Ieri, giovedì 26 febbraio 2015, è andata in onda una nuova puntata di Virus Il contagio delle idee, condotta su Rai Due da Nicola Porro. Ecco cosa è successo: sono presenti nelle vesti di ospiti di serata il deputato del Partito Democratico Stefano Fassina, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, Peter Gomez direttore Ilfattoquotidiano.it, Giorgio Mulè e la giornalista Maria Giovanna Maglie mentre invece il protagonista dellintervista finale è Francesco Micheli presidente di MiTo. La puntata si apre con Stefano Fassina che parla del tema dellevasione fiscale ed in particolare commentando le parole di Visco ricorda come durante i Governi di Centrodestra con a capo Berlusconi siano stati messi in essere diversi condoni fiscali con la pronta replica di Mulè che sottolinea come anche durante i Governi di centrosinistra siano stati fatti dei condoni anche se probabilmente di minora entità. Dopo un servizio in cui si parla del caso di Gino Paoli, Gomez commenta sottolineando i differenti atteggiamenti dello stesso Paoli rispetto alla vicenda e di come tutto si potrebbe complicare nel caso dovesse uscire fuori che alcuni fondi neri vengano dalle feste dellUnità in quanto chiamerebbero in causa anche i partiti. Fassina è dellidea che la vicenda debba essere chiarita qualsiasi cosa sia successa mentre in collegamento cè anche Elisa Serafini che commentando la questione fa presente come Gino Paoli rappresenti il classico elettore di centrosinistra che però nelle questioni riguardanti il proprio portafoglio diventa di centrodestra, aggiungendo come sia un dato di fatto per lItalia il doversi confrontare con le differenze tra i regimi fiscali esistenti tra i diversi Paesi e che evidentemente inducono a portare fuori dal Paese i capitali. Viene mandato in onda un servizio nel quale viene ascoltato un noto impresario, Lello Liguori, che parla di un rapporto professionale avuto con Beppe Grillo che avrebbe richiesto ed ottenuto 300 milioni di lire in nero per non pagare le tasse per cinque spettacoli. Inoltre, parla di come Grillo prendesse 10 milioni di lire a serata regolarmente registrati mentre altri 60 milioni in nero. Mulè evidenzia come le cose raccontate da Liguori siano molto gravi e che di questo se ne dovrebbe occupare subito la guardia di finanza aggiungendo come sia ridicolo in questo momento latteggiamento dei grillini verso il garantismo. Per Gomez queste sono questioni irrilevanti in quanto prescritte ed accadute nella fine degli anni Settanta. Fassina sottolinea come il problema da risolvere sia quello di abbattere lincidenza dellevasione che in Italia è doppia rispetto alla media europea mentre viene ospitato in trasmissione un ottico di Bologna che si è visto comminare due multe da 800 euro per avere messo degli adesivi che sforano i cinque mesi previsti dalla legge. Per questo ha deciso di togliere linsegna, seguendo un andazzo messo in essere da tantissimi altri imprenditori. Per Fassina questa è una situazione surreale. Lo stesso imprenditore sottolinea come un rapinatore preso sul fatto abbia avuto una multa di 400 euro e la settimana successiva ha messo a segno un altro colpo. Fassina poi sottolinea come occorra diversificare la situazione relativa allevasore fiscale con strumenti ad hoc come ad esempio il regime dei minimi per le partite iva. Fassina poi parla dellimportanza di fare molto di più in tal senso rispetto a quanto inserito dal Governo Renzi nellultima legge di stabilità. Il discorso poi si sposta sulla sinistra italiana con Fassina che rimarca che quel genere di sinistra snob e radical chic ha fatto il male della vera sinistra ossia quella scende in piazza tra la gente.
Per Gomez la vittoria politica la si riesce ad ottenere quando si conquista gli elettori che erano contrari al proprio schieramento. In collegamento c’è Salvini che parla proprio della questione dei radical chic mentre ci si collega anche con Pomigliano d’Arco con Uliano che parla di come la Fiat abbia riportato il lavoro. Fassina sottolinea come si veda la luce della ripresa soprattutto perché incominciano ad esserci degli investimenti. Salvini è contrario al Jobs Act che non porta vantaggi se non ai grandi imprenditore, ricordando come l’Italia sia quello che è soprattutto grazie ai medi ed ai piccoli. Poi parla dell’importanza di cambiare la legge Fornero. La Serafini crede invece che il Jobs Act sia un importante primo passo. Dopo un servizio in cui si parla di pensioni e partita iva, Fassina sottolinea come in passato con alcuni strumenti previdenziali come le baby pensioni, si sono fatti dei pesanti danni al futuro dei giovani. Salvini si lancia ancora contro la legge Fornero mentre Fassina rimarca come il regime dei minimi sia una soluzione per i lavoratori autonomi. Quindi il discorso si sposta sull’immigrazione e sui campi rom con la proposta di Salvini della flat tax. Dopo l’intervento culturale di Vittorio Sgarbi che parla anche degli errori del sindaco di Roma Marino, si chiude con l’intervista a Francesco Micheli.
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