Totò, Peppino ela dolce vita, le curiosità del film: il cameo del regista Corbucci – Nel cast di Totò, Peppino e…la dolce vita, film in onda oggi alle 14.45 su Rete 4, si segnalano anche Francesco Mulè, Rosalba Neri, Gloria Paul, Jo Staiano, Mario Castellani e Franco Bracardi. Il regista, Sergio Corbucci, appare con un cameo dove interpreta un signore in attesa di telefonare. Il film doveva essere diretto da Camillo Mastrocinque che, dopo i primi giorni di lavorazione, abbandona il lavoro per contrasti con la produzione che, a quel punto, lo affida a Corbucci. Molti i tagli operati dalla censura tra i quali uno, riferito allOdissea, dove Totò citava i Proci e un secondo dove il guarda macchine rincorre un ministro per una chiedergli una raccomandazione.
Totò, Peppino e… la dolce vita, la trama del film – Per la regia di Sergio Corbucci e soggetto di Steno e Lucio Fulci, esce nel 1961 il film comico Totò, Peppino ela dolce vita, in onda oggi su Rete 4 alle 14.45. Si tratta dell’ennesima pellicola del principe della risata che questa volta irride in modo aperto al fenomeno di via Veneto, immortalato prima da Fellini nel suo lavoro “La dolce vita”.
La trama ruota attorno alla figura di Antonio Barbacane (Totò), che viene incaricato da suo nonno (Totò), ricco notabile di un piccolo paesino, di andare nella capitale per tentare di agganciare dei politici da corrompere al fine di deviare il tracciato di un’ autostrada in costruzione facendolo passare sulle sue terre cosìcchè queste aumentino il loro valore. Ma il nipote Antonio si fa coinvolgere dalle luci della dolce vita perdendo di vista il motivo per il quale è stato mandato in missione a Roma dove, non avendo un posto di lavoro fisso, si arrangia come posteggiatore nellanimatissima via Veneto. Il nonno, subodorando qualcosa visto il protrarsi della permanenza di Antonio nella capitale, manda Peppino Barbacane – cugino di Antonio – a controllare.
Peppino è un moralista integerrimo che occupa la carica di segretario comunale del paese che, per severità, addirittura ordina la rimozione dei manifesti del film di Fellini perché a suo avviso, immorale. Peppino cerca di evitare lincarico del nonno ma poi, dopo che un compaesano gli fa leggere una lettera scritta da Antonio dove scrive di trovare posti di lavoro, dare consigli a Fanfani e di rifiutare le avance di Anita Ekberg, si convince e parte per Roma. La vita di Antonio si svolge nella centralissima via della dolce vita, dove è conosciuto da tutti, VIP e attori, e non solo per il suo essere guardiamacchine ma anche perché cerca di arrotondare le mance vendendo sigarette, facendo piccoli favori, prestando piccole somme, rimediando anche donnine allegre. Allarrivo di suo cugino Peppino, Antonio non svelerà la sua vera condizione ma si continuerà la farsa di essere una persona importante. Approfitta del fatto che il conte Oscar (Antonio Pierfederici) frequentatore di via Veneto gli affida il del suo prezioso cappotto perché contiene della cocaina e la polizia è sulle tracce della droga. Il conte prega Antonio di riportarlo più tardi in un night dove si sdebiterà.
Antonio si infila il cappotto che lo fa apparire uomo benestante e, nel mentre, giunge Peppino che gli porta i rimbrotti del nonno e, in cambio, inizia a condurre il cugino dentro i piaceri della dolce vita. Peppino ne rimane intrigato e segue Antonio nelle sue avventure fino a quando nonno Barbacane non giunge personalmente nella capitale per guardare da se i propri interessi e rispendendo al paese a fare i pecorai i due nipoti che, dopo qualche tempo riceveranno una lettera del nonno che si è lasciato conquistare dalla dolce vita e che li saluta.