Siamo ormai abituati a pensare a loro come alla coppia più sfortunata dei Viaggiatori e anche nella terza puntata i Compagni non sono riusciti a migliorare la loro posizione neanche durante la seconda tappa anche se alla fine erano riusciti a non finire proprio allultimo posto. Nella scorsa terza tappa il look dei Compagni cambia totalmente e li vediamo vestiti in tuta mimetica pronti a sfoderare il loro nuovo animo da guerrieri. E infatti si sono dimostrati coerenti con loro stessi lasciandoci a bocca aperta e raggiungendo il secondo posto nella missione “Piano di Evacuazione”. Il viaggio procede serenamente e i Compagni riescono a farsi dare un passaggio da una persona che ha vissuto in Italia per nove anni. Possiamo finalmente ammirare uno Shalpi più agguerrito che mai con al seguito il suo sostenitore numero uno Roberto. I due sembrano macinare chilometri come niente ma appena arrivano ai piedi del vulcano Chimborazo la musica comincia a cambiare. E infatti lo stesso Shalpi afferma che in quel momento era iniziato il loro calvario. Eppure nonostante la fatica, nonostante il nervosismo di Roberto che vuole essere lasciato in pace, Shalpi si dimostra un vero leader e addirittura sostiene la cesta di Roberto durante la salita verso la cima del vulcano permettendo alla squadra di conquistare il primo posto.
Purtroppo nonostante la discesa sia tutta libera perché gli altri Viaggiatori hanno appena iniziato la loro salita, inaspettatamente i Compagni non riescono a qualificarsi per la prova immunità. Una breve sosta per la notte – anche se con qualche difficoltà – e al mattino i Compagni si rimettono in marcia partendo dalla terza posizione. Una serie di sorpassi in macchina degli altri Viaggiatori e Costantino dà lo stop alla corsa lasciando che i Compagni cerchino un nuovo alloggio. A questo punto lumore del leader Shalpi comincia a vacillare e scoppia in lacrime al pensiero di non riuscire a trovare un alloggio. Eh sì perché i Compagni sono fra i più sfortunati e dopo una serie di case completamente vuote lumore di Shalpi crolla terribilmente, ovviamente senza sapere che nello stesso momento anche le Professoresse hanno aperto i loro rubinetti. Subito dopo Shalpi passa allaltro estremo e piange invece di commozione per gli ecuadoregni che ospiteranno la squadra. Dalle vette dei primi posti i Compagni scendono terribilmente verso il penultimo. Per riuscire a trovare il mercato della Cuenca e affrontare la missione “Profumo damore”, i Compagni trovano dei gentili turisti che li portano per mano fino alla meta per poi sbizzarrirsi in baci profusi con gli abitanti del luogo. Stessa sorte anche per la meta successiva, i Compagni ricevono infatti laiuto di qualcuno che li porta direttamente fino a Plaza San Sebastian dove si aggiudicano il quinto posto.
I punti deboli della coppia erano moltissimi fino alla puntata precedente ma in questa nuova tappa i Compagni hanno dimostrato di avere quella grinta necessaria per raggiungere ogni meta. Forse se ne sono resi conto anche loro visto che per l’occasione hanno sfoggiato una mise militaresca. Shalpi ha fatto una vera e propria rivoluzione di sé stesso e ha finalmente preso posizione verso Roberto mettendosi alla guida della squadra. La loro unità ha cominciato a vacillare in qualche momento ma pensiamo che sia dovuto più al nervosismo di Roberto che ad altro. I Compagni erano infatti disposti a mollare la gara e darsi per vinti ma hanno rimontato alla grande dimostrando di che pasta sono fatti. Hanno sicuramente stupito tutto il pubblico usando tecniche e velocità ma anche la bontà d’animo che abbiamo visto fin dall’inizio come elemento di forza della squadra. L’essere coppia è per i Compagni la vera arma vincente. Oppure è stata l’aria dell’Ecuador?
La tappa di questa sera 21 settembre 2015 sarà quella decisiva e i Compagni devono assolutamente mantenere lo spirito di intraprendenza che hanno avuto nella scorsa terza tappa e lanciarsi a capofitto verso la meta. Hanno dimostrato di potercela fare e ci auguriamo che continuino davvero così. E’ possibile infatti che i Compagni passino dall’essere sfavoriti ad essere dei temibili avversari. Si raccomanda tuttavia a Roberto di migliorare sia la resistenza che il controllo dell’umore perché sicuramente la sua arresa diventerebbe legge per Shalpi. Le ultime mete che dovranno raggiungere richiedono astuzia e velocità e i Compagni hanno già fatto mostra delle loro capacità organizzative. Ottimo il temperamento di Shalpi nella guida della squadra. Forse questo grande leader aveva solo bisogno dell’occasione giusta per emergere e se sette giorni fa li abbiamo potuto ammirare più agguerriti che mai, sicuramente stasera non saranno da meno.