Lo spazio dedicato a Gomorra – La serie, previsto all’interno di Che fuori tempo che fa, trasmissione condotta come di consueto da Fabio Fazio su Rai Tre, vedrà ospite il Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti. Nato a Napoli nel novembre del 1947, ha iniziato la sua carriera all’interno del sistema giudiziario in qualità di uditore nel 1975, dopo aver vinto il concorso. Ha quindi cominciato a svolgere il compito di pretore per il mandamento di Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, a partire dal settembre del 1976, per poi spostarsi a Sant’Angelo dei Lombardi, tribunale che serve l’entroterra di Avellino. Proprio in Irpinia si è segnalato per essersi occupato in qualità di giudice istruttore di un procedimento riguardante i cosiddetti crolli facili che avevano caratterizzato il sisma del novembre 1980.
Dal settembre del 1982 ha quindi rivestito le funzioni di sostituto procuratore della Repubblica all’interno del Tribunale di Napoli, occupandosi in particolare di criminalità organizzata, sia di tipo terroristico che mafiosa, e di reati contro la pubblica amministrazione. poi entrato nella nascente Direzione Distrettuale Antimafia, ove a partire dal mese di gennaio del 1993 ha svolto le mansioni di sostituto procuratore nazionale antimafia, incarico detenuto sino all’agosto del 2011 quando ha raggiunto la Procura di Napoli per svolgervi la funzione di procuratore aggiunto.
Proprio nell’ambito del precedente incarico, ha avuto occasione di segnalarsi per lo svolgimento in contemporanea, sino all’ottobre del 2005 della funzione di coordinamento della sezione che si occupava di reati contro la personalità dello Stato oltre che dei delitti connessi al terrorismo, e alleversione. Altro settore in cui ha avuto modo di distinguersi è stato quello riguardante le operazioni di contrasto alla criminalità organizzata, particolarmente forte in tutto il napoletano. Nell’ambito di questa attività proprio Franco Roberti è stato il magistrato più in vista nei procedimenti penali che hanno visto protagonista il famigerato clan dei casalesi. Unattività portata avanti con estrema fermezza e che ha consentito alla fine di disarticolare in maniera pressoché completa l’organizzazione responsabile di alcuni dei casi criminali più eclatanti degli ultimi decenni, con il conseguente arresto e la condanna dei tanti latitanti del clan.
La sua nomina a Procuratore Nazionale Antimafia è avvenuta il 25 luglio del 2013 a opera del Consiglio Superiore della Magistratura. A consigliare la sua nomina è stato in particolare il progetto presentato per l’organizzazione dell’ufficio, che ne ha messo in mostra l’ottima conoscenza del fenomeno della criminalità organizzata.