L’Olimpiade nascosta. Anticipazioni stasera: mentre iniziano i giochi le SS scoprono in casa di Kasia il piccolo Joel… 27 maggio 2012, Rai Uno – Mentre si avvicina la prossima edizione delle Olimpiadi di Londra 2012, Rai Uno propone una fiction in due puntate su uno dei momenti più significativi della storia delle Olimpiadi: durante la Seconda Guerra mondiale, nel 1940 e nel 1944 si svolsero due edizioni clandestine, la XII e la XIII Olimpiade, che negli annali ufficiali risultano non disputate a causa della guerra. La gara olimpica svoltasi in segreto fu occasione per molti di recuperare la propria dignità di uomini, dentro la barbarie della guerra.
Da questi eventi prende spunto la miniserie diretta da Alfredo Peyretti “L’0limpiade Nascosta”, con Cristiana Capotondi, Alessandro Roja e con Gary Lewis, Andrea Bosca e Johannes Brandrup, coprodotta da Rai Fiction e Casanova Multimedia. Soggetto e sceneggiatura sono firmati da Maura Nuccetelli, Fabrizio Bettelli e Francesco Miccichè.
Siamo nella primavera del 1944, al confine tra Polonia e Germania. La forza militare tedesca che sembrava invincibile ha ricevuto i primi colpi mortali. Ma nonostante il capovolgimento al fronte, nei campi di prigionia le SS continuano la loro oppressione brutale. In uno di questi ci sono due italiani, Mario e Vittorio. Mario è opportunista, individualista, spaccone. Vittorio è un giovane strappato agli studi: timido, intellettuale, schivo. A interpretarlo è Andrea Bosca che racconta così, in esclusiva a il sussidiario.net il lavoro di immedesimazione per interpretare Vittorio. “Ho dato umanità e forza al mio personaggio grazie alla lettura di ‘Se questo è un uomo’ e degli altri libri di Primo Levi, ho letto i Diari di Giovanni Guareschi, testi in cui i nostri nonni o persone a noi vicine hanno lasciato testimonianze di ciò che è accaduto in quegli anni in quei luoghi infernali e i diari di coloro che hanno vissuto in prima persona l’esperienza del lager”.
Nel campo in cui si trovano ai lavori forzati, sono sottoposti alle angherie del maggiore Weber. E i prigionieri di varie nazionalità anziché sostenersi l’un l’altro si sono abbruttiti e tra di loro vige la legge del più forte. Tra loro si distingue Alex, un ufficiale inglese che lotta per mantenere la sua dignità di uomo.
In una giornata di lavoro all’esterno del campo Mario trova il piccolo Joel, un bambino ebreo lanciato dalla madre fuori da un camion prima di arrivare al campo di sterminio. Joel è denutrito e quasi assiderato e Mario riesce a salvarlo lasciandolo alle cure di una ragazza polacca che vive lì vicino, seppure inizialmente diffidente. Mario si prende a cuore la ragazza, Kasia, e il piccolo Joel come se fossero la propria famiglia correndo anche molti rischi.
Intanto Alex, ex atleta, propone agli altri prigionieri di disputare in segreto l’Olimpiade che si sarebbe dovuta svolgere quell’anno: un’occasione per recuperare la propria umanità. Un’idea pericolosa ma che alla fine trova pieno consenso tra molti prigionieri.
Ma un tentativo di fuga nel campo mette in pericolo tutti: le SS decidono di fare delle esecuzioni sommarie e tra i condannati c’è anche Mario. Kasia assiste alla scena e scappa credendo Mario morto. Ma quella del maggiore Weber è stata una sadica messa in scena che si è conclusa con la fucilazione solo del prigionieri che aveva provato a scappare.
Mario riesce a raggiungere Kasia, ma in casa della polacca è tornato l’ex fidanzato che non accetta il rifiuto della donna e l’aggredisce. Mario la salva uccidendo Eric e seppellendolo in giardino. Il giorno dopo ha inizio l’Olimpiade nascosta, intanto le SS vanno a casa di Kasia in cerca di Eric e scoprono la presenza di Joel…