Il giornalista e presentatore di Rai Riccardo Iacona, con un tweet sul suo account ufficiale di Twitter, ci ha messo la pulce nellorecchio. Infatti, proprio oggi, riprendendo vari articoli dai quotidiani, tra cui Il Corriere della Sera e La Stampa, è tornano ad interessarsi al Metodo Stamina, la famosa cura proposta dal professor Vannoni. Già allinizio dellanno, e in particolare nella puntata di Presadiretta del 13 gennaio 2014, labile conduttore aveva condotto uninchiesta approfondita rispetto a questa tipologia di cura, cercando di spiegare ai telespettatori chi fosse Davide Vannoni e come questa terapia con le cellule staminali sarebbe stata in grado di curare moltissime patologie, tra cui tante malattie neuro-degenerative come il Morbo di Alzheimer e la Corea di Hungtiton. Il metodo stamina – lo ricordiamo – consiste nel prelievo dal midollo osseo del paziente stesso di alcune cellule staminale mesenchimali non ancora differenziate e, dopo la loro manipolazioni in vitro, la re-infusione allinterno del torrente circolatorio. Nel corso della puntata si era anche affrontata la netta opposizione della comunità medica scientifica, che non riconosce il metodo stamina come metodo di cura, in quanto mancano le evidenze scientifiche che ne supportino lefficacia, che peraltro Vannoni non ha mai presentato né indagato. Ospite in studio, insieme a Icona e Lizia Boschin era stata Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, che era stata intervistata proprio in merito. Il ritrovato interesse del giornalista rispetto allargomento nasce principalmente dal fatto che Vannoni è stato accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, somministrazione di farmaci in modo pericoloso e anche, naturalmente, abuso della professione medica. Come segnalato dal tweet di Riccarco Iacona e come riportato da La Stampa, anche uno dei più sentiti sostenitori del metodo stamina, John Bach, ha ritirato quanto dichiarato in precedenza, affermando che i bambini che seguono questa presunta terapia non vedono la loro salute migliorare, bensì peggiorano. La situazione, comunque, appare bilanciata allinterno delle parti: ci sono sia pazienti che dopo aver pagato cifre strepitose sono solamente peggiorati e che si costituiscono quindi parte civile, mentre altri che hanno ricevuto giovamento dalle cifre proposte da Vannoni, che dunque sono pronti a difenderlo. Il giornalista tornerà a discutere di questo tema, tanto controverso tra opinione pubblica ed evidenza scientifica? Clicca qui per vedere il tweet del giornalista direttamente dalla sua pagina ufficiale di Twitter.