Oltre a Javier Zanetti, la puntata di Che tempo che fa in onda questa sera vedrà ospite anche Massimo Moratti, ex Presidente dell’Inter, che ha passato il timone della società all’indonesiano Erik Thohir. Nato a Bosco Chiesanuova (VR) nel maggio del 1945, Massimo Moratti è il figlio di Angelo, l’uomo che riuscì a portare in cima al mondo l’Inter allenata da Helenio Herrera negli anni ’60. Oltre alla società calcistica, ha ereditato dal padre anche la Saras, una delle maggiori società italiane operanti nel settore petrolifero. Si è laureato alla Luiss, in Scienze Politiche, prima di entrare nell’azienda paterna di cui è ancora oggi amministratore delegato. Nella classifica degli uomini più facoltosi del nostro Paese ricopre ormai da anni una posizione di spicco. La sua grande notorietà è però dovuta in particolare alla presidenza dell’Inter, ricoperta dal 1995, anno nel quale decise di riportare la sua famiglia alla guida di quello che è considerato evidentemente un bene di famiglia. Proprio il nome dei Moratti, infatti, è legato all’era più luminosa del club nato da una scissione del Milan, quegli anni ’60 in cui Helenio Herrera trascinò i vari Sandro Mazzola, Mariolino Corso, Luisito Suarez e Giacinto Facchetti alla vittoria in due edizioni della Coppa dei Campioni e della Coppa Intercontinentale, prima di cedere la società a Fraizzoli.
Tornato al timone dell’Inter, Massimo Moratti ha dispiegato grandi risorse finanziarie per riportare la squadra nelle posizioni di vertice del calcio mondiale. Un compito reso complicato dai primi anni in chiaroscuro, nel corso dei quali all’impegno economico non hanno fatto seguito i risultati del campo. Un impegno economico simboleggiato in particolare dall’acquisto del brasiliano Ronaldo. Con lo scoppio dello scandalo di Calciopoli e lo scompiglio creato dalla crisi della Juventus, l’Inter ha però dato vita a un nuovo ciclo di vittorie, prima sotto la guida di Roberto Mancini e poi sotto quella del portoghese Josè Mourinho. Un ciclo culminato nel trionfo del 2009-10 nella Champions League, integrato da quello in campionato e Coppa Italia. Il famoso triplete è stato in pratica l’epilogo di unera di successi cui ha fatto seguito la parziale eclissi degli anni successivi. Una crisi derivante anche dallimpossibilità di continuare a impegnare la grande mole di risorse finanziarie degli anni precedenti.
Lo stesso Moratti ha quindi preso atto della sua pratica impossibilità di poter garantire risultati all’altezza delle aspettative della tifoseria, cedendo alla proposta avanzata dal facoltoso imprenditore indonesiano Erik Thohir nel 2013. Un accordo che vede l’Inter seconda società del nostro calcio di vertice a cadere in mano straniera, facendo seguito alla acquisizione della Associazione Sportiva Roma da parte di una cordata di imprenditori americani.