spesso e volentieri Papa Benedetto fosse il bersaglio preferito delle vignette di Charlie Hebdo.
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