Ieri la seconda e ultima puntata de Il Commissario, fiction di Rai Uno dedicata a Luigi Calabresi, è stata vista da 4,6 milioni di telespettatori, pari a uno share del 17,1%, risultando così il programma più visto della serata (davanti a Basilicata cost to cost, visto da 3,9 milioni di italiani per uno share del 15,1%). Tuttavia martedì, per la prima puntata, i dati erano stati migliori: 5,1 milioni e share del 18,7%. Lunedì prossimo andrà in onda la prima puntata del capitolo “Il giudice”, di cui trovate alcune anticipazioni più in basso.
Mercoledì 8 gennaio è andata in onda la seconda e ultima puntata prodotta da Rai Fiction della mini serie televisiva “Il commissario”, primo capitolo della trilogia Gli anni spezzati, dedicata agli eventi verificatisi in Italia a cavallo tra la fine dei ’60 e l’inizio dei ’70. Ma vediamo come si è conclusa la miniserie Il commissario dedicata a Luigi Calabresi. La protesta da parte delle frange estremiste si accende dopo la morte di Giuseppe Pinelli (Paolo Calabresi), il ferroviere tenuto sotto interrogatorio per tre giorni consecutivi per gli eventi di Piazza Fontana. Durante una piccola assenza del commissario, Luigi Calabresi (Emilio Solfrizzi), Pinelli perde la vita cadendo dalla finestra del suo ufficio. Il sospetto degli estremisti è che le cose non siano andate esattamente così, perciò si scagliano prepotentemente contro il commissario, accusato di aver causato la morte dell’interrogato. Calabresi decide di mettere a tacere le voci diffamatorie sul suo conto, tramite un azione legale, ma si trova coinvolto in uno dei processi più controversi di quegli anni, in cui la parte costituente la difesa arriva a supporre che Pinelli sia stato picchiato in sede d’interrogatorio e successivamente lanciato dalla finestra per simulare un suicidio. Per avvalorare questa tesi si usa l’orario in cui sarebbe partita la chiamata all’ambulanza, riportato sui registri ufficiali della caserma, a quanto pare antecedente al momento in cui Pinelli è precipitato.
Nel frattempo Claudio Boccia (Emanuele Bosi), sotto lo pseudonimo di Thomas, viene stregato dalla bella cantante Jenny (Stella Egitto), che vive con la propria figlia in una dimora occupata, assieme a tanti altri giovani tra cui molti appartenenti a movimenti di protesta insurrezionali. Tra i due nasce una storia d’amore, ma Claudio non può rivelare a Jenny la sua vera professione, e questo complicherà di gran lunga le cose nel prosieguo della storia. Gemma Capra (Luisa Ranieri), moglie del commissario, teme per la vita di suo marito, cui è stata tolta l’indagine sulla strage di Piazza Fontana, ma che non smette di indagare sui movimenti sospetti dei protestanti. Claudio Boccia riesce finalmente a cogliere in flagrante un’amico di Jenny, che gestiva un piccolo traffico di droga. Il colpevole viene subito portato in caserma, e riesce a stringere un patto con il commissario cui piacerebbe far luce sugli strumenti usati per far saltare la bomba quel 12 dicembre del 1969. Il ragazzo sembra essere in possesso di buone informazioni e non viene arrestato, anche se lascia qualche sospetto la sua militanza nell’estrema destra per poi approdare dalla sponda opposta. Intanto il processo va avanti, fino al giorno della deposizione da parte del commissario, e nonostante le cose sembrano volgere per il verso giusto, le frange estreme hanno già trovato il loro colpevole. Un bel giorno, l’informatore con cui il commissario aveva stretto l’accordo viene trovato ucciso presso il suo appartamento, dopo essere sparito per circa una settimana. Sul luogo del delitto si reca la squadra mobile che comprende anche Claudio Boccia, e mentre i poliziotti verificano l’accaduto succede una situazione spiacevole. La stessa mattina Jenny si reca a trovare il suo amico, e scopre che il suo “Thomas” in realtà non era altri che un poliziotto infiltrato. Reagisce male e decide di chiudere la storia.
