Paolini colpisce ancora. Il noto “disturbatore” televisivo, resosi famoso per le sue innumerevoli interruzioni di collegamenti televisivi in diretta, è tornato ad agire. Lo ha fatto davanti alla sede della Lega Calcio di Serie A dove era in corso un collegamento in diretta, nello specifico Paolini è intervenuto ostacolando il lavoro della troupe di Mediaset che trasmetteva per conto del telegiornale sportivo di Studio Aperto. Questa volta peraltro Paolini non si è limitato a mettersi davanti alle telecamere come speso fatto in passato, ma ha proprio dato vita a una contestazione in diretta: ha urlato insulti assortiti al capo del governo e con le telecamere spente ha anche bruciato una fotografia del presidente del consiglio. Mentre la troupe di Mediaset si spostava all’interno del palazzo della Lega Calcio per poter lavorare indisturbati, Gabriele Paolini ha estratto un megafono e ha dato vita a un comizio improvvisato. E’ arrivata poi la Digos che ha allontanato il contestatore televisivo. Paolini per la sua attività di disturbatore televisivo è riuscito a entrare nel Guinness dei Primati, la prima volta nel 2002, arrivando oggi a 30mila apparizioni televisive. Qualche anno fa il programma Matrix gli dedicò ben tre puntate con le quali sbaragliò lo share televisivo delle serate. la sua apparizione più nota, una delle prime, è quella che risale al 1998 quando a Marsiglia, durante i campionati del mondo di calcio, venne preso a calci dal giornalista Paolo Frajese. In seguito la Rai lo risarcì con 20mila euro. Appare inquietante seppur mai cofnermata una dichiarazioen rilasciata da Poalini durante uno dei processi che lo hanno visto imputato, secondo la quale un decimo dei suoi 30mila interventi televisivi era stato concordato con giornalisti , autori o cameramen della Rai. In questo modo, ha aggiunto, avrebbe ricevuto circa 87mila euro di compnesi oltre a biglietti aerei, ferroviari, alberghi e pranzi pagati. Il tutto, secondo Paolini, sempre da aprte della televisione di Stato. Tra le sue altre attività, anche quella di attore per film a contenuto pornografico.