Pomeriggio 5, riassunto puntata – La puntata di Pomeriggio 5 non poteva che essere dedicata ai grandi temi di attualità di questi giorni. Un forte terremoto ha colpito molte cittadine dell’Emilia-Romagna, causando 7 vittime e oltre 5000 sfollati. Un ordigno è invece esploso davanti all’istituto Morvillo-Falcone di Brindisi, uccidendo Melissa Bassi, un ragazzina di soli 16 anni. A Mesagne si sono svolti i funerali della giovane tra il dolore dei suoi parenti e dei tanti concittadini che hanno affollato la chiesa e lo spazio esterno. In diretta da Mesagne cè Stefania Zane, giornalista di Pomeriggio 5, che illustra la situazione fuori dalla chiesa gremita di gente accorsa da ogni città per dare l’ultimo saluto a Melissa. Barbara D’Urso legge poi alcune delle mail che i compagni di scuola di Melissa e studenti di istituti vicini hanno mandato in redazione. Si va avanti con il programma e vengono mostrate delle immagini della piccola Melissa: dalle recite scolastiche alla Prima Comunione, passando per i peluche sul letto immancabili nella cameretta di una sedicenne. Mentre vengono mostrate le immagini dei funerali di Melissa arriva un’agenzia: è stato identificato un uomo che potrebbe essere lattentatore ed è stato portato in caserma per un lungo interrogatorio, ma presto si verrà a sapere che non si tratta del colpevole. Il responsabile di quanto accaduto non ha quindi ancora un nome e un cognome, ma le indagini proseguono. In studio è ospite Giuseppe Costanza, l’autista della macchina su cui Giovanni Falcone si trovava il giorno in cui ha trovato la morte. Costanza ha visto morire il giudice, la moglie e gli uomini della scorta. Come 20 anni fa a Palermo, nella strage di Capaci, due giorni fa a Brindisi un uomo ha premuto un telecomando e ha deciso di mettere fine alla vita di qualcuno. In ospedale ci sono altre ragazze che lottano per la vita: a Veronica è stata ricostruita completamente la cassa toracica e le sono state amputate due dita. La giovane si è svegliata e ha chiesto di poter parlare con il suo papà. Altre ragazze, tutte di Mesagne, sono ancora ricoverate in condizioni gravi. Viene intervistata anche la cugina che spiega quello che è successo in sala operatoria. Chiede di poter vedere sua sorella ( ricordiamo che anche lei è stata vittima degli ordigni) e chiede di Melissa. La cugina delle studentesse spiega che in ospedale è arrivata da poco anche una psicologa che avrà il difficile compito di informarle di quanto è accaduto.
In un video ascoltiamo le parole della professoressa di Melissa che racconta quello che ha visto la mattina della tragedia: prima il boato dell’esplosione, poi il forte odore di gas e infine i calcinacci che cadevano. “Sono uscita fuori e ho visto una ragazza che è venuta incontro a me, non l’ho riconosciuta, forse era Vanessa. E poi sono andata fuori e ho visto tre pezzi neri, solo dopo mi sono accorta che si trattava dei corpi delle altre studentesse. Non sapevo cosa fare, d’istinto ho chiamato il 113 e poi ho chiesto di suonare l’allarme per fare uscire tutti fuori”. Queste le parole dell’insegnante delle ragazze.