Le indagini del commissario e della sua squadra nel frattempo portano a scoprire un covo delle brigate rosse, allestito a dovere per poter ospitare un rapimento. Al suo interno viene anche trovato il passaporto di Feltrinelli rimasto ucciso da una bomba nei pressi di Segrate, in provincia di Milano. All’improvviso sopraggiunge un altro ragazzo che si accingeva a entrare nel covo, Boccia lo nota subito e lo insegue riuscendolo ad arrestare: si tratta di “Mirko” un altro amico della sua amata Jenny, avvistato con la cantante proprio da Claudio nei giorni precedenti. Intanto il commissario lamenta di esser stato lasciato troppo solo nel gestire la protesta, che l’ha pesantemente attaccato minando la sua incolumità. I vertici rispondono che volendo può sempre fare un passo indietro, ma la sua tenacia non lo molla e decide di continuare. Purtroppo per lui arriva la comunicazione da Roma che dovrà essere trasferito proprio nella capitale, e dovrà mollare qualsiasi tipo di indagine. Con disappunto apprende la notizia, ma non passerà tanto tempo prima che una mattina di maggio, precisamente il 17 del 1972, Calabresi verrà ucciso con due colpi di pistola alle spalle. L’omicidio, previsto dal commissario, almeno nelle modalità, avviene mentre questi si stava accingendo ad aprire la portiera della sua automobile per recarsi a lavoro. La disperazione è generale, soprattutto quella della moglie e dei suoi stretti collaboratori: Claudio Boccia ricorda ancora le parole del commissario che gli aveva consigliato di cambiare vita, ma non vuole accettare nella sua coscienza di arrendersi così facilmente. Decide in un primo momento di seguire Jenny, in partenza per Londra, ma all’ultimo momento la sua passione prende il sopravvento nonostante tutto: Claudio Boccia vuole onorare la sua uniforme e fare il commissario come il suo compianto maestro Luigi Calabresi.
Lunedì prossimo su Rai Uno andrà in onda la prima puntata de Il Giudice, secondo capitolo de Gli anni spezzati, dedicato a Mario Sossi e Francesco Coco, di cui trovate alcune anticipazioni più in basso. Ieri, invece, è stata trasmessa la seconda parte della fiction Il Commissario, dedicata a Luigi Calabresi, caduto in un attentato nel 1972. Cliccando qui è possibile avviare il video per rivedere la puntata.
Dopo aver visto rappresentata la storia del Commissario Luigi Calabresi, la prossima settimana Gli anni spezzati ci presenterà, con il titolo Il giudice, la storia di Mario Sossi, magistrato che nel 1974 fu sequestrato dalle Brigate Rosse. La prima puntata andrà in onda lunedì 13 gennaio, mentre la seconda il giorno seguente. A dare il volto a Sossi sarà Alessandro Preziosi, mentre Ennio Fantastichini interpreterà lamico e collega del magistrato, Francesco Coco, che decise di tenere la linea dura contro i terroristi e venne poi assassinato nel 1976. Nel cast figura anche lattrice Anna Safroncik.
Questa sera su Rai Uno va in onda la seconda e ultima puntata della fiction Il commissario, il primo capitolo dedicato al commissario Luigi Calabresi della trilogia Gli anni spezzati. vediamo le anticipazioni. La morte di Pinelli diventa un caso mediatico e Calabresi (Emilio Solfrizzi) viene accusato di omicidio dallopinione pubblica, fomentata da una parte della stampa e dellintellighenzia. Il commissario viene sollevato dalle indagini su Piazza Fontana, ma continua a seguire alcune piste investigative: scopre che il traffico dellesplosivo utilizzato per la strage parte da Monaco di Baviera per poi condurre in Veneto, al nucleo di Ordine nuovo, una formazione di estrema destra, e infine a Milano. Lipotesi che viene formulata da Calabresi è che gruppi neofascisti abbiano causato la strage per aumentare la tensione nel Paese e favorire un colpo di stato. Quando Calabresi passa linformazione ad Allegra (Ninni Bruschetta), questo si limita a ribadirgli che le indagini non sono più di sua competenza. Intanto Calabresi decide di querelare per diffamazione Lotta Continua, davanti alla Corte si accorge di come i colleghi e le istituzioni lo abbiano abbandonato: solo il fedele Claudio (Emanuele Bosi) e il collega Valentini restano al suo fianco. Il processo si svolge in un clima di aspra contestazione, ma il commissario riesce a smontare tutti i capi daccusa a suo carico. Le indagini su piazza Fontana conducono intanto agli arresti di tre giovani neofascisti, mentre il commissario riprende a indagare sul terrorismo e scopre un covo usato da un neonato gruppo armato, le Brigate Rosse, insieme a una lista nera di persone da eliminare, in cui c’è anche il suo nome. Il 17 maggio 1972 Luigi Calabresi esce da casa per recarsi in questura quando viene ucciso con due colpi di pistola alla testa. Lassassinio di Calabresi getta Claudio nello sconforto, ma il giovane poliziotto decide di restare in polizia per mettere in pratica gli insegnamenti e i valori che il commissario gli ha trasmesso.
