L’ultimo appuntamento con “Che tempo che fa”, programma che Fabio Fazio conduce per Rai Tre da ben dieci anni, è andato in onda ieri sera, 20 aprile 2013, al termine di una giornata caratterizzata dall’elezione per la seconda volta di Giorgio Napolitano. Ospite d’onore della serata è stato il direttore del “Corriere della Sera”, Ferruccio De Bortoli, che ha detto la sua in merito all’elezione del Capo dello Stato, sostenendo che questa fosse la “soluzione migliore nel momento peggiore” e potesse essere uno sprone per poter finalmente dare il via a un governo coerente. Oltre a De Bortoli, Fabio ha fatto da anfitrione anche al meteorologo e climatologo Luca Mercalli, volto non certo nuovo agli spettatori del talk show. Il torinese ha ricordato un importante appuntamento previsto per domani: lunedì 22 aprile sarà infatti la “Giornata Mondiale della Terra”, in cui si celebra il pianeta e la sua salvaguardia. Il conduttore ha poi fatto entrare in studio Carlo Smuraglia, presidente dell’ANPI, l’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia. Con lui si è parlato dell’imminente 25 aprile, la festa della liberazione dal nazifascismo e del significato che oggi assume questa ricorrenza: da una parte, dice Smuraglia, c’è il ricordo della resistenza e dei caduti per la nostra libertà, dall’altro uno sguardo al presente, in cui i sogni di allora sono stati soffocati dall’emergenza sociale e da uno strisciante neofascismo. I toni della trasmissione si fanno poi più leggeri con l’entrata in scena della vera e propria ciliegina sulla torta di questa puntata: l’intramontabile Raffaella Carrà, che racconta a Fazio di “The voice”, programma che ha scelto di condurre dopo quattro anni di assenza dal piccolo schermo. Infine, la trasmissione è stata chiusa dalla consueta classifica delle notizie della settimana stilata da Massimo Gramellini. Secondo lo scrittore e giornalista, il quinto posto spetta alla copertina della rivista tedesca “Der Spiegel” che rappresenta un asino, la Germania, che trasporta un anziano, l’Italia. L’idea del tabloid è che il deficit italiano dovrebbe essere coperto interamente dai cittadini. Al quarto posto, troviamo la storia di Carlos Arredondo, padre di un militare morto in Iraq, che ha riscoperto la vita nell’aiuto agli altri: il 15 aprile era infatti a Boston per la maratona e si è lanciato nel soccorso ai feriti, salvandone alcuni. Il terzo posto se lo aggiudica la scarsa conoscenza delle nuove generazioni ma anche di certi politici in merito alla festa del 25 aprile. Le maestre di Sassuolo che hanno partecipato a un quiz televisivo sono al secondo posto: hanno vinto centomila euro e li hanno donati interamente alla scuola dove lavorano. Il primo posto, per concludere, non è una notizia ma una storiella. Gramellini immagina la povera Clio Napolitano costretta a fare e disfare i bagagli, a causa dell’incapacità della politica di esprimere un nuovo Presidente.