Su La 7 a partire dalle 21:10 va in onda il film “Codice d’onore”. Un giovane ma brillante avvocato è chiamato a fare luce sull’uccisione di un soldato. Ad un primo sguardo sembrerebbe che i responsabili siano due commilitoni, ma dietro l’omicidio del militare si nasconde probabilmente un ordine proveniente dall’alto, più precisamente da un colonnello. Ecco il trailer in lingua originale
Stasera su La 7 va in onda “Codice d’onore“, pellicola del 1992 campione d’incassi di quell’anno, con Tom Cruise, Jack Nicholson e Demi Moore, per la regia di Rob Reiner. Vediamo la trama. La storia inizia con il protagonista, Daniel Kaffee (Tom Cruise), chiamato ad occuparsi di un caso che rientra in quelli che solitamente vengono dati a chi ha poca esperienza, visto che sono casi in cui la colpevolezza appare già scritta. Daniel è un giovane legale facente parte della marina USA ed è stato scelto per difendere, con altri colleghi, due marines che dovranno comparire di fronte alla Corte Marziale.
Il primo si chiama Dawson (Wolfgang Bodison) e il secondo Downey (James Marshall): l’accusa che grava su di loro è di quelle pesantissime, visto che devono rispondere del decesso di William T. Santiago, un loro commilitone di stanza come loro a Guantanamo. Kaffee decide di impostare quella che sarà la linea di condotta al processo sul fatto che i due militari non volevano uccidere il commilitone, ma stavano semplicemente eseguendo un “codice rosso”. Scopriamo così che nel gergo dei marines con tale dicitura si indica un provvedimento disciplinare ordinato da un superiore e che non segue i normali canali ufficiali, sostanziandosi in atti di violenza non previsti dal regolamento.
Il giovane avvocato sospetta che il “codice rosso” sia stato ordinato perchè Santiago, malvisto alla base perchè considerato non adatto al ruolo per il quale era stato scelto e per questo vittima di continue punizioni e del disprezzo dei propri compagni, avrebbe acconsentito a denunciare Dawson come autore di un grave errore (l’esplosione di un colpo non giustificato con il proprio fucile d’ordinanza) per poter ottenere un trasferimento in un luogo a lui più congeniale. Secondo i primi riscontri autoptici la morte di Santiago è avvenuta a causa di soffocamento e l’oggetto con cui la morte sarebbe stata procurata è uno straccio di stoffa, infilatogli a forza in bocca. Tuttavia, analisi più approfondite dimostrano come in realtà la morte sia da addebitare ad un problema cardiaco di tipo congenito, che il medico della base non aveva mai riscontrato.
Questo non è l’unico elemento su cui il giovane avvocato vuole basarsi per cercare di far assolvere dall’accusa di omicidio volontario i suoi due assistiti. Kaffee si convince infatti che l’ordine di mettere in pratica il “codice rosso” sia arrivato da Kendrick (Kiefer Sutherland), ovvero il comandante del plotone, che a sua volta lo avrebbe ricevuto da Nathan R. Jessep (Jack Nicholson). Quest’ultimo è il temuto comandante della base, il quale è in procinto di ottenere una importante promozione a coronamento di una carriera militare di prim’ordine. Nel corso del dibattimento emergono particolari che rendono sempre più chiara la volontà delle alte sfere di chiudere il caso in fretta e senza troppo clamore. Questi particolari vengono a galla anche grazie a Markinson (J. T. Walsh), un colonnello che si è dileguato dalla base dopo l’avvio delle indagini perchè contrario a insabbiare il caso.
Tra i particolari che vengono alla luce vi sono falsificazioni di documenti ufficiali, voli che dovevano partire dalla base la cui esistenza è stata cancellata e anche la scelta dello stesso Kaffee come difensore: l’idea che tutti hanno del giovane avvocato è infatti quella di un legale ancora inesperto e propenso al patteggiamento, quindi l’uomo giusto per evitare brutte sorprese nel corso del processo. Il giovane avvocato punta tutte le proprie carte sulla testimonianza di Markinson, ma quando quest’ultimo si suicida perchè preda del rimorso e sicuro che alla fine la verità non sarebbe venuta a galla, tutto sembra perduto. Kaffee è sul punto di mollare, ma in un duro confronto la sua collega nel collegio difensivo, Joanne Galloway (Demi Moore), lo convince a giocare una carta rischiosissima, che l’altro suo collega nel collegio difensivo, il tenente Sam Weinberg (Kevin Pollak), giudica fattibile.
Il giovane avvocato chiama così come testimone Jessep e in un interrogatorio carico di tensione riesce a farlo sbottare e a farlo confessare: è stato lui che ha ordinato il famigerato “codice rosso” e il suo ordine è passato per Kendrick. Alla fine il comandante della base e il comandante del plotone vengono posti agli arresti, mentre i due commilitoni vengono assolti dalla grave accusa di omicidio volontario, dovendo però accettare il fatto di dover abbandonare il corpo dei marines. I due infatti vengono riconosciuti colpevoli di condotta disdicevole e congedati con disonore.