Questa sera a Che fuori tempo che fa ci sarà come ospite Sergio Castellitto. Nato nel 1953 a Roma è di origine molisana. La sua passione per la recitazione si palesa presto e comincia a frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Tuttavia non porta a termine questa esperienza e presto avviene il suo esordio sul palco teatrale. il 1981 e il giovane Sergio Castellitto lavora già con importanti registi. Nel 1987 convola a nozze con Margaret Mazzantini e l’incontro con la futura scrittrice avviene proprio sul palco teatrale: la coppia ha 4 figli. Gli anni ’90 sono ricchi di soddisfazioni professionali, perchè arriva un ottimo successo di pubblico con la rappresentazione teatrale di “A piedi nudi nel parco”. I lavori teatrali si alternano a quelli cinematografici, dove come vedremo tra poco ottiene prestigiosi riconoscimenti. Sempre a teatro arriva nel 1996 l’esordio come regista: in “Manola” dirige la moglie e Nancy Brilli. Quest’opera teatrale è scritta dalla Mazzantini, così come quella che lo vede ancora regista e anche protagonista: il titolo di questa nuova rappresentazione è “Zorro” e ottiene un buon riscontro di critica e pubblico.
Ma l’attività artistica di Sergio Castelitto si esplica anche sul grande schermo: l’esordio avviene nel 1981, anno in cui partecipa come comparsa in alcuni film. Dopo alcune pellicole in cui ricopre ruoli non di rilievo comincia a farsi un nome interpretando film di registi emergenti: tra queste si ricorda “Sembra morto…ma è solo svenuto”, pellicola di Felice Farina in cui mette mano anche alla sceneggiatura. Il suo nome comincia a diventare davvero noto grazie a “Piccoli equivoci” e “Stasera a casa di Alice”, dove viene diretto da Ricky Tognazzi e da Carlo Verdone. Il suo talento viene notato in Francia, dove ancora è molto noto e richiesto sul set. Il cinema gli ha portato, come anticipato, alcune soddisfazioni anche a livello di riconoscimenti: per “Il grande cocomero”, film uscito nel 1993, si è visto assegnare un Nastro d’Argento, così come per “L’uomo delle stelle”, pellicola dove si è fatto dirigere da Tornatore. Inoltre gli è stato assegnato un David di Donatello per la sua interpretazione nel film “Non ti muovere”, trasposizione cinematografica di un’opera della consorte, Margaret Mazzantini: di questo film Castellitto ha curato anche regia e sceneggiatura. Questa non è stata la sua prima esperienza come regista sul grande schermo, visto che la sua prima volta fu nel 1999, con una pellicola che però non ha avuto successo.
Gli anni Duemila sono ancora molto intensi dal punto di vista lavorativo: nel 2006 è di nuovo sul set con Bellocchio, mentre tra gli ultimi a cui il suo nome è legato, si ricorda “La buca”. Ora sta per uscire la sua ultima fatica come regista, consistente in una trasposizione di un romanzo della Mazzantini. Il titolo della pellicola è “Nessuno si salva da solo”. Ma Sergio Castellitto è stato ed è attivo anche nel mondo delle produzioni televisive, dove già negli anni ’80 riesce a farsi notare: ciò avviene grazie a “Un cane sciolto”. Tra i personaggi realmente vissuti che ha interpretato si ricordano Fausto Coppi, Enzo Ferrari e Padre Pio, solo per citarne alcuni.
Tuttavia anche lui ha dovuto a volte fare i conti con l’insuccesso: il caso più eclatante è stato in occasione della trasposizione sul piccolo schermo de “Il commissario Maigret”, che nel 2004 non ha avuto il successo sperato, spingendo Mediaset a chiuderne la produzione dopo due cicli di puntate. Infine, nel 2013 esordisce in quella che è la trasposizione italiana della serie Usa “In Treatment”, che va in onda su Sky, mentre sempre nello stesso anno, ad agosto, si vede assegnare il prestigioso “Pardo d’onore alla carriera” nel corso dell’edizione di quell’anno del Festival del Film di Locarno.