Niente male in termini d’ascolto tv la prima puntata della seconda stagione di Boss in Incognito 2. Nonostante la concorrenza del film con Roberto Benigni su Canale 5, la replica dell’amatissima Che Dio ci aiuti 2 e soprattutto la finale di Supercoppa italiana tra Juventus e Napoli, il reality sul mondo del lavoro condotto da Costantino della Gherardesca ha appassionato 2.470.000 di telespettatori per uno share del 9,58%. Un ottimo risultato in una serata completamente monopolizzata dal calcio e da film di grande livello.
“Nella prossima puntata cioccolata e barrette di cereali”, questo quanto riportato sulla pagina Twitter ufficiale di Boss in Incognito 2, al termine della puntata di ieri, Nella prossima a quanto pare ad infiltrarsi sarà un boss tutto d’un pezzo, proprietario di fabbriche di cioccolata. Il programma condotto da Costantino della Gerardesca intanto comincia a destare alcune reazioni collaterali. “E voi domani con che spirito andate in ufficio? Vi guarderete intorno sospettosi?”, si legge sempre su Twitter. Che ne pensate?
Ottima partenza per la seconda stagione “Boss in Incognito 2”, il reality show condotto su Rai2 da Costantino della Gherardesca. Protagonista il mondo del lavoro in un Paese sofferente e pieno di difetti ma anche di persone perbene, dignitose e coraggiose. Stasera i telespettatori hanno assistito all’esperienza in incognito di Fabrizio Piantoni, vice-presidente della catena Blu-Hotels. Fabrizio, nei panni di Germano, ha conosciuto dipendenti validi che agiscono nel bene della sua azienda ma anche persone umanamente esemplari. Dopo avergli rivelato la propria identità li ricompensa nel modo che ritiene opportuno con i dovuti premi e le meritate promozioni. Il format conferma le sue potenzialità nonostante l’apporto minimale del presentatore Costantino della Gherardesca che non è certo uno dei più carismatici che ci siano in circolazione. Questa puntata, in particolare, ha giovato dell’innata simpatia di Fabrizio che con il suo profondo senso del dovere e il suo amore per la famiglia è riuscito ad entrare in empatia con i suoi dipendenti. Una bella avventura per lui e per noi con qualche piagnisteo di troppo. Gli italiani non stanno certo attraversando un momento facile ma le continue lacrime nel racconto delle storie dei protagonisti appare forse un po’ troppo eccessivo e quasi indotto. Il meccanismo si inceppa quindi dinanzi alla mancanza di naturalezza ma questa è la televisione e, come sempre, non si guarda in faccia a niente e nessuno!