Martedì 7 gennaio è andata in onda la prima puntata della miniserie “Il commissario” dedicata a Luigi Calabresi, primo capitolo della trilogia “Gli anni spezzati”, prodotta da Albatross in collaborazione con Rai Fiction (la seconda parte, di cui trovate più in basso le prime anticipazioni, andrà in onda stasera). La prima puntata ha introdotto al pubblico la figura del commissario Luigi Calabresi, interpretato da un inteso Emilio Solfrizzi, mostrando quanto dettagliato sia stato il laborioso lavoro di ricerca che ha condotto gli autori a realizzare un prodotto credibile su un’epoca controversa e mai del tutto chiarita della storia della Repubblica Italiana. La prima delle due puntate dedicate al personaggio del commissario Calabresi viene raccontata partendo dalla storia secondaria del giovane militare di leva Claudio Boccia, interpretato da Emanuele Bosi, la cui vita si intreccerà alla vicenda umana e professionale del commissario tragicamente ucciso. Claudio Boccia è un giovane spavaldo ma molto sveglio che, arrivato alla Caserma Cadorna del capoluogo lombardo, attira su di sé le attenzioni e le simpatie proprio del commissario Calabresi. Insieme a lui, descritto come un uomo di stato corretto e ligio al dovere, il ragazzo che si era arruolato in Polizia solo per avere un lavoro assicurato matura un forte senso della patria e delle istituzioni. La stagione delle bombe contro le sedi istituzionali dello Stato è cominciata con tutto il suo tragico strascico di morti e sangue, così prendono l’avvio anche le indagini coordinate proprio dal vice commissario dell’Ufficio politico della Questura di Milano, Luigi Calabresi, il quale assume il giovane Boccia nella sua squadra operativa. Il 12 dicembre del 1969 una bomba esplode dentro la Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana, provocando la morte di 18 innocenti. Le indagini dellUfficio politico si concentrano su Pietro Valpreda, iscritto al circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, di cui è a capo Giuseppe Pinelli (Paolo Calabresi), un ferroviere con cui Calabresi è in buoni rapporti. Pinelli viene sottoposto a un estenuante interrogatorio di tre giorni che ha un esito tragico: lanarchico precipita dalla finestra dellufficio di Calabresi durante una pausa dellinterrogatorio, mentre il commissario si era assentato.
La fiction di Rai Uno dedicata al Commissario Calabresi torna questa sera con la seconda e ultima puntata di cui trovate più in basso le anticipazioni. Intanto la prima trasmessa ieri è stata vista da oltre 5,1 milioni di telespettatori, pari a uno share del 18,7%. La miniserie è risultata il programma più visto di ieri sera davanti a Ballarò (3,4 milioni di italiani, share del 13,5%).
Ieri sera Rai Uno ha trasmesso la prima puntata della miniserie Il Commissario, dedicata alla figura di Luigi Calabresi, interpretato da Emilio Solfrizzi. Abbiamo conosciuto un uomo con grande senso dello Stato, che si trova di fronte alla tragica strage di Piazza Fontana nel 1969 e alla morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli. In attesa dell’ultima puntata in onda stasera, di cui trovate più in basso le prime anticipazioni, cliccando qui potrete avviare il video della prima parte.
La fiction sulla storia del Commissario Calabresi proseguirà, e si concluderà, domani su Rai Uno. Il poliziotto, stanco delle falsità diffuse sul suo conto, querela Lotta continua e affronta il processo in cui smonta le accuse a suo carico. Calabresi si sente in ogni caso abbandonato dai colleghi e dalle istituzioni. Intanto le indagini sul terrorismo lo portano a scovare il covo di un neonato gruppo armate: le Brigate Rosse.
La fiction di Rai Uno Gli anni spezzati prende il via questa sera. Più in basso trovate le anticipazioni, mentre Emilio Solfrizzi, l’attore che interpreta il Commissario Luigi Calabresi, ha rilasciato un’intervista a Il Giornale. “Prima di accettare ci ho pensato un pò, perchè questo non è un personaggio ma un simbolo”, ha detto Solfrizzi. E proprio per questo alla fine ha deciso di accettare convinto che un regista come Graziano Diana fosse capace di raccontare questa storia senza “risvegliare vecchi odi” ristabilendo in un certo senso la verità. Anche Solfrizzi conferma che la famiglia Calabresi ha approvato il progetto, ma ha preferito rimanerne fuori e questo è dispiaciuto molto anche all’attore che avrebbe voluto approfondire la figura del protagonista parlando con i figli o la vedova, specie per quel che riguarda l’aspetto più nascosto di Calabresi, la fede. Solfrizzi, infine, conclude dicendosi curioso di quello che ne penserà la famiglia anche se è sicuro che da parte loro non ci sarà alcuna telefonata dopo la messa in onda, anche se, evidentemente, spera il contrario.
