Nella puntata di martedì 14 gennaio 2014 della trasmissione Le storie di Linea Gialla condotta da Salvo Sottile, si parte con la cosiddetta Terra dei fuochi, ed ossia di alcuni comuni posti tra la provincia di Napoli e Caserta, nei quali la terra e laria risultano essere diventate estremamente nocivi per la salute degli uomini tantè che il tasso di mortalità per riscontrati tumori dei residenti di comuni come Caivano, Casal Dei Principi e tanti altri, non ha pari in tutta Italia. Viene effettuato un collegamento in diretta con il comune di Caivano, dove è stata istituito un comitato teso a difendere i diritti a una vita normale della gente di quei luoghi e che vede in prima linea Don Patricello, parroco di una delle parrocchie del luogo, diverse mamme che hanno perso i propri bambini per malattie che vengono causate da tali tossicità presenti nella terra e che si respirano anche nellaria per i continui roghi di immondizia urbana e residui industriali bruciati quotidianamente. Se ne contano circa dieci al giorno, di cui alcuni di grande entità rendendo impossibile la vita della gente. Cè chi parla di un vero e proprio genocidio per una situazione che molti hanno denunciato ormai da anni per rifiuti tossici che venivano portati in queste zone e affossati nella terra, provenienti da ogni zona dItalia ma soprattutto dal Nord. Un famoso oncologo della zona, il dottor Marfella evidenzia come in questa zona della Campania ci sia unaspettativa di vita decisamente più bassa rispetto al resto del Paese e come non si possa giustificare il tutto parlando di cattive abitudini da parte dei cittadini anche perché molte vittime, purtroppo, sono dei bambini di pochi mesi o al massimo anni per cui risulta difficile che potessero abusare di fumo o atro. Liniziativa che Don Patricello ha messo in atto con tutto il comitato, è quella di sensibilizzare lopinione pubblica e soprattutto le istituzioni tra laltro inviando sette cartoline al Papa ed al Presidente della Repubblica, nelle quali si vedono sette madri con in mano le foto dei propri sette bambini morti per cause legate ai rifiuti tossici. Viene raccontata la struggente storia di Anna che ha dovuto vedere morire il proprio figlio, Riccardo, a soli 22 mesi di leucemia. Viene raccontato come il bambino fosse stato curato una prima volta e come sembrava essere stata sconfitta la malattia che purtroppo a distanza di pochi mesi si è ripresentata rendendo necessario un trapianto di midollo osseo. Tuttavia anche questa soluzione non si è mostrata sufficiente. Altro caso che viene presentato direttamente in studio è quello di una mamma di nome Rita che parla della propria bambina di nome Giada, anchessa affetta di leucemia anche se per il momento pare che la situazione sia sotto controllo. Rita lancia un grido di aiuto a tutta Italia in quanto non sanno cosa fare per ottenere il sacro santo diritto alla vita.
Si cambia argomento, parlando di come sia incredibile morire in corsia per via della cosiddetta malasanità. Viene raccontata la storia di Giuseppina Mazzariello che è deceduta nel Policlinico di Tor Vergata a Roma per un semplice calcolo alla cistifellea. Il marito della signora Giuseppina racconta come un mattino verso le 6, la donna si sia svegliata anzitempo lamentando un forte dolore allo stomaco. Luomo ha cercato di darla qualcosa che potesse farla sentire meglio ma non riscontrando miglioramenti, ha deciso di portarla al pronto soccorso della suddetta struttura sanitaria dove di fatto per alcune ore è stata lasciata su un lettino in corsia con una flebo attaccata senza che nessuno la visitasse. Ad un certo punto arriva un medico che gli fa una radiografia dalla quale evidenzia come si trattasse di un calcolo alla cistifellea con perforazione. Nessuno si è preso cura di quello che stava accadendo lasciando così morire Giuseppina poche ore dopo. Vengono quindi raccontate diverse altre storie di malasanità che riguardano diverse zone dItalia.
Si parla della morte di Giuseppe Uva avvenuta secondo la sorella Lucia e lamico Alberto, per mezzo di un pestaggio avvenuto in caserma dopo che i due fossero stati arrestati per schiamazzi notturni. I maltrattamenti dei carabinieri avrebbero portato alla morte luomo che a quanto pare aveva una vicenda in sospeso con uno dei carabinieri in quanto stava frequentando una ex dellagente. La cosa è stata insabbiata dal pm di Varese che dietro la richiesta di giustizia della sorella delluomo che riportava sul corpo evidenti segni di violenze, aveva indicato in altre le cause del decesso. Ora è intervenuta la Ministro Cancellieri che ha messo sotto osservazione il lavoro svolto dal pm. Viene raccontata la storia di Marcello Lonzi, morto a 29 anni nel carcere di Livorno per un pestaggio degli agenti come dimostrano le foto della madre ed una seconda autopsia dalla quale è emerso ben sette costole rotte e lo sterno rotto.
Infine, si parla della trattativa Stato Mafia con le minacce dallinterno del carcere del boss Toto Riina che avrebbe dato ordine di uccidere il pm Di Matteo che si sta occupando della cosa.
Questa sera, alle ore 21.10 su La7, andrà in onda la seconda puntata dellanno di Linea Gialla, ma si tratterà del secondo appuntamento consecutivo de Le Storie di Linea Gialla, una sorta di best of delle vecchie puntate del programma di cronaca condotto da Salvo Sottile. Il motivo? Gli ascolti della prima parte di stagione non sono stati soddisfacenti e così Urbano Cairo (proprietario di rete) ha chiesto un radicale cambiamento del programma. E i lavori di rinnovamento, dunque, sono in corso. Si parla di una nuova versione dedicata maggiormente alla politica per poter calamitare una maggiore e soddisfacente fetta di pubblico. Un cambio di look che, però, sembra non piacere ai fan del programma (sulla pagina Facebook si sono sprecate le critiche e le lamentele). In attesa della nuova veste (anche lo studio sarà modificato), Salvo Sottile via Twitter informa il pubblico sui contenuti della serata odierna, invitando i suoi follower a non perdersi lappuntamento odierno. Questo il suo cinguettio: “Buongiorno amici vi aspetto stasera su La7 con uno speciale #lineagialla. Parleremo di terra dei fuochi, malasanità, femminicidi e stalking, temi che hanno dominato l’agenda negli ultimi mesi.