Fardelli di Italialand, riassunto prima puntata, 23 maggio 2012 – Maurizio Crozza torna su La7 con un nuovo programma, Fardelli di Italialand, la cui prima puntata è andata in onda ieri sera. Il comico genovese ne ha come sempre per tutti, dal governo tecnico, i politici italiani e quelli europei. Si parla della Lega, uscita benissimo da queste elezioni, nel senso proprio che è uscita, dice Crozza, perdendo 7 ballottaggi su 7. Eppure per 20 anni ci ha raccontato la favola dellonestà contro Roma ladrona, che ora è invece crollata. Renzo Bossi pare che si sia laureato in Albania, eppure erano proprio loro quelli che volevano respingere i gommoni. Ma è chiaro, lo hanno detto chiaramente, si tratta di un complotto, afferma ironico il comico. Ed ecco arrivare limmancabile imitazione di Umberto Bossi che parla dei suoi figli, in particolare di Renzo che è riuscito a fare 29 esami in Albania parlando l’albanese e riuscendo a laurearsi addirittura prima di iscriversi. Bossi-Crozza ha con sé l’acqua della sorgente del Po ma ci tiene a specificare che suo figlio, al contrario, ha bevuto quella della foce. Per passare invece alla Regione Lombardia, ecco Formigoni: “Sono pulito come l’acqua di fogna”, dice Crozza imitandolo, ma i giornalisti lo incalzano sul volo Milano-Parigi pagato 8.000 euro. Ma quella volta, risponde il comico, si trattava di una vacanza di gruppo. Ce nè anche per Monti che, a detta di Crozza, quando ha baciato per la prima volta una ragazza le ha analizzato la saliva. Il premier ha detto al Paese che bisogna essere pronti, ma come dobbiamo essere pronti se siamo nella stessa posizione dei nuotatori prima dello starter? E così lui minaccia di andarsene. Prima avevamo uno che minacciava di restare, ora uno che minaccia di andare via, ma uno stabile in questo Paese non lo troviamo? Il Governo tecnico è come il tappeto della sala, dice Crozza, 0che si usa per coprire la polvere e le macchie, ma sotto ci sono gli acari. Intanto con gli aumenti della benzina finanziamo le emergenze, come la guerra di Etiopia del 1935. Ma perché ogni volta che c’è un’emergenza invece di mettere un’accisa sulla benzina non licenziamo un parlamentare? Si punta poi su Alfano, che Crozza immagina sempre in contatto con Berlusconi che gli dice come comportarsi, mentre continua tranquillamente a fare la sua vita. Per questo ogni tanto Alfano si blocca, probabilmente perché sente delle cose che non vorrebbe. Invece Casini, spiega, cosa ha mai fatto per il Paese? Eppure tra stipendi, rimborsi elettorali, scorta, carte intestate, quanto ci è costato? Almeno 20 milioni di euro. Casini ha la stessa utilità dei secchielli da viaggio in vetro che ti regalano ai matrimoni e non sai che fartene. In Francia invece è arrivato Hollande che ha portato tanti cambiamenti ma che ha un problema: è goffo e non sa come comportarsi. Basta guardarlo quando camminava a fianco della Merkel. Dopo la pubblicità, Crozza rientra vestito da finanziere. Si, perché il finanziere in Italia avrà sempre lavoro, spiega, perché noi siamo un popolo di evasori. Lo siamo inside our body, dice Crozza, e non c’è niente da fare. Ci piace farci del male. A Caserta il 100 % degli studi medici non emette fattura, una percentuale che neanche è prevista in natura. Ma la finanza prima dov’era? Per anni abbiamo sentito i politici dire che occorreva trovare un modo per combattere l’evasione, poi è arrivato uno che ha detto “vi mando la finanza” e l”ha fatto davvero, ha trovato il modo. Ma questa è Italialand, la penisola che non c’è, o meglio, che non risulta al catasto. Noi siamo un Paese fatto così, di genialoidi, ma soprattutto di santi, poeti e navigatori…ed ecco dunque il Capitan Schettino. L’Italia è piena di incapaci che siedono sui posti di comando senza alcun merito e uno che continua a dire che va tutto bene mentre la nave affonda non è che la metafora del nostro Paese. Si dice che l’Italiano è un genio, in realtà Mozart era un genio.