Gianluigi Nuzzi ha condotto venerdì 26 giugno su Retequattro una nuova puntata di “Segreti e delitti“. Tanti i casi trattati nel corso dellappuntamento, dall’omicidio del piccolo Lorys Andrea Stival alla scomparsa di Guerrina Piscaglia, dalla morte di Yara Gambirasio al caso Elena Ceste. Michele Buoninconti continua a proclamarsi innocente: la trasmissione manda in onda le intercettazioni che ci permettono di ascoltare direttamente dalla sua voce le prime sensazioni successive alla notizia del ritrovamento del corpo di Elena.
Ospite in studio c’è la nonna di Lorys Andrea Stival, Carmen Anguzza. La mamma di Veronica Panarello ha espresso le sue impressioni sul caso alla luce di quanto lei stessa conosce della figlia.
Chi ha ucciso Guerrina Piscaglia? Padre Graziano è in carcere con l’accusa di omicidio e di occultamento del cadavere. Ma cosa nasconde il frate di Ca’ Raffaello? Mirco, il marito di Guerrina, solo dopo molto tempo ha parlato della relazione tra la moglie e il simpatico frate arrivato dall’Africa forse lui non si era accorto di nulla, ma le voci in paese correvano ormai da tempo. Del resto Ca’ Raffaello è un paese di soli 200 abitanti. Quando Guerrina conobbe Graziano era già una donna sofferente e appesantita fisicamente, ma dopo averlo conosciuto iniziò a cambiare e a curare anche il suo aspetto. Tutti dicono che lei stava sempre con il cellulare all’orecchio, Elenoire Casalegno è rimasta sconvolta dal numero di messaggi che ogni giorno Guerrina inviava a Padre Graziano. Remo Croci è andato presso la parrocchia di Ca’ Raffaello e ha spiegato che il giorno della scomparsa di Guerrina Padre Silvano chiamò Padre Graziano con un telefono che tenevano in canonica e che non usavano quasi mai. Il generale Garofano ha spiegato come si deve scandagliare a fondo un’area per essere sicuri davvero che lì non ci sia alcun corpo. Sicuramente gli inquirenti continuano ancora a cercare il corpo di Guerrina e tengono conto non solo dei contatti telefonici tra la donna e Padre Grazano ma anche dei tanti testimoni. Intanto Padre Graziano è in carcere da due mesi e il suo avvocato sta lavorando alla difesa.
Di seguito è andato in onda un servizio su Massimo Bossetti, accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. Carmelo Abbate pensa che si stia solo alzando polvere su Bossetti con questa storia dell’appostamento che ha denunciato la moglie Marita. Si tratta di una specifica strategia della difesa? Decine di consulenti, periti e investigatori saranno coinvolti in questo processo, per il quale verranno convocati centinaia di testimoni, tra cui gli stessi operai del cantiere di Mapello. L’accusa ha chiamato in causa anche la donna che ha riferito di aver visto Bossetti mesi prima del delitto con una ragazzina che forse avrebbe potuto essere Yara. Bossetti ha detto di essere stato a Brembate per comprare le figurine ai figli e in effetti ne sono state trovate molte a casa sua. I testimoni hanno l’obbligo di dire tutta la verità ma le cose cambiano se si tratta di congiunti. I parenti infatti possono avvalersi della facoltà di non rispondere perché sono persone direttamente coinvolte che potrebbero agevolare l’imputato rendendo una falsa testimonianza. Nel momento però in cui i parenti decidono di rendere testimonianza e giurano, allora significa che diranno tutta la verità. In studio si è discusso a lungo sulla morte di Yara e si è sottolineato il fatto che la ragazzina non può essere morta da un ‘altra parte, anche perché le stesse tracce di erba sotto le sue unghie danno la certezza che la ragazza abbia perso la vita proprio in quel campo di Chignolo d’Isola.
L’ultima parte della trasmissione è stata dedicata al caso di Lorys Andrea Stival. In studio come ospite d’eccezione era presente anche la mamma di Veronica Panarello, che è stata intervistata da Gianluigi Nuzzi ed ha raccontato chi è davvero sua figlia, gettando luce su tutte quelle voci di tentati suicidi che ci sarebbero stati quando Veronica era bambina. Si sarebbe trattato solo di tentativi di attirare l’attenzione perché non voleva andare a scuola, ha detto la signora Carmen, nulla di più.