“…Più forte ragazzi” è un film del 1972, che va in onda stasera su Rete 4, diretto dal regista Giuseppe Colizzi e ambientato fra il Brasile e la Colombia. La durata della versione originale è di 122 minuti, mentre nella versione dvd sono state tagliate alcune scene, riducendo di circa mezz’ora la durata della pellicola. Vediamo la trama. Plata (Terence Hill) e Salud (Bud Spencer) sono due piloti d’aeroplano che decidono di dare una mano ad un loro amico che si trova in difficoltà a livello economico. Il piano consiste nel fingere un incidente aereo in modo che l’amico possa riscuotere i soldi previsti dall’assicurazione. Una volta a bordo del velivolo, i due intendono comunicare alle autorità la caduta dell’aereo in un punto non precisato nei pressi dell’aeroporto verso il quale sono diretti, ma a causa di un imprevisto il loro aereo precipita sul serio nel bel mezzo della giungla. Usciti fortunatamente illesi dallo schianto, Salud e Plata riescono a raggiungere una piccola comunità composta da cercatori d’oro. A gestirla è un boss che commercia in diamanti, Mr. Ears (René Kolldehoff), alle cui dipendenze lavorano tutti i membri della piccola comunità. Invece di lavorare per Mr. Ears, Salud e Plata decidono di fargli concorrenza per tirare su un po’ di soldi; rimettono in sesto un vecchio aeroplano e danno vita alla loro società. Mentre Plata è in viaggio, Salud è rimasto nella foresta e incontra un vecchio minatore, denominato “Matto” (Cyril Cusack). Dopo aver cenato insieme, il cercatore racconta a Salud di un giacimento di pietre preziose immenso che lui stesso ha trovato. Nessuno però crede al suo racconto, e nemmeno Salud sembra dargli troppo peso. Intanto l’attività dei due amici procede a gonfie vele, facendo irritare non poco Mr. Ears, che incarica i suoi uomini di far esplodere il velivolo dei due. Intenzionati a vendicarsi, Salud e Plata si recano nel locale in cui si trova il boss coi suoi uomini, dando vita ad una scazzottata dalla quale escono vincitori. “Matto”, nel frattempo, confida ai due il suo più grande sogno: far ritorno a Salvador, cittadina nella quale era cresciuto ed aveva trascorso al propria gioventù. Plata e Salud lo vogliono accontentare, e si inventano così che la sorella di Salud ha bisogno di un baby sitter per suo figlio, in modo da convincere “Matto” ad andare con loro. L’uomo accetta e così si imbarca sul volo che lo riporterà a Salvador. Osservando la sua città dall’alto, “Matto” si emoziona nel vedere com’è cambiata mentre lui ha trascorso la propria esistenza nella giungla. Il groviglio di sentimenti lo turba a tal punto da condurlo alla morte, proprio mentre l’aereo sta per toccare il suolo. Solo una volta arrivati Plata si rende conto che “Matto” è morto, ma soprattutto scopre che il racconto sul giacimento di pietre preziose è vero quando trova in una delle tasche del vecchio minatore un frammento di roccia di smeraldi. Plata e Salud entrano così in possesso del giacimento, ma vengono scoperti dalla polizia del luogo che, corrotta da Mr. Ears, ordina ai due di cedere metà del giacimento. Salud e Plata si rifiutano di farlo e per questo motivo vengono rinchiusi in galera. All’interno del carcere i due si confrontano su come agire: Salud vuole affidarsi alla legge, in teoria dalla loro parte, mentre Plata è intenzionato a fuggire. Con un pugno sul volto, però, Salud lo obbliga a desistere. Ma nel momento in cui Salud si addormenta, Plata fugge da solo in silenzio; accortosi dell’evasione dell’amico, anche Salud scappa di prigione e concluderà nel deserto la sua fuga rocambolesca, inseguito dai poliziotti. Plata lo raggiunge con un aereo, che servirà alla loro fuga, e lo stuzzica facendo dei passaggi a bassa quota; innervosito, Salud imbraccia il fucile che aveva con sé e spara verso l’aereo, centrandolo in pieno e facendolo atterrare in maniera brusca. Temendo di aver ucciso Plata, Salud corre in direzione del velivolo chiamando l’amico a gran voce. Giunto nei pressi dell’aereo, apre lo sportello e riceve in pieno viso un pugno da Plata, che gli rende così il trattamento che lui aveva ricevuto in carcere. Ha così inizio un duro confronto fra i due a suon di pugni e ceffoni, al quale assistono da lontano gli agenti di polizia, che si guardano bene dall’intervenire. Al termine dello scontro, Salud e Plata fuggono via; il giacimento rimane di loro proprietà, ma non potranno usufruirne sino al loro ritorno.