Distretto di Polizia 11 Stasera su Canale 5 sarà in onda la fiction crime prodotta da Taodue. Per il secondo anno consecutivo interpreta il ruolo dellispettore Barbara Rostagno Lucilla Agosti. La giovane attrice milanese, che ha alle spalle molteplici esperienze televisive e teatrale, in esclusiva a Il sussidiario.net svela unimperdibile anticipazione su come proseguirà la story line di Barbara e Pietro Esposito e racconta la divertente, ma impegnativa esperienza sul set.
Come ti sei trovata in questa nuova stagione di Distretto di Polizia ? E la tua seconda
Mi sono trovata bene. Ho rivisto gli attori con cui avevo già lavorato nella prima serie, in un clima ideale dove affrontare e recitare in questa nuova serie di Distretto di Polizia 11.
Cosa cè di te nel personaggio di Barbara Rostagno del X Tuscolano?
Siamo diverse, ma cè certamente qualcosa che accomuna questo personaggio a me.. La determinazione fa parte sia di Lucilla Agosti, che di Barbara Rostagno, magari vissuta in modo diverso, visto che io sono più aperta al mondo e lei è un tipo più chiuso, più introverso.
Ci puoi raccontare qualcosa che è successo nel backstage, qualche aneddoto o curiosità delle riprese di Distretto di polizia 11?
Devo dire che ci siamo molto divertiti sul set di questa serie di Distretto. Tanti scherzi , tanto umorismo tra di noi, magari anche per rompere la fatica e la tensione di giornate intere sul set a concentrarsi sul set per esprimere in modo migliore la nostra capacità recitativa. E poi le facce, si le facce durante tutte queste ore di lavorazione, anche per mitigare il grande caldo a cui eravamo sottoposti durante le riprese di Distretto. Ci pensate, era estate, faceva proprio un caldo pazzesco e tutti gli attori erano lì con divise, tutte, giacche con quel clima incredibile. Dovevamo cercare di trovare un rimedio per poter sopportare proprio quel caldo estivo pazzesco.
Ci puoi anticipare qualcosa sulle prossime puntate? Magari su Barbara e Pietro
Certo che volete sapere veramente tanto… Si lo ammetto però, tra Barbara e Pietro viene sempre più fuori un sentimento forte, dolce. Amore? Cosa succederà? No non posso dirvi altro….
Artista veramente completa da veejay a deejay, conduttrice e attrice, come riesci a svolgere tutti questi ruoli?
Lo ammetto riesco a impersonificare tanti ruoli creativi, ma faccio questo proprio perché mi piace svariare, provare ad interpretare tante parte espressive, andare a fondo di tutto. Ma non mi sento per questo un’artista perfetta. In fondo ci sono cose che non faccio e non vorrei mai fare. Come quello di essere regista o di scrivere una sceneggiatura. No, voglio solo cercare di interpretare nel migliore dei modi tutte quelle parti creative in cui riesco ad esprimermi nel migliore dei modi.
Riesci ad unire le due facce dell’attrice quella comica come nello spettacolo con “Ale e Franz, “Buona la prima” con quella più drammatica. Come fai a conciliare e a esprimere queste due anime?
Si cerco di impegnarmi fino in fondo per fare questo. Ma la mia comicità nasce dalla spontaneità che riesco a portare dentro questa parte dell’arte recitativa. Non penso certo di essere una comica incredibile, di quelle famose, straordinarie, mitiche. Quanto alla parte drammatica cerco di interpretarla nei ruoli che svolgo come attrice sapendo cogliere proprio tutte quelle parti che fanno parte di questa tendenza recitativa.
In questo senso usi qualche metodo particolare per una recitazione perfetta, qualche tecnica che può sempre andare bene in qualsiasi ambito creativo?
La cosa principale penso sia quella di immedesimarsi nel personaggio, in tutto quello che fa parte della sua vita, vivere sulla scena quello che è. Dalla casa in cui vive, a tutte le cose che gli appartengono, a tutti i lati del suo carattere. Dimenticare Lucilla e essere Barbara Rostagno, come nel caso di “Distretto di Polizia 11”.
Hai lavorato nell’ambito musicale e in quello cinematografico, come vivi il rapporto tra musica e recitazione?
Certo c’è soprattutto un rapporto, una relazione con la musica che accompagna un film. E allora devo ammettere che non amo la musica che sovrasta un film. Preferisco qualcosa di soft, di più leggero, che faccia quasi da sfondo a quello che si racconta. Come nel caso di “C’era una volta in America” di Sergio Leone.
Tu in questo senso hai un forte rapporto con la musica, non ti mancano i tempi in cui conducevi “Azzurro”, il fatto di vivere a contatto diretto, continuo proprio con la musica?
Si mi manca soprattutto la spensieratezza di quel periodo. Ma mi manca anche questo contatto diretto con la musica, certo una parte componente della mia vita Non vissuta però in modo chiave ossessiva. Non sono certo il tipo che va in giro con le cuffie. Mi limito ad ascoltarla, a sentire specialmente i cantanti che preferisco. Il genere punk, Janis Joplin, The Smiths i cantanti americani, in Italia Elisa, Elio e Le storie Tese. Sono alcuni degli stili e degli autori che ascolto più volentieri
Insomma una Lucilla Agosti veramente lanciata, destinata a fare cose importanti anche dopo “Distretto di Polizia 11”. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Per il momento prendo fiato, mi riposo. Poi vedremo cosa succederà, cosa fare, come procedere con il mio lavoro di attrice. Una cosa c’è già comunque. Riguarda il teatro, il mio primo amore, quello con cui ho iniziato questa mia carriera d’artista. Tra poco tempo reciterò in “ “ La Salomè”, al “Teatro alle Colonne”, qui a Milano. Un appuntamento a cui tengo particolarmente.
(Franco Vittadini)