In Italia, a differenza che in molte parti del mondo, cinema ed estate sono contrari. Ma il cinema che va in vacanza, al mare o in montagna, ha sempre resistito alla stagionalità del popolo italiano, così vogliamo occupare la bella stagione, vuota di primizie, con un po di film che sulle vacanze o i luoghi di vacanza hanno fatto le loro fortune. E se cè un film che ha sdoganato le vacanze al mare come filone della commedia, molto di più dei suoi precursori degli anni 50 e 60 come Racconti destate di Franciolini, è Sapore di mare dei fratelli Vanzina, pellicola del 1982 che lanciò definitivamente i Vanzina al grande pubblico.
Il film è ambientato nel 1965, nel pieno del revival degli anni 60, e racconta alcune storie incrociate sullo sfondo di Forte dei Marmi: amori e scherzi, padri e figli, il calcio e le donne, i vizi e le virtù degli italiani che in 20 anni paiono non essere mai cambiate. E soprattutto le canzoni: varando una formula che porterà a loro molta fortuna, Sapore di mare è una sorta di compilation in cui le canzoni depoca, da Little Tony a Edoardo Vianello fino ovviamente a Gino Paoli (ma non con la canzone di cui si echeggia nel titolo), fanno da sfondo a storielle leggere, come quelle di ogni vacanza che si rispetti, costellate dalla nostalgia per gli anni 60, un sentimento che gli stessi Vanzina, in un certo senso, inventarono cinematograficamente (parafrasando il saggio di Morreale).
Carlo ed Enrico Vanzina, i fratelli più prolifici e diabolici del cinema italiano degli ultimi 30 anni, hanno costruito un meccanismo grazioso e perfetto che sa mescolare il divertimento e la spensieratezza dellestate, il senso dei bei tempi andati e luso di attori e caratteristi degno del cinema di loro padre, Steno, realizzando uno dei loro migliori film e di sicuro lo stampo su cui poi si formò unintera branca del cinema comico nostrano: non solo perché su quello stampo i Vanzina creeranno Vacanze di Natale e il famigerato cinepanettone, ma perché già nel 1983 Bruno Cortini realizzò Sapore di mare 2 – Un anno dopo, più che un seguito una sorta di clone meno riuscito, dando poi il via a tutta una serie di cloni che puntarono tutto sul pecoreccio memore della commedia sexy degli anni 70, da Rimini Rimini 1 e 2 ad Abbronzatissimi 1 e 2, fino a Roba da ricchi e Acapulco prima spiaggia a sinistra. Nulla che si avvicini al prototipo, nemmeno quando gli stessi Vanzina cercheranno di ripetere il colpaccio, allinizio di questanno con Sapore di te, sorta di seguito 20 anni dopo ma senza il minimo spirito.
Più che per i danni successivi, Sapore di mare andrebbe ricordato (anche) per l’aver rilanciato la carriera di una bravissima Virna Lisi, nel ruolo di Adriana, una signora annoiata e sola (che le valse un David di Donatello e un Nastro d’argento), un personaggio malinconico che mostrò il fascino delle splendide quarantenni molto prima che milf e cougar andassero di moda.