Tra i giudici di Jump! Stasera mi butto, cè anche una vecchia e gradita conoscenza degli sportivi italiani: Alessia Filippi, che è stata chiamata a far parte della giuria presieduta da Paolo Bonolis, insieme alla ex deputata Anna Paola Concia, allex tuffatore Giorgio Cagnotto e a Mister OK, lormai celebre tuffatore romano pronto ogni primo dellanno a tuffarsi nel Tevere. La nuotatrice romana, si è appena ritirata dallattività agonistica, dopo una partecipazione incolore alle Olimpiadi disputate a Londra nel luglio dello scorso anno, ultimo atto in tono minore di una carriera estremamente ricca di soddisfazioni. Nata nella capitale il 23 giugno del 1987, Alessia Filippi inizia a nuotare molto presto, a soli tre anni, per poi affinare le sue doti con severi allenamenti che sfociano nel tesseramento con la Aurelia Nuoto Unicusano, nel 2000. Una bravura molto precoce, quella di Alessia Filippi, se si pensa che a soli quindici anni, nel 2002, già sale sul podio dei campionati italiani estivi, dopo essere stata convocata per gli stages della Nazionale di nuoto. Nello stesso anno la ragazza romana partecipa agli Europei giovanili di Linz, confermando tutto il suo talento.
Il 2004 è lanno della consacrazione. La quale arriva sotto forma dei primi titoli assoluti, nelle specialità del dorso e dei misti, e nella partecipazione agli Europei assoluti di Madrid, nel corso dei quali arriva alla finale dei 400 metri misti. Partecipa anche alle Olimpiadi di Atene, ove però si ferma in batteria nelle quattro gare disputate. Una piccola delusione che però non la smonta, anzi, se si pensa che nella stagione successiva oltre a confermarsi a livello nazionale, facendo incetta di titoli nei campionati italiani in vasca corta e grande, si afferma anche a livello internazionale, vincendo due medaglie doro ai Giochi del Mediterraneo, nei 400 misti e nei 200 dorso, e tre di bronzo. Inoltre, partecipa anche ai Mondiali di Montreal, ove arriva quinta nella finale dei 400 misti.
Sta iniziando la parte più bella sua carriera, quella che la vedrà arrivare in cima al mondo. Il 2006 si apre con la consueta messe di titoli italiani, dopo che la ragazza si è trasferita al gruppo sportivo della Guardia di Finanza, alle dipendenze di Andrea Palloni. Poi arrivano i Mondiali in vasca corta di Shangai, durante i quali la Filippi vince la medaglia dargento nei 400 misti, preludio agli Europei in vasca lunga di Budapest, nel corso dei quali diventa la prima donna italiana a vincere loro. Lo fa negli amati 400 misti, mentre nella gara più breve ottiene il bronzo.
Dopo essere tornata allAurelia Nuoto, sotto la supervisione di Alberto Castagnetti, viene colpita da un virus che le pregiudica gran parte della stagione. Dimostra però ancora una volta grande forza di reazione e nel 2008 torna al successo negli Europei di Eindhoven, stavolta negli 800 metri stile libero, replicando alle Olimpiadi di Pechino, quando ottiene una prestigiosa medaglia dargento, nella stessa gara.
Gli ultimi squilli della sua carriera, arrivano proprio nella città natale, Roma, durante i Mondiali del 2009, quando Alessia Filippi vince i 1500 stile libero, la gara più lunga del programma, e una medaglia di bronzo negli 800. Una vera e propria impresa che ne conferma la statura e che non sarà più ripetuta. Da questo momento, infatti, non riesce più a essere protagonista e dopo un biennio di delusioni, culminato nelle fallimentari Olimpiadi londinesi, decide di dire basta.
Nonostante le delusioni dell’ultimo periodo, Alessia Filippi può essere considerata una delle icone del nuoto femminile italiano, insieme a Federica Pellegrini. Ruolo rafforzato anche dalla grande personalità che la ragazza romana ha sempre esibito, anche con mosse a sorpresa come quella che l’ha spinta a partecipare a Ballare con le stelle, lo show di Rai Uno nel corso del quale si è esibita in qualità di ballerina.
Va inoltre ricordata la grande passione di Alessia per la squadra calcistica capitolina, la Roma, fede che le ha procurato il soprannome di Pupona, in onore di quel Francesco Totti di cui la Filippi si è sempre professata sfegatata ammiratrice. Ricambiata in toto, come è successo nel corso dei Mondiali del 2009, quando il fuoriclasse romanista si è presentato sugli spalti del Foro Italico a fare il tifo per lei.