Chi sono i complici dellattentatore di Brindisi? Unintervista al fratello di Giovanni Vantaggiato. Quarto Grado ha aperto la puntata con un ampio approfondimento sullattentato a Brindisi, a cominciare dalla cattura di Giovanni Vantaggiato. Vengono ricostruite le ore che hanno preceduto l’attentato: Vantaggiato alcuni gironi prima del 19 maggio aveva fatto dei sopralluoghi intorno all’istituto. La notte prima aveva poi sistemato il cassonetto che è servito per le bombole a gas. E poi viene mostrata la sua macchina, il chiosco con le telecamere che l’uomo dice di non aver mai visto prima. Ci sono però tanti dubbi: è davvero possibile che non avesse visto le telecamere? E’ possibile che l’uomo abbia fatto tutto da solo senza l’aiuto di nessuno? Vantaggiato in carcere continua a dire di aver reagito spinto da una rabbia contro il mondo. Negli interrogatori però ha usato più volte anche il verbo al plurale: potrebbe voler dire qualcosa? Quali potrebbero essere i motivi che hanno spinto l’uomo ad avercelo con il mondo? Una truffa: un uomo che non ha pagato una fattura di oltre 300 mila euro può bastare a spingere un uomo a uccidere? Anche la scuola ha un legame con Vantaggiato: prima la sua azienda forniva il gas per il riscaldamento ma con l’avvento del metano le cose sono cambiate. Ci si interroga sul fatto che questo possa essere un motivo valido per creare un ordigno e uccidere una ragazza di sedici anni. Marianna Aprile giornalista di Oggi crede che il movente sia vago e che ci sia qualcosa dietro: “se voglio giustizia contro qualcuno so chi devo punire, non me la prendo con delle ragazze innocenti” queste le parole dell’ospite in studio. In esclusiva anche un’intervista a Giuseppe Vantaggiato, fratello dell’uomo in carcere. A Quarto Grado si è parlato del caso di Chico Forti: tutto ha inizio con un quiz di Mike Buongiorno; Chico vince una cifra considerevole per gli anni ’80 e decide di volare in America per realizzare i suoi sogni. Investe quel denaro e diventa subito un uomo di successo: conduttore, produttore televisivo e proprietario di diverse catene alberghiere. Si sposa, ha tre figli e vive una vita quasi perfetta fino a quando non viene accusato di omicidio. La polizia di Miami lo accusa della morte del figlio di un suo socio. Le prove a suo carico però sembrano essere davvero deboli. L’accusa per Forti sembra essere legata a un altro omicidio avvenuto sempre a Miami. Si tratta dell’assassino di Versace per il quale era ricercato un uomo che viene poi trovato morto, si dice si sia suicidato. Forti in un suo programma aveva parlato di questo caso lasciando intuire che quello che era stato etichettato come suicidio in realtà non lo era. E’ possibile che si tratti di una ritorsione contro un uomo scomodo? In studio lo zio di Forti racconta questi lunghi anni di sofferenza. In America nessuno ne parla ma da 12 anni Chico è in carcere condannato all’ergastolo. Viene mostrata un’intervista commovente in cui vediamo Chico in carcere che racconta la sua storia e il dolore di stare lontano dai suoi figli per un reato che non ha commesso. I familiari chiedono che sia il Governo a intervenire perchè loro non possono più fare nulla per cercare di riaprire il caso. Si torna a parlare di Fabrizio Pioli il ragazzo scomparso da Gioia Tauro da diversi mesi. Fabrizio ha conosciuto una ragazza che però è sposata e soprattutto è figlia di un malavitoso. Il padre di Simona non vuole che questa relazione vada avanti e fa di tutto per impedire che Fabrizio le stia vicino. Non bastano però le minacce alle ragazza serve altro: Fabrizio scompare e gli ultimi a vederlo sono stati proprio i familiari di Simona Napoli. Nessuno però sa cosa sia successo quel giorno mentre Antonio Napoli, padre della ragazza è ancora latitante e il corpo di Fabrizio non si trova. In studio anche la sorella di Fabrizio che non si illude di rivedere vivo suo fratello ma nutre ancora una piccola speranza. Continua alla pagina seguente.
Un altro caso di scomparsa: quello di Silvana Pica. L’investigatore privato che è stato assunto dalla famiglia della donna ha trovato una lettera inoltrata proprio a lui che contiene dei proiettili, delle ciocche di capelli, dei blister di medicine e delle minacce. Cosa potrà significare? Si attendono i test del dna per cercare di capire se i capelli sono quelli di Silvana. Inoltre spunta una nuova pista: il caso della donna potrebbe essere legato a quello di Roberto Straccia? In studio a parlare di questa storia il figlio Lorenzo e il cognato della donna. Roberta Ragusa è scomparsa da Gello di San Giuliano Terme (Pisa) la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, da quel giorno nessuna notizia della donna. Un mese fa sono stati trovati dei vestiti, un pigiama, indumenti intimi e scarpe, in un bosco a pochi chilometri di distanza da Gello: sono gli abiti di Roberta? Suo marito non ha riconosciuto le scarpe, il pigiama e il reggiseno mentre invece n testimone, che parla alle telecamere di Quarto Grado, sostiene che quegli indumenti sono tutti della Ragusa. Ad oggi non sono stati fatti esami sui vestiti e sulle scarpe che sono ancora conservati dai Carabinieri di Pisa.