Accanto ad Emilio Solfrizzi, nella prima puntata della fiction Gli anni spezzati – Il Commissario, di cui vi offriamo più in basso le anticipazioni, troveremo il bravo Paolo Calabresi che migliora sempre più con il passare degli anni. L’attore nella fiction interpreterà un altro protagonista chiave, Giuseppe Pinelli. In un’intervista pubblicata sulla pagina Facebook della serie, racconta del suo personaggio, del lavoro fatto per calarsi nei suoi panni e della fiction spiegando di non aver fatto “un lavoro di somiglianza fisica” visto che Pinelli era molto distante da lui che ha preferito “acchiappare” le caratteristiche del personaggio mentre una cosa che hanno in comune, invece, è “l’idealismo”. Calabresi ha avuto paura “della semplificazione che ogni tanto la televisione fa di eventi storici riducendo ai minimi termini i fatti”, ma quando ha avuto modo di leggere la sceneggitura della miniserie ha capito che si trattava di “un soggetto onesto e profondo” e ha cercato di capire “se c’erano gli spazi per fare qualcosa di diverso rimanendo fedele al personaggio” e lo ha fatto usando un “approccio istintivo mettendo da parte le cose che già sapeva soprattutto per viaa dall’immaginario collettivo”. La fiction e i media, in generale, hanno il compito di “risvegliare emotivamente gli animi” e questa fiction lo farà. Clicca qui per il video dell’intervista a Calabresi.
Da stasera, martedì 7 gennaio, la Rai propone la trilogia Gli anni spezzati, ambientata negli anni Settanta e prodotta da Rai Fiction. Il primo capitolo, in onda il 7 e l8 gennaio alle 21.10 su Rai Uno, si intitola Il Commissario ed è dedicato a Luigi Calabresi, interpretato da Emilio Solfrizzi. Il 14 e 15 gennaio sarà la volta de Il Giudice, che vedrà protagonista Alessandro Preziosi nel ruolo di Mario Sossi. E infine, il 27 e 28 gennaio, sarà la volta de LIngegnere con Alessio Boni che presterà il volto a Giorgio Venuti, un dirigente della Fiat. Le due puntate dedicate al commissario Calabresi sono state dirette da Graziano Diana: “Sono passati 44 anni dalla strage di piazza Fontana, il tempo giusto per guardare indietro. Siamo stati rigorosi e rispettosi“, ha detto il regista. Calabresi e lattentato a Piazza Fontana il 12 dicembre 1969 saranno al centro del primo capitolo e conosceremo meglio un uomo, un commissario, lasciato solo da tutti, Stato, stampa e istituzioni, a combattere la violenza e lodio e un tragico evento in cui morirono 17 persone e 88 rimasero ferite. Scopriremo come Calabresi si fece carico delle indagini e qualche anno dopo, il 17 maggio 1972 alle ore 09.15, fu assassinato, davanti alla sua abitazione, mentre si avviava alla sua auto per andare in ufficio.
Nella prima puntata conosceremo la sua carriera e il suo impegno nelle indagini. Alla fine degli anni ’60, Luigi Calabresi è al capo dell’ufficio politico della Questura di Milano quando decide di includere nella sua squadra il giovane Claudio Boccia (Emanuele Bosi), la recluta romana che prese servizio presso la Caserma Cadorna e che riuscì ad attirare la sua attenzione. Gli anarchici sembrano avere in pugno lo Stato e lattentato del 12 dicembre ne è la dimostrazione. A questo punto Calabresi, sempre più solo, inizia a indagare sui colpevoli arrivando al circolo di Giuseppe Pinelli (Paolo Calabresi), un ferroviere con cui Calabresi è in buoni rapporti. Pinelli viene sottoposto a un estenuante interrogatorio di tre giorni che ha un esito tragico: lanarchico precipita dalla finestra dellufficio di Calabresi durante una pausa dellinterrogatorio, mentre il commissario si era assentato. La morte di Pinelli diventa un caso mediatico: l’indice viene puntato su Calabresi, su cui si concentrano lira e le pulsioni di vendetta dellopinione pubblica, fomentata da una parte della stampa e dellintellighenzia. Nel cast compaiono anche Luisa Ranieri, nei panni di Gemma Capra la moglie di Calabresi, Ninni Bruschetta, Thomas Trabacchi, Stella Egitto e Antonio Folletto.