Pochi conoscevano Carlo Cracco prima che diventasse uno dei tre severi giudici di Masterchef. Il reality è arrivato alla terza edizione, vinta da federico Ferrero, e ormai la sua faccia è entrata in tutte le case italiane. Cuoco di professione, nasce a Creazzo, un comune in provincia di Vicenza, l8 ottobre 1965. il quarto figlio di una semplice famiglia vicentina. Suo padre fa il ferroviere, ma per arrotondare lo stipendio che non basta mai, svolge altri lavori extra, altrettanto fa sua madre. Lui da giovane vuole iscriversi al seminario per farsi prete, ma bisogna pagare vitto e alloggio, i genitori non possono sostenere la spesa, così deve mettere da parte lidea dellistituto ecclesiastico.
La sua carriera inizia molto presto. Frequenta listituto alberghiero Pellegrino Artusi e dopo gli studi comincia a lavorare in qualche ristorante. Nel 1986 si trasferisce a Milano e inizia la sua collaborazione con Gualtiero Marchesi, uno dei cuochi italiani più famosi nel mondo e fondatore della Nuova cucina italiana. La sua professione lo porta in seguito in Francia dove vi rimane per tre anni e si perfeziona nella cucina francese presso lHotel Paris diretto da Alain Ducasse, per poi ritornare in seguito a lavorare per Marchesi allAlbereta di Erbusco. Carlo Cracco accetta linvito della famiglia Stoppani, proprietaria del “Peck” un negozio di gastronomia a Milano e diventa lo “Chef Executive” del ristorante “Cracco Peck”. Oggi il locale è molto rinomato nellarea milanese. Il Gambero Rosso gli assegna tre forchette e lEspresso lo valuta 18,5/20.
Dal 2011 conduce con Joe Bastianich e Bruno Barbieri il reality culinario Masterchef Italia. Nel 2013 pubblica il libro “A qualcuno piace Cracco” edito da Rizzoli. una guida che accompagna il lettore in un viaggio nella tradizione e nella cucina regionale come piace al nostro chef. Un altro suo libro “Se vuoi fare il figo usa lo scalogno” è addirittura alla quattordicesima ristampa. Si tratta di una guida, dove lo Chef insegna a cucinare, proponendo nei minimi dettagli 60 ricette. Oggi molta gente frequenta il suo ristorante solo per farsi scattare una fotografia affianco a lui: è diventato un sex symbol. Nonostante la sua professionalità, quando entra un cliente nel suo ristorante prova ancora un po di imbarazzo. Sebbene sia esperto ai fornelli, teme sempre che qualcosa possa andare storto, da compromettere la preparazione del suo piatto. Ad aprile lo rivederemo di nuovo su SkyUno a condurre la versione italiana di Hells Kitchen.