Nella puntata di lunedì 9 febbraio 2015 della trasmissione di approfondimento Ulisse Il piacere della scoperta, condotta su Rai Tre da Alberto Angela il tema trattato riguarda il mondo degli animali e nello specifico una serie di considerazioni concernenti le qualità cognitive della loro mente. Il titolo della puntata è infatti Viaggio nella mente degli animali. La puntata parte dalla considerazione sul perché ci sia questa profonda sintonia tra gli uomini e i cani. La risposta ha le sue radici ai tempi dellera del Paleolitico ossia quando uomini e lupi erano accomunati dal dover cacciare in gruppi per avere delle possibilità di avere la meglio nei confronti di razze molto più grandi in quanto a stazza e dotate di forza superiore. Insomma, la sintonia tra i cani e gli uomini è dovuta dal fatto che da tempo immemore queste due razze fanno dovuto condividere diverse situazioni. La puntata ha avuto spunto dai lupi ma è chiaro che i cani abbiano origini nei lupi, ereditandone atteggiamenti seppur limando molti aspetti ed in particolare laggressività ed in un certo senso linnato senso killer. Continuando nel parallelo con i cani, per dimostrare quanto sia grande la sinergia tra luomo ed i cani, soltanto in Italia vivono ben 7 milioni di cani domestici. Il fatto che il cane mostri fedeltà nei confronti delluomo e nel caso specifico nei riguardi del proprio padrone sia esattamente una reminiscenza di quello che accadeva nei lupi dove con la forza ed il coraggio vi era un leader (maschio dominante) che in pratica gestiva tutto quello che accadeva allinterno del gruppo. In pratica agli occhi del cane, il leader del gruppo è luomo che viene quindi seguito fedelmente nel corso della propria vita. Viene mostrato un servizio intitolato Listinto di un cane, nel quale viene preso a modello latteggiamento che ad esempio hanno i cani pastori nel fare il proprio lavoro di gestione del gregge di pecore, nel quale è molto evidente come la tecnica utilizzata sia uguale a quella che utilizzavano i lupi per accerchiare nel Paleolitico le proprie prede. In pratica i cani in maniera del tutto automatica ed istintiva circondano le pecore per tenere tutte unite e per indirizzarle verso il punto voluto.
Quindi si passa a parlare della capacità del cane di capire delle parole delluomo e nello specifico come uno studio portato avanti in Gran Bretagna abbia per il momento dimostrato come un cane sia riuscito a memorizzare oltre mille parole con leffetto che quando il proprio padrone gli indica un oggetto da portargli, egli senza problemi lo individua tra molti altri e lo prende. Inoltre, viene data una spiegazione scientifica del perché alcuni cani abbiano atteggiamenti ostili nei riguardi dei propri padroni e nello specifico nei loro confronti non si ha avuto un atteggiamento autoritario per cui credono di essere essi stessi il capo del branco per cui cercano di imporre la loro autorità sulluomo. Nel servizio viene sottolineato come sia molto sbagliato cercare di umanizzare i cani e più in generale gli animali ed inoltre come sia molto importanti che per i primi due mesi della propria vita siano cresciuti dalla loro madre. Se questo non avviene cè una probabilità molto alta che poi il cane mostri atteggiamenti sbagliati nel corso della propria vita. Quindi si passa a parlare del gatto e di come a differenza del cane, la comunicazione deve essere gestita maggiormente su alcuni segni del loro corpo che indicano particolari stati danimo.
Il discorso viene quindi generalizzato su altre razze di animali ad esempio presentando l’incredibile caso di una otaria di 17 anni di nome Rio che è in grado di stabilire se il simbolo a cui si trova dinnanzi sia una lettera oppure un numero. Ovviamente dietro a tutto questo c’è un lavoro di insegnamento messo in atto dagli scienziati. Il discorso viene quindi spostato sull’importanza della comunicazione tra gli animali che spesso, come nel caso dei cani delle praterie, è essenziali per potersi difendere efficacemente dai nemici. Esistono quindi dei codici che permettere agli animali per comunicare tra di loro e che l’uomo non solo non è in grado di decifrare ma non riesce neppure a vedere o ascoltare come nel caso degli ultrasuoni tra aragoste oppure dei feromoni degli insetti. Poi nell’ultima parte della puntata si parla delle capacità di alcune razze di animali di memorizzare in maniera incredibile dei dati ed inoltre di come alcuni sentimenti che essi riescono a provare siano assolutamente fondamentali per la loro sopravvivenza come l’empatia che si crea all’interno di una colonia, la paura e tanto altro. Si chiude parlando della capacità dei colombi viaggiatori nel riuscire ad orientarsi e ritrovare sempre la via di casa ed il curioso caso di uno scimpanzé che riesce a risolvere problemi in cui gli scienziati non riescono.
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