Nella puntata di lunedì 13 gennaio della trasmissione Quinta Colonna condotta da Paolo Del Debbio, la prima dopo il periodo di stop coinciso con le festività natalizia, il principale tema trattato è quello dei costi del mondo della politica, tra i più alti al mondo, e come nonostante i tanti proclami fatti in merito, non ci siano stati i tanto decantati tagli. In studio sono presenti quali ospiti della serata la rappresentante del Partito Democratico Anna Ascani, la rappresentante di Forza Italia Jole Santelli, lex responsabile comunicazione del Movimento 5 Stelle Daniele Martinelli, la giornalista Adriana Santacroce e Roberto DAgostino. Si parte con un servizio nel quale viene raccontato come nonostante gli italiani siano costretti a tagliare spese personali per reperire le risorse necessarie per ottemperare ai propri doveri come il pagamento di tasse molto esose, il mondo della politica non ha praticamente abbassato il proprio tenore di vita. Si mette sotto la lente dingrandimento gli incredibili e salatissimi affitti che lo stato deve pagare per mettere a disposizione dei deputati degli uffici ubicati nelle vicinanze del Parlamento. Secondo quanto emerge in studio appare chiaro che ci sia una sorta di circolo vizioso per cui gli immobiliaristi che hanno immobili fittati allo Stato, appoggino vari partiti al fine di ottenere un proprio torna conto personale piuttosto importante. In pratica si parla di fitti che hanno raggiunto complessivamente la quota di 600 milioni di euro nel corso degli ultimi anni. Per dare il senso di quanto sia grande lo spreco di denaro pubblico, è sufficiente pensare come circa dodici anni fa si sarebbe potuto acquistare un palazzo per circa 20 milioni di euro che avrebbe risolto per sempre il problema con un notevole risparmio. Alcuni degli ospiti presenti in studio, fanno notare come allepoca dei fatti Scartellini, uno degli immobiliaristi che ne trasse i maggiori vantaggi, si sarebbe opposto fermamente facendo pesare il proprio peso politico, allidea di acquistare il suddetto palazzo.
Inevitabilmente, la discussione si sposta sugli stipendi dei parlamentari che secondo un recente studio in merito, risultano essere i più alti del mondo. Mediamente, un parlamentare costa circa 15 mila euro, sommando le varie voci del suo reddito che contengono anche la diaria e vari rimborsi. La Ascani ricordando come per quanti, come lei, sono entrati per la prima volta nel Parlamento, non è previsto il tanto dibattuto vitalizio, si dice convinta che si possa tranquillamente fare a meno di alcuni rimborsi soprattutto se si prende in considerazione lidea di fare alla stessa maniera di come si fa nel parlamento europeo, in cui i collaboratori dei vari deputati devono essere regolarizzati per mezzo di opportuno contratto ratificato dallo stesso Parlamento. Viene mandato in onda un servizio nel corso del quale si parla di una ricerca effettuata da Confindustria e dalla quale emerge come i tagli agli stipendi dei parlamentari che furono preannunciati nel giorno del loro insediamento dalla presidentessa della Camera Boldrini e dal presidente del Senato Grasso, sono stati effettuati soltanto per un complessivo e misero 1,3%. Del Debbio seppur rimarcando come le parole dei due presidenti non abbiano nessun valore legislativo e soprattutto non siano autonome in quanto soltanto il Parlamento ha il potere di fare le cose, rimarca come le rispettive promesse per il momento siano state disattese. Sulla tematica degli sprechi della politica, la Ascani ci tiene a sottolineare come purtroppo nonostante la buona volontà di alcuni deputati, spesso ci si debba imbattere nellincostituzionalità di andare a toccare diritti già acquisiti come nel caso delle pensioni doro acquisite senza aver versato contributi sufficienti ad averne diritto.
Si passa a parlare degli sprechi della pubblica amministrazione della Sicilia, con i ben 26 mila dipendenti che sono decisamente eccessivi se viene confrontato il tutto con la situazione di altre regioni similari alla Sicilia. La Sicilia spende 5 volte quello che viene speso in Emilia Romagna. Secondo gli ospiti in studio, è chiaro che questo sia nato nel corso degli anni in quanto il Sud viene vista una zona dove regna sovrano lassistenzialismo per cui in cambio di voto si è consentito di accedere a posti di lavoro pubblici. Viene intervistato il Governatore Rosario Crocetta che cerca una strenua difesa di quanto sta accadendo anche se non può non condannare alcuni casi emersi sui giornali di consigliere che per non perdere gli sgravi fiscali e i rimborsi per i portaborse, hanno regolarizzato questultimi come colf. Tra le tante voci folle delle spese che vengono effettuate in Sicilia, fa sensazione quella di ben 800 mila euro allanno di caffè. Tuttavia, Crocetta ci tiene a sottolineare come lui abbia speso soltanto 51 mila euro che sono davvero nulla rispetto ai 4 milioni di euro del proprio predecessore. Rimanendo in tema Sicilia viene mostrato lo spreco dellufficio della Regione Sicilia presenta a Bruxelles, che è molto grande e funzionale ma al suo interno ci sono di fatto soltanto tre impiegati. Sia lAscani che la Santelli evidenziano come il problema non sia la presenza dellufficio bensì lutilizzo sbagliato che si fa di essi soprattutto considerando le risorse che potrebbero arrivare dallEuropa sotto forma di bandi e finanziamenti a fondo perduto. Una possibile soluzione evidenziata in studio, potrebbe essere quella di accorpare più regioni nello stesso ufficio in maniera tale che possano anche collaborare tra di loro. Infine, si chiude parlando delle difficoltà nellaccedere al mondo del lavoro, con Roberto Poletti che porta alla ribalta la storia di un uomo padre di due bambini che per lavorare è stato costretto a pagare 8 mila euro.
Questa sera, lunedì 13 gennaio 2014, su Rete 4 torna Paolo Del Debbio con il primo appuntamento stagionale di Quinta Colonna. Al centro dell’appuntamento: le spese della politica non tagliate e lo scandalo dellimmondizia di Roma. Gli ospiti in studio e in collegamento saranno: Jole Santelli di Forza Italia, Anna Ascani del Partito Democratico, Daniele Martinelli ex responsabile della Comunicazione del Movimento 5 Stelle, la giornalista Adriana Santacroce e Roberto DAgostino.
Oltre al pubblico in studio, la discussione sarà arricchita di spunti dalle persone nelle piazze di Vicenza e Roma e, novità di questa stagione, da giovani militanti di partito. Via web, infine, i telespettatori potranno inviare i propri messaggi al sito www.quintacolonna.mediaset.it.