Quando ho annunciato la sfida tra Ballando con le stelle (RaiUno) e La Corrida (Canale 5) ho fatto una previsione errata: vittoria di Gerry. Invece è accaduto l’inverso, Milly Carlucci ha massacrato il progamma di Mediaset.
La prova di ballo ha avuto uno share del 31% con 6.600.000 telespettatori spettatori contro il 22% con 5.160.000 dei dilettanti allo sbaraglio. Raiuno è stata in testa dall’inizio alla fine, non c’è stata storia. È anche vero che questa era la prima puntata, verificheremo cammin facendo, ma il divario è troppo netto.
Quando è partita la sigla della trasmissione di ballo ho capito guardando la scenografia del perché Del Noce avesse deciso di spostare la trasmissione dal venerdì al sabato in concorrenza con un conduttore benvoluto e un format di successo. Sicuramente il direttore di Raiuno credeva nel progetto e nella possibilità di vittoria, e ha investito grandi denari nella scenografia a più piani, con orchestra in diretta, non a caso la produzione è della Ballandi Entertaiment (scuderia di Panariello, Cortellesi e Fiorello, solo per citarne alcuni). E se si investe nella scenografia, si investe anche nel resto, dagli autori ai partecipanti.
Ballando con le stelle è una semplice gara di ballo in cui personaggi più o meno noti prima s’impegnano a imparare e poi svolgono la propria esibizione.
Vi è una parte di realityshow che è quella preregistrata in cui i ballerini professionisti insegnano agli alunni, ma è poca cosa e scivola bene, mentre l’esecuzione del saggio è in diretta. I tempi sono veloci, non vi sono sbrodolamenti. Milly è brava a gestire questo programma così come Paolo Belli. È sicuramente un prodotto di Raiuno per famiglie, rassicurante perciò, in cui si identificano i giovani, la mezza età e anche gli anziani.
Chiaro che la loro parte la fanno anche i partecipanti: la maggior parte di bella presenza oppure conosciuti. Corinne Clery ha ancora il suo appeal, Carol Alt è da corteggiare, così come Bettarini e il Principino Filiberto, mentre è sulla cresta dell’onda la fresca olimpionica Valentina Vezzali. Anche qui i soldi sono piovuti, si parla per alcuni di cachet da 100.000 euro.
Ho trovato la giuria un po’ statica con uno Sposini ingessato di suo, un Canino dentro le righe e uno Zazzaroni fuori luogo.
Il picco d’ascolto massimo è stato sul blocco finale delle votazioni, mentre il concorrente al top è stato il Principino con il 38%. Illuminante è stata l’ospitata di Sgarbi, simpatico molto più del solito, che ha avuto uno share del 40%.
Mi spiace per il programma di Gerry, ormai ha fatto la sua storia. Sicuramente è un prodotto semplice e popolare in cui ci si può immedesimare: chi non ha mai partecipato in vacanza, all’oratorio, alla festa del paese a una Corrida casereccia?
Il pubblico ha scelto la gara di ballo (anch’essa popolare), qui in una versione raffinata con bellocci e bellone. Per dovere di cronaca l’imitazione di Patty Pravo è stata la più vista alla Corrida.
Voci sicure m’informano che Gerry, giovedi in uno studio di Cologno, chiedeva alle persone di pregare per la trassmissione. La richiesta ha fatto il giro velocemente, tutti mormoravano: PregaDio, PregaDio…(il vecchio direttore d’orchestra escluso per far posto a Vince Tempera).