Ieri sera, domenica 23 giugno, è andata in onda la prima puntata della nuova stagione di Archimede La scienza secondo Italia 1. Nella puntata di ieri, come sempre, sono stati affrontati numerosi temi: da salvataggi miracolosi, alla scienza in cucina” di Wilson e Sousa. La puntata offre tanti spunti in materia di tecnologia, tra cui lo stupendo Borj Kalifa di Dubai. In studio, Niccolò Torielli ha condotto due esperimenti, cercando di spiegare le nanotecnologie e i pop-corn in maniera alquanto bizzarra. Come in ogni puntata, arti marziali e combattimento verranno analizzate in maniera scientifica, e tanti altri casi curiosi faranno da contorno alla nutrita mole di esperimenti. Il programma è iniziato ponendo uno strano interrogativo: Avete mai raccolto una banconota da terra?“. Archimede si chiede se le barriere morali siano più forti del piccolo bottino presentato ai nostri occhi. Man mano che la banconota aumenta di valore, si nota una reazione sempre più prudente dei protagonisti, i quali prima di intascarla si guardano intorno e chiedono ai passanti se appartenga a loro. Viene poi analizzata una serie di casi in cui, inspiegabilmente, fortunate vittime di incidenti apparentemente mortali sono sopravvissute per pura fortuna. Il primo caso presentato è quello di un uomo scampato a un colpo di giavellotto che, incredibilmente, gli ha trafitto il punto che divide la giugulare dalla carotide senza recidere queste ultime. Per il secondo caso, invece, altro salvataggio in extremis di una donna che, a seguito di un incidente, ha fatto un volo dalla finestra della sua abitazione infilzandosi in alcune inferriate poste circa 3 metri più in basso. Nonostante sia stata trafitta lungo il bacino, nessun organo vitale è stato reciso.?Il presentatore e produttore televisivo Teddy Wilson, assieme all’attore Norm Sousa presentano la rubrica “Vietato farlo a casa”, dove hanno messo alla prova alcuni comuni ingredienti come latte in polvere, nachos e farina per vedere quanto infiammabili essi siano. Per rendere più “nebulose” le sostanze da testare, si sono serviti di una particolare pistola ad aria compressa, in grado di lanciare le polveri sulla fiamma viva e immortalano le reazioni a contatto con essa. Si passa poi a curiosare nel deserto di Dubai, dove sorge il “grattacielo che tocca le nuvole”, il Bourj Kalifa. Un filmato lo mostra in tutta la sua magnificenza, con 830 metri di altezza e 24 mila pannelli di vetro che risplendono lungo il cielo. Johnny Salvador, un comune addetto alle pulizie, mostra delle splendide soggettive mentre si appresta a lucidare i vetri della struttura. Ma assieme a esse, fa notare le difficoltà che i venti vanno a creare durante la manutenzione, con vortici d’aria e improvvise raffiche. Il conduttore mostra, dal Museo della Scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano, il sottomarino Enrico Toti, che funge da location per il primo esperimento della giornata. Il concetto delle nanotecnologie viene fatto comprendere sciogliendo due compresse in acqua, una ridotta in polvere, l’altra intera, e mostrando come gli effetti di quella frantumata siano più lenti ma ugualmente forti rispetto a quella intera. La trasmissione poi mostra un trasloco “megagalattico” in cui un’intero edificio largo più di 20 metri e alto più di 5 viene trasportato completamente in un’altra cittadina a 65 chilometri di distanza. Il camino, struttura completamente in marmo che pesa più di 8 tonnellate, è la difficoltà più grande per la squadra che si occupa dell’impresa: se non lo sorreggeranno completamente, infatti, rischierà di collassare sull’intera casa. La grande traversata, tra discese e cavalcavia che rischiano di mettere a repentaglio tutto quanto, avviene con successo. Ad Archimede, anche l’amore viene considerato scienza: la trasmissione mostra un sondaggio con i luoghi preferiti da una donna per una dichiarazione d’amore. Stranamente, in pole position c’è l’auto del suo uomo: la spiegazione scientifica lo vede come il luogo dove il pubblico maschile si sente più a suo agio, trasmettendo quindi autorità.?Collegandosi con un filo logico all’argomento, viene trasmesso un breve video “Anche l’amore uccide”. Tale documentario mostra alcune specie di pesci negli abissi nelle quali è la femmina a dominare, divorando o utilizzando l’uomo solo per la riproduzione. Secondo esperimento della giornata per il conduttore, che in studio ci mostra la dinamica dei “gas” che concorrono alla trasformazione del mais in pop-corn. La rubrica fissa si intitola “La chimica in cucina” e indugia ancora qualche istante sulla storia del mais, e sul tipo di lavorazione che lo porta nelle case di ognuno di noi, in barattoli o in pannocchie “al naturale”.
Poi, il consueto spazio che analizza il combattimento in tutte le sue forme e lungo tutte le epoche: oggi la ricerca scientifica viene applicata alle maggiori arti marziali per cercare di capire qual’è la più letale. Il soggetto del test, come dice la trasmissione, è l’arma più antica mai concepita: il corpo umano. Vengono quindi riuniti i più importanti esponenti mondiali di Ninjitsu, Taekwondo, Thai Boxe, Karate, Boxe e Kung Fu. Il test ha luogo in un dojo attrezzato con varie tecnologie: motion capture, manichini con esatta riproduzione di un corpo umano e telecamere di precisione che, assieme a sensori di potenza e pressione, possono misurare qualsiasi parametro di pugni e calci in ogni arte marziale. Questa sera, al centro dell’attenzione i pugni, che vengono misurati per cercare di carpine il più letale. A trionfare nella particolare gara è la boxe, che batte ninjitsu e karate. Ma la gara è destinata a proseguire nelle prossime puntate.E dal corpo umano si passa alla tecnologia, dove un team di informatici si occupa di capire se è possibile “entrare in un PC”. Ma contrariamente a quanto potrebbe far pensare il titolo, non si tratta di attacco informatico, in quanto il team cerca di distruggere un Hard Disk utilizzando fiamma ossidrica per scoprirne il contenuto. Suggestivi anche i servizi che vanno a indagare sulla nascita della storica casa produttrice di chitarre Fender e sulla rotazione della terra, che concludono la trasmissione.