Il gioco degli specchi è il titolo della seconda puntata de Il Commissario Montalbano (per quanto riguarda la nuova serie di questanno), andata in onda ieri sera, lunedì 22 aprile 2013 su Rai Uno. Per chi se la fosse persa ecco la trama. Mentre il Commissario Montalbano (Luca Zingaretti) sta tornando a casa in macchina si imbatte in una bellissima donna alle prese con un guasto alla sua automobile. Il Commissario si ferma e gentilmente le presta soccorso accompagnandola dal suo meccanico di fiducia. I due fanno la conoscenza. Lei si chiama Liliana Lombardo (Barbara Bobulova) ed è praticamente una vicina di casa dello stesso commissario, lavora come commessa in un negozio di abbigliamento a Montelusa e, come lei stessa ammette, è quasi sempre da sola a casa in quanto il proprio marito, Adriano (Andrea Renzi), per motivi di lavoro è quasi sempre via. In considerazione del fatto che la donna non potrà giovarsi della sua auto, il Commissario molto gentilmente si offre di darle un passaggio ogni mattina fino alla fermata dellautobus. Lei, ovviamente accetta con grande entusiasmo.
Tornato in centrale, Montalbano scopre che è stata messa una bomba nel centro della cittadina. Si reca immediatamente allindirizzo specificato da Catarella (Angelo Russo), dove ci sono già da un po di tempo Fazio (Peppino Mazzotta) e Augello (Cesare Bocci). Secondo gli elementi raccolti dai due, appare evidente che si tratta di unintimidazione da parte della criminalità organizzata, probabilmente per ottenere il pagamento del pizzo. Tuttavia Montalbano non sembra per niente convinto di questa tipologia di matrice, anche perché la bomba è stata posizionata davanti a un vecchio magazzino completamente vuoto di proprietà di un certo Angelino Arnone (Maurizio Laudicina Rossi), proprietario di un paio di negozi che risultano però piuttosto lontani dal luogo dellesplosione. Montalbano è convinto che dietro a questo gesto ci sia dellaltro e per questo chiede a Fazio di investigare su tutti i condomini presenti nel palazzo.
La conferma di come ci sia qualcosa di strano è certificata il giorno seguente dallarrivo in commissariato dello stesso Arnone che ritratta quanto dichiarato in prima istanza, ammettendo di essere stato lui il bersaglio dellintimidazione giacché gli è stata anche consegnata una raccomandata nella quale si esplicita il tutto. Per Montalbano questo è il chiaro segnale di come qualcuno sta cercando di depistare le indagini. Nel frattempo Fazio scopre che in quel condominio vivono anche due pregiudicati dei quali uno, Stefano Tallarita, risulta essere una sorta di collaboratore del boss Carlo Nicotra per quando concerne lo spaccio di stupefacenti. Al momento però Stefano è in carcere e nellappartamento vivono sua moglie e il figlio Arturo. Intanto, Montalbano incomincia a preoccuparsi anche per Liliana giacché stando a quanto ha detto il meccanico, la sua macchina è stata manomessa da qualcuno.
Comunque, il quadro diventa sempre più complicato allorché Montalbano porta con sé Liliana a casa di Adelina che festeggia luscita di prigione del figlio Pasquale con i suoi gustosi arancini. Proprio Pasquale passa delle informazioni a Montalbano riguardanti la bomba e del fatto che sia unintimidazione rivolta alla famiglia di Stefano Tallarita per evitare che possa collaborare con la giustizia. Ipotesi che però viene smentita dai fatti, giacché non risulta niente di tutto ciò. Altro fatto strano riguarda sempre Liliana. Dopo averla accompagnata, Montalbano si apposta nel buio e vede entrare nella casa Arturo Tallarita che pare essere il suo amante. Inoltre, il giorno seguente Fazio si accorge di come nellauto del commissario vi sia un proiettile che questultimo ricordando quanto avvenuto la sera precedente potrebbe essere stato sparato quando stava rientrando con al fianco Liliana e nel momento in cui la sua auto si è scomposta in presenza di un sasso sulla strada.
Montalbano comincia giustamente a pensare che Liliana sia in qualche maniera immischiata nella vicenda, anche perché cè qualcuno che la vuole morta. Inoltre, la stessa Liliana organizza una cena a casa sua invitando lo stesso commissario con lo scopo di sedurlo mentre un cameraman appostato avrebbe ripreso tutto mandando in onda lo scoop su una tv locale. Montalbano, avvertito per tempo dallamico giornalista Nicolò Zito (Roberto Nobile), scopre tutto e fa arrestare il cameraman.
La mattina seguente scoppia un’altra bomba davanti a un altro magazzino vuoto. Le ricerche allora riescono a fare emergere che qualche settimana prima entrambi i magazzini erano stati affittati da Adriano, il marito di Liliana, per conservarvi all’interno dei computer e accessori vari di informatica. Improvvisamente, spariscono sia Liliana con la sua auto aggiustata che il suo amante Arturo. Nella casa di Liliana vengono rinvenuti i computer con dentro della droga che quindi non lasciano dubbi sul fatto che Adriano stesse portando avanti un traffico di stupefacenti e come questo fosse andato contro il volere della famiglia mafiosa dei Cuffaro.
Il giorno seguente viene rinvenuta in campagna la macchina di Liliana mezza bruciata con dentro un corpo completamente carbonizzato. Dalle analisi emerge come si tratti di Arturo. Il corpo di Liliana viene trovato nella sua casa mentre quest’ultima sta incominciando a bruciare. Un regolamento di conti portato avanti dalla Mafia che però vede ancora mancare all’appello il principale regista, ossia Adriano. Per far uscire i colpevoli allo scoperto il commissario decide di rilasciare un’intervista televisiva a Zito, lasciando intendere che la droga si trova ancora a casa dei Lombardo. Di notte Montalbano si apposta quindi al suo interno. Qui si presenta Adriano, pronto a costituirsi, conscio del fatto che potrà avere maggiore protezione. Arrivano poi due criminali, che però vengono uccisi da Montalbano e Lombardo. Alla fine l’uomo confessa anche di aver suggerito a Liliana di fare la corte allo stesso Montalbano per avere maggiore sicurezza.