CLICCA QUI PER LE ANTICIPAZIONI DE LE TRE ROSE DI EVA 2 Questa sera va in onda l’undicesima puntata de Le tre rose di Eva 2. Tra vendette, omicidi e misteri, anche la seconda stagione della fiction di Canale 5 sta per volgere al termine: ora che mancano solamente quattro puntate al gran finale, sembra che i colpi di scena si faranno sempre più numerosi. In attesa di capire di chi è in realtà figlia Aurora, dopo avere scoperto che non è una Taviani, sappiamo che questa sera Alessandro farà una macabra scoperta scavando il terreno di Pietrarossa. Dal suolo affioreranno infatti teschi e ossa, ma anche misteriosi anelli, tutti uguali tra loro, che condurranno i protagonisti e il pubblico verso una sconvolgente verità. Per parlare di questo nuovo atteso appuntamento abbiamo contattato Alfredo Pea, l’attore che nella serie interpreta l’avvocato Alfredo Scilla, il legale dei Monforte legato alla setta di Ruggero Camerana e Giuseppe Ferentino.
Cominciamo a parlare del suo personaggio. Per certi versi lo abbiamo visto compiere una “metamorfosi”: nella prima serie da cattivo sembrava quasi pentito delle sue azioni, mentre invece in questa seconda stagione, puntata dopo puntata, è diventato sempre più diabolico…
Nella mia carriera ho interpretato davvero molti ruoli, sia “buoni” che “cattivi”, ma devo ammettere che Scilla racchiude tutti questi miei quarant’anni di lavoro. L’avvocato dei Monforte rappresenta infatti tanti diversi personaggi che lo rendono difficilmente interpretabile: nasce come buono, ma ben presto si rivela essere un doppiogiochista legato a Camerana, quindi prima è vittima e poi è carnefice, prima si vendica del figlio e poi se ne pente. In tanti anni di carriera è la prima volta che mi capita un ruolo tanto variegato.
Com’è stato interpretarlo?
Le caratteristiche del personaggio mi hanno permesso di avere una grande libertà sul set, quindi è stato davvero molto divertente. Tra sotterfugi, vendette e pentimenti, Scilla vivrà situazioni davvero shakespeariane, soprattutto in questa seconda serie ricca di colpi di scena.
A proposito di Shakespeare, lei ha già detto in un’intervista che Scilla si muove nella storia “come uno Iago” (antagonista principale dell’Otello). Si riferiva a questo?
Esatto. Preferisco molto di più un ruolo come Iago, che sembra essere quasi il vero protagonista della tragedia. Otello invece appare più scontato, quasi un pretesto per far accadere alle sue spalle cose molto più interessanti.
Nella sua carriera ha spesso interpretato ruoli da “cattivo”. Si ritiene fortunato sotto questo punto di vista?
Sì, devo ammettere che gli autori e gli sceneggiatori delle serie in cui ho lavorato hanno sempre creato personaggi molto interessanti. Non amo i ruoli troppo “statici” o asettici, bensì preferisco interpretare personaggi più ambigui, che nascondono verità, che si fingono buoni ma che in realtà sono malvagi. Un esempio su tutti è Carlo Vasari, il personaggio che ho interpretato nella terza serie di Ris-Delitti Imperfetti: lo psichiatra che doveva stilare il profilo psicologico dell’uomo delle bombe, ma che in realtà si rivela essere il pericoloso serial killer a cui il Capitano Venturi e gli uomini del Ris stanno dando la caccia.
Tra le due serie de Le tre rose di Eva quale preferisce?
La prima è stata per tutti noi un esperimento, con una storia senza dubbio più lineare che ovviamente doveva far conoscere al pubblico sia Villalba che tutti i personaggi. Per questo motivo credo che abbia raggiunto una fetta maggiore di pubblico, ma per quanto mi riguarda la seconda stagione è stata decisamente più interessante dal punto di vista artistico: francamente non mi aspettavo che il mio personaggio diventasse così vendicativo e a tratti paranoico.
Il ruolo di Scilla in questa seconda serie è sembrato molto più legato alla vicenda di Laura e di Matteo. Sarà destinato a tornare un po’ più al centro della scena, dato che lui è a conoscenza di alcuni segreti di Villalba?
Dopo i turbolenti rapporti con il figlio nella prima serie, Alfredo Scilla si ritrova totalmente solo e quasi senza più niente da perdere. Poi, dopo aver incontrato Laura e aver visto accadere tutto ciò che sappiamo, la sua anima diabolica è tornata prepotentemente. L’avvocato rimane sempre vicino all’ambiente di Camerana, ma nonostante ciò fa di tutto per tentare di restarne fuori, anche se non sarà facile. Diciamo che in questa fase è concentrato maggiormente sulla parte sentimentale della sua vita, quindi anche sulla reazione che potrà avere davanti al fatto che il figlio gli ha portato via la donna.
A proposito sempre della trama, nella puntata di mercoledì scorso Scilla ha teso una trappola a Laura, ma non sa ancora che in realtà il posto della donna è stato preso da suo figlio Matteo… Ci saranno sviluppi tragici?
Non posso rivelare molto riguardo ciò che accadrà, ma senza dubbio insieme a Scilla arriva ogni volta anche un colpo di scena. Posso inoltre aggiungere che questo sarà l’ennesimo caso in cui Alfredo tende una trappola a Laura, ma alla fine ci va di mezzo il figlio. Questo ovviamente andrà a generare un nuovo disastro.
Nel promo della puntata di questa sera abbiamo visto Scilla parlare sia con il procuratore Ferentino, per cercare di fermare le indagini del Maresciallo Mancini sulla setta, sia con Ruggero Camerana, visto che Alessandro farà una scoperta a quanto pare importante scavando a Pietrarossa… Ci può dire qualcosa in proposito?
La scoperta dei cadaveri rappresenta l’ennesimo colpo di scena. Oltre ai soldi, alle uccisioni e ai continui misteri, emergerà anche la vicenda legata agli “incappucciati” che di tanto in tanto appaiono. Nella puntata di stasera Camerana dice che “i cadaveri non parlano”, ma Scilla gli risponde: “Sì, ma hanno gli anelli”. C’è quindi un particolare legame che unisce tra loro i vari tasselli e questo porterà a ulteriori scoperte.
Dopo Le tre rose di Eva 2 la rivedremo ancora in tv?
Recentemente sono stato in televisione anche con Un caso di coscienza 5 e tra poco uscirà la seconda stagione de Il peccato e la vergogna. Poi ho tantissimi altri progetti in cantiere, ma preferisco non parlarne finché non saranno più concreti!